------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Piero Intonti Subject: Re: IMLI: Risposte varie Buondi' Fabio, At 01.17 28/04/98 +0200, you wrote: >>Penso che tu stia confondendo le dinamiche interne di una comunita' con >>quelle generali. > >Non direi. Mi pare che si stia parlando di cose diverse, dato che >tutti gli esempi che fai di comunita' sono riferite ad iniziative >nate e viventi come marketing, dal bollino Microsoft a Corel a Web >Marketing Tools. Beh, ti aspettavi forse che ti facessi esempi sulla salumeria della signora Maria che ha pianificato la propria strategia di presenza su Internet attraverso la costituzione di una comunita' virtuale che garantisca la fedelta' dei suoi clienti e la qualita' del suo prosciutto? :) Ovviamente i miei riferimenti, grossi o piccoli, non potevano che essere su "Organizzazioni all'avanguardia", quelle cioe' che per l'alta tecnologia del suo prodotto o per l'elevata competenza specifica sulle pianificazioni strategiche di immagine, hanno gia' adottato e messo in pratica i concetti che sono stati esposti. Non dovremmo dimenticare che il mercato nel quale operiamo e' forse fra i piu' dinamici mai esistiti, il che significa che e' necessario uno sforzo notevolissimo per esserne al passo, ma anche che il divario fra le grandi Organizzazioni e le piccole sara' sempre maggiore se queste ultime non iniziano un percorso di aggiornamento e formazione. >Avevo scritto: >>>..la pappa gli verra' data solo se lui offre in cambio qualcosa. > >Intonti: >>non e' detto... non e' detto...:) > >Be', e adesso ci spieghi... a me pare che lavorando "dietro le quinte" >si corra il rischio, in Internet molto piu' che altrove, di fare >brutti scivoloni, cascando all'improvviso sul palcoscenico. Vedi i >cookies. Comincio a perdere il filo.... ricominciamo dal principio. Io sostengo che monitorando le dinamiche di gruppo di una comunita' (virtuale nello specifico) il responsabile di marketing di una azienda possa trovare nuovi spunti di lavoro e di analisi. Tu mi dici che tali informazioni non si ottengono senza un corrispettivo (ho capito bene?). A questo punto io gia' non so piu' di che stiamo parlando e con l'innocenza di un bimbo rispondo con il piu' generico dei "non e' detto..." (che come ben si sa, vuol dire tutto e non vuol dire nulla) :) Ora mi chiedi spiegazioni. Spiegazioni su cosa? Sul fatto che non e' detto che ci voglia un corrispettivo? Beh, non e' necessario dimostrarlo, l'essenza e' tutta li' e negli esempi citati. Sugli scivoloni che avrebbero causato i cookies? Quali scivoloni? Io sono pronto a spiegare la mia opinione, se pero' ci diamo una base, senno' fra poco arriveremo a parlare di vacanze e io diro' "vado al mare" e tu "io vado ai monti". :) Hai aggiunto: >Se tu la riformulassi in modo piu' "terra terra", la mia risposta >probabilmente sarebbe "si'". Come? Non lo so. D'altra parte, chi mi >garantisce che io qui non stia discutendo con dei fake? Nessuno... Ah, beh... se la mettiamo in questo modo...... :) Ciao Piero Intonti ------------------------------------------------------------------------ Web design srl |Piero Intonti Via De Napoli 2/a - BARI |intonti@webdes.com tel. 080/5576911 |infodesk@webdes.com ------------------------------------------------------------------------ ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: elenaanto@tin.it Subject: Convegno sul Web a Milano Capita sempre piu' spesso di leggere di convegni che si tengono in ogni parte d'Italia in cui si parla di Internet, nuove tecnologie, marketing e altri argomenti altisonanti. Il problema e' che tutti questi argomenti trattati contemporaneamente nello stesso convegno rischiano, nel migliore dei casi, di generare confusione nei partecipanti e nel peggiore di cercare di soddisfare tutti con interventi troppo generici. Il convegno su come avere una presenza efficace sul Web, organizzato dalla FERPI a Milano ieri sera cadeva a tratti in questa trappola: il tema trattato, nonostante l'ottima preparazione dei relatori, era fin troppo generico, e il pubblico assolutamente eterogeneo per permettere una qualsiasi forma di *specializzazione* dei contenuti. Il tavolo dei relatori era composto da Alberto Bregani (Web Marketing