======== Subject: IMLI - Utenza a pagamento Date: Tue, 04 Feb 1997 09:31:23 GMT -------- ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: fregugli@iol.it Non so avete letto Il Sole 24 Ore INFORMATICA del 31/01/97 e precisamente l'articolo "Internet, stenta il consumer - Negli Stati Uniti primi segnali di ritirata per chi ha puntato con troppa fiducia sull'informazione a pagamento...." e Il Corriere della Sera dell'1/2/1997 nella pagina CORRIERE MULTIMEDIA nell'articolo "Giornali online? Meglio locali Dall'Austria arriva la svolta. Anch'io avevo creato una newsletter Fisco & Valute, ma ho dovuto lasciar perdere, sia per l'esiguit#224# dei collegamenti mensili (circa 90), sia perch#232# nessuno dei lettori, alla mia richiesta di nuove problematiche o quesiti da trattare, non ho avuto che il silenzio piu' totale. Tanto che ho provato a pubblicarla fino a novembre scorso e tuttora continuano le connessioni, ma nessuno mi ha chiesto: "Come mai non sono stati pubblicati i numeri di dicembre e gennaio?", per cui mi chiedo: Se offro consigli gratuiti su come affrontare le problematiche fiscali, regalo un database bibliografico giuridico-fiscale aggiornato mensilmente e pochi si collegano, se agli stessi chiedo qualcosa non vedro' piu' nessuno? Allora, come poter ottenere un contributo dai propri lettori? Forse l'unica risposta e' che tuttocio' interessa solo a pochi e non resta che provare come nel caso Vorarlberg on line (10.000 visitatori al giorno, vedi Il Corriere della Sera): tirano solo i quotidiani locali! Grazie a chi mi vorra' rispondere. Paolo Freguglia fregugli@iol.it http://www.mclink.it/personal/MC2816/index.htm ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www2.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@mediaquest.it Iscrizioni: imli_sub@mediaquest.it Cancellazioni: imli_unsub@mediaquest.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: m.bancora@mediaquest.it ======== Subject: IMLI - Utenza a pagamento Date: Wed, 05 Feb 1997 13:31:01 GMT -------- ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Marco Deveglia Scrive Paolo Freguglia: >Se offro consigli gratuiti su come affrontare le problematiche >fiscali, regalo un database bibliografico giuridico-fiscale >aggiornato mensilmente e pochi si collegano, se agli stessi chiedo >qualcosa non vedro' piu' nessuno? Ammetto che esista l'effetto Internet (si trova tanta roba gratis che si stenta a credere di dover pagare qualcosa): io stesso lo subisco, ma qualche servizio Internet a pagamento ce l'ho. L'effetto Internet secondo me e' lo stridente contrasto tra la facilita' di accedere alle informazioni (cosa c'e' di piu' immediato di un click o di un messaggio di e-mail?) e l'ostacolo causato da una richiesta di pagamento. In parole povere, quando ti chiedono dei soldi, ti domandi se veramente ti servono quelle informazioni o quel servizio. E molto spesso la risposta e' no, perche' quel servizio o quelle informazioni le avevi prese perche' erano li' come more mature, pronte per essere colte. Io ho la mailbox piena di newsletter agratis che mi riprometto di leggere. Talvolta lo faccio, talaltra guardo i titoli dei messaggi che se ne sono stati li' buoni per qualche settimana e faccio DELETE. E allora quali servizi a pagamento mi sono comprato su Internet? Quelli a cui non potevo rinunciare e quelli che mi costano pochi dollari al mese, perche' costano cosi' poco che vale la pena tenerli, possono sempre servire. Ma naturalmente, questi sono anche papabili di essere eliminati quando il conto VISA e' troppo rosso. Per venire al quesito di Paolo: quanto valgono i consigli e il database gratuiti che offri? Se li regali devi avere qualche tornaconto, altrimenti valgono quello che li fai pagare, cioe' niente. Se il tornaconto e' new business e funziona, non vedo il problema. Se il tornaconto e' pubblicita' a pagamento vedo dei problemi con quei quattro collegamenti che hai: e' vero che sono prospect caldi (non credo che il quindicenne si diverta pazzamente sul tuo sito), ma insomma, non penso tu possa trovare l'azienda interessata a pagarti un link (manca la mentalita', e' inutile). Se infine la strategia era "ora regalo, poi faccio pagare", allora perche' non continui e proponi l'informazione