Tools), Sebastiano Caccialanza (Mondadori Informatica), Joseph Sasoon (Docente di Sociologia della Comunicazione, Universita' degli Studi di Milano) e Armido Masin (Promocentro, AISM). Il primo intervento e la moderazione del convegno sono toccati a Bregani, che ha consigliato caldamente alle aziende di usare Internet per qualche tempo, prima di pensare a qualche forma di presenza sulla Rete, che ha definito un *mezzo di trasporto per le emozioni* (forse ispirato anche da uno degli sponsor del convegno, la casa automobilistica Honda :-)). Bregani ha raccontato alcuni *divertenti* aneddoti, fra cui quello dell'autrice di un libro su *Come fare marketing su Internet*, sprovvista pero' di email! Dopo di lui ha parlato Caccialanza, spaziando da temi come l'evoluzione della comunicazione in seguito all'introduzione di Internet, alla modifica del ruolo degli editori in questo nuovo scenario, ai nuovi prodotti editoriali come i CD Rom che comportano una ridefinizione della struttura da lineare a modulare del prodotto editoriale... L'intervento successivo e' stato quello di Sassoon, che raccontava di un articolo fresco di stampa (quella su carta!), appena pubblicato da Espansione (con un libretto allegato), in cui si parla della ricerca che ha condotto con il suo istituto, Alphabet, in collaborazione con Astra, per conto di Grey Direct. Si tratta della prima ricerca semiotica su 80 siti del Web, per *imparare a comunicare attraverso i siti* (dal sottotitolo del libro). L'intervento e' stato molto sintetico, e ha evidenziati temi come: Internet parla all'immaginario, servono valori di fondo coerenti con le esigenze comunicative, serve chiarezza semantica di icone e parole. (Quando sento parlare di cosa si dovrebbe mettere su un sito, di quali termini bisognerebbe utilizzare, di che colori siano da preferire, ad un pubblico di giornalisti e aziende, mi chiedo se sono mai esistiti dei convegni per le aziende in cui degli esperti spiegavano come si realizza un filmato pubblicitario o una pagina di pubblicita' da mettere su una rivista...) L'ultimo a parlare e' stato Masin, che ha parlato dell'utilita' delle Reti (in questo caso piu' Intranet ed Extranet) per lo sviluppo efficace di nuove strategie di marketing, e ha portato esempi pratici di come il Web abbia ampliato e reso concreti concetti come l'assistenza al cliente, e la fruizione di fantomatiche garanzie. Masin ha inoltre riportato un interessante dato che riguarda l'utilizzo da parte dei neofiti degli abbonamenti di grandi provider: da una ricerca realizzata dal suo istituto (Associazione Italiana Studi di Marketing), risulta che circa un terzo di coloro che sottoscrivono un abbonamento ad Internet non riescono ad attivare nessun tipo di collegamento, gettando alle ortiche non solo il loro investimento economico, ma anche tutte le ricerche sul numero di utenti Internet in Italia che si basano su dati forniti dai provider! Se qualcuno di voi c'era, o vuole approfondire qualche aspetto di questo convegno, mi scriva pure: io l'email ce l'ho! :-) Elena Antognazza ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Marco Deveglia >mi chiedo se sono mai esistiti >dei convegni per le aziende in cui degli esperti spiegavano come si >realizza un filmato pubblicitario o una pagina di pubblicita' da >mettere su una rivista...) Ho lavorato con Sassoon quando ero strategic planner in un'agenzia di pubblicita'. E' intelligente e preparato, ma si occupa di un settore che e' sempre sull'orlo dell'aria fritta. Comunque ti posso assicurare che si', piu' volte mi e' capitato che i semiologi suggerissero come fare un filmato o una campagna stampa o una rivista. Pero' se non si prende alla lettera, ma si cerca di distillare il succo di quello che dicono, puo' anche servire. La semiotica e' una scienza e cerca di portare del metodo in un settore (quello della comunicazione e in questo caso specifico nella comunicazione di marketing) che viaggia sempre "a vista" con tanta improvvisazione e buona volonta'. To say nothing about the web development... Un sito che funziona segue probabilmente delle regole semiotiche migliori di uno che non funziona (a parita' di "qualita'"). Difficile e' capire quali sono queste regole, e ancora piu' difficile capire come applicarle. Marco O P E N M I N D S Marketing in the Digital World Address: via Bullona 10 - 20154 Milan, Italy Phone: 39-2-31.15.70 - 39-2-34.47.08 [fax] Email: mail@open-minds.com ------------------------------------------------- Commento di Elena: Sono d'accordo con i tuoi commenti sul valore e sul peso relativo della semiotica in un ambito cosi' pratico. Tuttavia mi dai implicitamente ragione quando affermi che ti e' capitato di sentirti suggerire da semiologi come si realizza un filmato pubblicitario efficace: infatti dici che ricoprivi il ruolo di strategic planner in una agenzia di pubblicita'! Io sostengo che non serve spiegarlo alle aziende, che di solito danno i brief, non seguono la parte creativa; sarebbe come voler tenere un corso di html ad un dirigente per permettergi di giudicare un sito creato da una societa' che dovrebbe essere specializzata proprio in quello. ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: "mbricc" Subject: R: IMLI: Convegno sul Web a Milano >From: elenaanto@tin.it >ispirato anche da uno di >Internet, alla modifica del ruolo degli editori in questo nuovo >scenario, ai nuovi prodotti editoriali come i CD Rom che comportano >una ridefinizione della struttura da lineare a modulare del prodotto >editoriale... >(Quando sento parlare di cosa si dovrebbe mettere su un sito, di quali >termini bisognerebbe utilizzare, di che colori siano da preferire, ad >un pubblico di giornalisti e aziende, mi chiedo se sono mai esistiti >dei convegni per le aziende in cui degli esperti spiegavano come si >realizza un filmato pubblicitario o una pagina di pubblicita' da >mettere su una rivista...) a elena e a tutti gli amici di imli ho deciso di effettuare il mio primo intervento in occasione di qualcosa che mi riguarda da molto vicino. La mia società si occupa dagli anni 70' di multimedialità. il nostro portafoglio clienti parla chiaro. I risultati conseguiti sino ad ora sono merito di duro lavoro personale e dell'esperienza acquisita attraverso la specializzazione prima nella realizzazione di servizi fotografici, poi dei filmati aziendali, della grafica dell'uso del computer e della realizzazione di importanti opere multimediali con un gruppo di lavoro sempre più numeroso. Tutto ciò ha avuto un'evoluzione naturale,praticamente ho fatto tutto da solo, tuttavia quando mi sono avvalso della collaborazione esterna di consulenti di grido ho avuto solo problemi di relazione con i clienti , costi ingiustificati e superflui, pessimi riscontri in occasione di convegni e seminari per aziende italiane. mi spiego, io come titolare di una società di servizi e prodotti multimediali posso confrontarmi con un cliente per offrirgli ciò che credo sia meglio per lui, poi alla fine si trovano dei compromessi insomma io propongo ma poi mi adeguo alle richieste. gli esperti cosa fanno, cominciano interminabili quanto generiche discussioni con i loro parigrado che operano all'interno delle aziende committenti, il confronto diventa scontro e il cliente se ne va. poi li ritrovo in un convegno e mi spiegano come si parla come si vende , come si presenta , come si promuove e mi viene da ridere. in conclusione credo che la semplificazione degli argomenti, meno arroganza il rispetto dei ruoli , aiuterebbe anche a fare cambiare idea a chi la pensa diversamente. ma spesso è più un gioco delle parti, una mancanza di personalità che fa di molti uomini dei grandi teorici e parolieri senza una posizione precisa. ciò avviene in politica nella società nello sport nella famiglia...dove è più importante prevalere che mediare...... un esame di coscienza per tutti soprattutto dopo alcune polemiche noiose e poco costruttive degli ultimi giorni.....dove ho assistito ad interventi interessanti per i contenuti ma con toni disdicevoli. Massimo Bricchi Argenton http://space.tin.it/computer/clongeri tema@tema-multimedia.com ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Fabio Metitieri Subject: Re: IMLI: Risposte varie Ciao a tutti, Marco Deveglia: >Andavo a buonsenso: usare un sistema Pointcast via modem mi ricorda >quelli che si mettono lo spoiler sulla 500. No, il push e' comodo, se ben fatto, anche in commutata. Nel