a pagamento? Non c'e' test migliore: chiedi al mercato. Magari perderai dei lettori, ma forse quelli rimasti ripagheranno l'investimento. Decisamente non credo tu possa diventare ricco con questo business. Pero', se hai scelto Internet solo come media (e non perche' punti a segmentare la tua utenza), perche' non hai usato il fax. Come minimo centuplicheresti i potenziali clienti! Certo, i costi sarebbero maggiori. In definitiva se le informazioni che proponi hanno valore, allora dovresti riuscire a venderle, indipendentemente dal mezzo di distribuzione che scegli. Solo che con Internet parti da una base molto piu' ristretta. Se invece le informazioni che offri non hanno grande valore, beh... Marco O P E N M I N D S Information Age Advertising Address: via Bullona 10 - 20154 Milan, Italy Phone: 39-2-31.15.70 - 39-2-34.47.08 [fax] E-mail: mail@open-minds.com ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www2.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@mediaquest.it Iscrizioni: imli_sub@mediaquest.it Cancellazioni: imli_unsub@mediaquest.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: m.bancora@mediaquest.it ======== Subject: IMLI - Utenza a pagamento Date: Wed, 05 Feb 1997 13:31:17 GMT -------- ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Ferruccio Piazzoni >From: fregugli@iol.it >Non so avete letto Il Sole 24 Ore INFORMATICA del 31/01/97 e >precisamente l'articolo "Internet, stenta il consumer - Negli Stati >Uniti primi segnali di ritirata per chi ha puntato con troppa fiducia >sull'informazione a pagamento...." e Il Corriere della Sera >dell'1/2/1997 nella pagina CORRIERE MULTIMEDIA nell'articolo "Giornali >online? Meglio locali Dall'Austria arriva la svolta. >... >Forse l'unica risposta e' che tuttocio' interessa solo a pochi e non >resta che provare come nel caso Vorarlberg on line (10.000 visitatori >al giorno, vedi Il Corriere della Sera): >tirano solo i quotidiani locali! >Grazie a chi mi vorra' rispondere. Molto semplice. Noi non siamo la Vorarlberg, siamo l'emanazione di uno dei pi#249# diffusi quotidiani locali italiani. Espressione di un gruppo multimediale (una Tv due radio, alcuni periodici, un settimanale economico, etc). Non abbiamo ancora terminato la strutturazione del nostro progetto on line che sta via via prendendo forma e di cui stiamo costruendo in particolare il progetto editoriale, non dissimile da quello austriaco. Abbiamo circa 150.000 accessi/mese... Siamo tuttaltro che vicini all'essere soddisfatti dell'appettibilit#224# e delle fidelizzazione dei frequentatori del nostro sito, quindi molto consapevoli che lo spazio di crescita #232# enorme, ma anche che il lavoro da fare #232# gigantesco e le risorse (intelligenze soprattutto, non solo danari) notevoli. Buon lavoro a tutti. fp Ferruccio Piazzoni SPM Societa' Pubblicita' e Media Bergamo Viale Papa Giovanni XXIII n. 120 Tel. 035 358866 http://www.spm.it http://www.columbusnet.it email: fpiaz@spm.it ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www2.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@mediaquest.it Iscrizioni: imli_sub@mediaquest.it Cancellazioni: imli_unsub@mediaquest.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: m.bancora@mediaquest.it ======== Subject: IMLI - Utenza a pagamento Date: Wed, 05 Feb 1997 13:32:38 GMT -------- ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Carmelo Saraceno >Non so avete letto Il Sole 24 Ore INFORMATICA del 31/01/97 e >precisamente l'articolo "Internet, stenta il consumer - Negli Stati >Uniti primi segnali di ritirata per chi ha puntato con troppa fiducia >sull'informazione a pagamento...." e Il Corriere della Sera >dell'1/2/1997 nella pagina CORRIERE MULTIMEDIA nell'articolo "Giornali >online? Meglio locali Dall'Austria arriva la svolta. Io non prenderei per oro colato quello che si legge sulla stampa quotidiana a proposito di Internet. Per quanto riguarda l'articolo sul Sole 24 Ore lo stesso autore aveva fino all'altro ieri pubblicato "pezzi" di tenore completamente diverso. La verita' e' che i giornalisti, sovente, si comportano come dei "ripetitori" e scrivono tutto o il contrario di tutto a seconda della frequenza su cui si sono sintonizzati la sera precedente. L'assenza di ritorno degli