mio caso (che credo sia quello della maggior parte degli utenti di Poincast), lo scarico degli argomenti che ho selezionato richiede 5-15 minuti, con una bassissima occupazione della linea (sono i server di Pointcast ad essere un po' lenti). Quindi, quando inizio una sessione "lunga" in Internet, per prima cosa attivo l'update di Pointcast, poi navigo tra i servizi "pull", e alla fine chiudo la connessione e leggo gli articoli scaricati. Ti assicuro che e' molto comodo. D'altra parte, se il push non avesse potuto contare anche sugli utenti in commutata, non avrebbe avuto molta diffusione. Sulle "500" in Internet, tanto per iniziare un nuovo argomento, io credo che siano piu' diffuse di quanto si creda. In particolare, dato lo stato della rete italiana, le "500" (intendo dire i 486) funzionano benissimo. Navigando, non noto grandi differenze tra un Pentium con modem a 33 e con 32 Mb di RAM e un "povero" 486 con modem a 14 e solo 8 Mb, se non nel caso di applicazioni particolari e molto pesanti (multimediali) che comunque prima di mezzanotte, come i fantasmi, sono inutilizzabili. Piero Intonti: >Beh, ti aspettavi forse che ti facessi esempi sulla salumeria della >signora Maria che ha pianificato la propria strategia di presenza su >Internet attraverso la costituzione di una comunita' virtuale che Mi rendo conto che il discorso si sta facendo complesso, con molti argomenti e tanti interlocutori. Anyway, ribadisco ancora che i problemi sono due. Il primo e' la costruzione di una comunita' virtuale ad hoc per dei propri clienti (vecchi o nuovi). Il secondo e' come interagire con le comunita' gia' esistenti. I due aspetti, in effetti, si intrecciano, ma comportano un approccio diverso. Sempre Intonti: >Comincio a perdere il filo.... ricominciamo dal principio. >Io sostengo che monitorando le dinamiche di gruppo di una comunita' >(virtuale nello specifico) il responsabile di marketing di una azienda >possa trovare nuovi spunti di lavoro e di analisi. >Tu mi dici che tali informazioni non si ottengono senza un corrispettivo >(ho capito bene?). Non saprei. Cosa intendi per monitoraggio? Una o piu' persone che entrano nella comunita' e la studiano, a mo' di antropologi? Oppure stiamo parlando di una sistematica raccolta di dati sugli utenti/clienti, e a loro insaputa, come aveva provato a fare MSNet? Sono due cose ben diverse. Quello che sostengo, comunque, e' che in rete piu' che in real life si sta diffondendo la consapevolezza del valore (ripeto ancora una volta: economico) di certi dati, e che ottenerli "aggratis" non e' piu' tanto facile. >Sugli scivoloni che avrebbero causato i cookies? Quali scivoloni? Be'.... non e' mica con me che hanno protestato gli utenti quando si sono accorti dell'esistenza dei cookies, oppure che la rete di Microsoft, zitta zitta, al momento del collegamento controllava i programmi installati sull'hd e spediva tutti i dati alla casa madre.... >Io sono pronto a spiegare la mia opinione, se pero' ci diamo una base, Ci sto provando :-) Avevo aggiunto: >>D'altra parte, chi mi >>garantisce che io qui non stia discutendo con dei fake? Nessuno... Intonti: >Ah, beh... se la mettiamo in questo modo...... :) Perche', in quale altro modo si potrebbe mettere, nella rete cosi' come e' oggi? Aggiungo: per fortuna.... altrimenti Internet sarebbe solo "TV 2, la vendetta", e, anche per voi "businessari", servirebbe a poco. Ciao a tutti, Fabio. -- Fabio Metitieri Email: yukali@tin.it "Incontri virtuali": http://space.tin.it/computer/fmetitie ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Alessandro Ghezzer Subject: Re: IMLI: Convegno sul Web a Milano >investimento economico, ma anche tutte le ricerche sul numero di >utenti Internet in Italia che si basano su dati forniti dai provider! Gia' che siamo sull'argomento una domanda che, penso, possa interessare anche altri: su quali siti si possono ottenere le statistiche piu' *affidabili* e aggiornate sulla diffusione di Internet in Italia? Grazie! Ciao, Alex. * A&R - ANDATA & RITORNO rivista dedicata ai viaggi http://www.asteria.it/ar.htm * VIDEOCORSO RAPIDO PER ASPIRANTI CAMERAMEN http://www.asteria.it/ar/cam/cam.htm * JAZZ PORTRAITS - RITRATTI JAZZ http://www.asteria.it/ghezzer.htm