investimenti Internet e' del resto una polemica vecchia di almeno un anno. La mia sensazione al riguardo e' che le aziende che su Internet rischiano di rimetterci le penne sono quelle che si limitano a trasferire sul Web i loro modelli di business tradizionali. Gli editori sono naturalmente gli agnelli sacrificali designati, visto che in questo momento, almeno in Italia, non possono contare su nessuna delle due loro tradizionali fonti di introito. La pubblicita' sulla rete stenta a decollare e di vendere abbonamenti non se ne parla neppure, almeno fintantoche' non verranno realizzati servizi ad autentico valore aggiunto (e non venitemi a dire che l'edizione Web della Repubblica rientra in questa definizione). Se fate per un attimo mente locale su quelle che vengono citate come "case history" di successo per quanto riguardo lo sfruttamento commerciale di Internet, potete rendervi conto con facilita' che si tratta quasi sempre di "start up", cioe' di aziende nuove di pacca che sono state costituite per rispondere agli emergenti bisogni propri dell'utenza Internet. Gli esempi ormai non si fa piu' fatica a trovarli. Potrei citare PointCast, First Virtual o Onsale.com giusto per fare i primi tre nomi che mi passano per la mente. Quello che accomuna queste iniziative e' la presenza di una "unique business proposition", una caratteristica la cui mancanza, insieme alla scarsa comprensione del carattere globale del mezzo Internet, rappresenta invece il tallone d'Achille della stragrande maggioranza delle iniziativa nate in Italia (vedasi il mio intervento su questa stessa lista relativamente alla societa' che voleva accreditarsi come la prima concessionaria di pubblicita' su Internet). >Anch'io avevo creato una newsletter Fisco & Valute, ma ho dovuto >lasciar perdere, sia per l'esiguit#224# dei collegamenti mensili (circa >90), sia perch#232# nessuno dei lettori, alla mia richiesta di nuove >problematiche o quesiti da trattare, non ho avuto che il silenzio piu' >totale. La mia esperienza di editore telematico e' completamente diversa. Dall'Ottobre 1994 occupo buona parte del mio (poco) tempo libero per redigere ByTheWIRE, una newsletter (teoricamente) bisettimanale diffusa attraverso una mailing list che conta attualmente circa 4000 abbonati. ByThWIRE e' nata quando in Italia i siti Web si contavano davvero sulle dita di una mano. L'assenza di concorrenza mi ha consentito di creare una solida base di lettori che si e' trasformata nel migliore "testimonial" che io avessi potuto desiderare per il mio lavoro. Sapendo che all'epoca la comunita' Internet italiana era davvero poca cosa, ho ritenuto fosse il caso di non delimitare ulteriormente il mio target ed ho scelto di scrivere una newsletter divulgativa che avesse come argomento Internet stessa. Infine, visto che potevo contare solo sul mio lavoro, mi sono tolto dalla mente abbastanza in fretta l'idea di fare concorrenza a HotWired (C/NET non c'era ancora). Di conseguenza, ho privilegiato l'e-mail rispetto al Web, la lista rispetto alle GIF animate. In poco piu' di due anni ho realizzato 35 numeri della newsletter sacrificando a questo scopo altrettanti week-end che avrei potuto trascorrere in maniera sicuramente piu' piacevole. A parte due episodiche sponsorizzazioni da parte di un provider e di un distributore di software, ByTheWIRE non ha generato il becco di un quattrino. Basterebbe questo a definire un fallimento l'iniziativa? Niente affatto! A prescindere dal fatto che non ho mai pensato di trarre un profitto diretto dalla mia attivita' di editore virtuale, non rimpiango nemmeno uno dei minuti che ho dedicato alla redazione dei 35 numeri di ByTheWIRE sin qui pubblicati. Il vero valore di una iniziativa come una newsletter non e' nel ritorno economico ma nel fatto che essa e' un ottimo strumento di fidelizzazionee ed aiuta a costruire nei lettori una percezione di esperienza e di autorevolezza. Detto molto francamente, se due anni fa non avessi creato ByTheWIRE, sono pronto a scommettere che oggi non sarei il presidente di una societa' che, pur essendo nata da qualche mese appena, ha tutte le carte in regola per chiudere il nuovo anno con qualche centinaio di milioni di fatturato. Carmelo Saraceno Mediaquest --------------------------------------------------------------------------- Mediaquest -- The Internet Research Firm 18, Via Aselli - 20133 Milano Tel. 02 738.6202 - Fax 02 7012.8177 --------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www2.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@mediaquest.it Iscrizioni: imli_sub@mediaquest.it Cancellazioni: imli_unsub@mediaquest.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: m.bancora@mediaquest.it ======== Subject: IMLI - Strumenti di Internet marketing Date: Wed, 05 Feb 1997 13:35:59 GMT -------- ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Gavino Marras Vorrei intervenire su un punto che forse #232# stato accenato da tutti ma non #232# mai stato completamente esplicitato, il comportamento ( anche di acquisto) di chi utilizza Internet. Fino alla nascita di Internet il personal computer se presente nelle case era utilizzato come semplice macchina da scrivere o al pi#249# per giocare ( magari anche senza scheda audio)... L'avvento di Internet ha portato ad un cambiamento dell'approccio uomo-personal computer, ora si passano anche diverse ore davanti al personal computer, si ricercano informazioni sui nostri hobby o sulle nostre passioni, si chiacchera in una chat, ci si iscrive ad una mailing list o ad un newsgroup e si comunica con persone che hanno nostri stessi interessi,... oppure molto pi#249# semplicemente si compila una form o si spedisce una e-mail per avere maggiori informazioni su un prodotto che ci interessa ( che poi magari compreremo nel negozio sotto casa, per#242# pi#249# informati). Il nodo del problema di Internet come strumento di marketing #232# nella sua enorme efficacia come veicolo d'informazioni, anche complesse, e nella estrema rapidit#224# e facilit#224# con cui #232# possibile aggiornarle. Quindi un sito per avere un senso deve presentare dei contenuti, che in un ottica di marketing devono contenere tutte le informazioni che riteniamo opportuno comunicare al cliente per convincerlo della superiorit#224# del nostro prodotto o servizio...Ma non solo , il tutto per avere un senso deve presentare una serie di consigli, collegamenti ad altri siti, etc.. in modo da creare interesse. Se il tutto #232# contornato da una bella grafica, giochi o altro, #232# si importante ma non fondamentale, sono i contenuti che fanno tornare le persone..#232# l'informazione il bene pi#249# prezioso di Internet. Cos#236# tanto preziosa che i siti pi#249# visitati sono quelli che rendono facile la sua localizzazione, i motori di ricerca o anche semplici pagine di appasionati di un argomneto che hanno fatto una raccolta ragionata dei link. Il problema, una volta resa disponibile l'informazione #232# come portare le persone nel nostro sito. Per far ci#242# sono si importanti gli strumenti di marketing tradizionali, ma anche, in modo da colpire un target pi#249# preciso gli strumenti propri di Internet, che da molti degli iscritti mi sembrano un p#242# sottovalutati. Saluti, Gavino Marras. ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www2.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@mediaquest.it Iscrizioni: imli_sub@mediaquest.it Cancellazioni: imli_unsub@mediaquest.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: m.bancora@mediaquest.it ======== Subject: IMLI - Utenza a pagamento Date: Thu, 06 Feb 1997 07:33:27 GMT -------- ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: R&R INTERNATIONAL - Global Consulting >From: fregugli@iol.it >Anch'io avevo creato una newsletter Fisco & Valute, ma ho dovuto >lasciar perdere, sia per l'esiguit#224# dei collegamenti mensili (circa >90), sia perch#232# nessuno dei lettori, alla mia richiesta di nuove >problematiche o quesiti da trattare, non ho avuto che il silenzio piu' >totale. >Tanto che ho provato a pubblicarla fino a novembre scorso e tuttora >continuano le connessioni, ma nessuno mi ha chiesto: "Come mai non >sono stati pubblicati i numeri di dicembre e gennaio?", >per cui mi chiedo: >Se offro consigli gratuiti su come affrontare le problematiche >fiscali, regalo un database bibliografico giuridico-fiscale >aggiornato mensilmente e pochi si collegano, se agli stessi chiedo >qualcosa non vedro' piu' nessuno? Allora, come poter ottenere un >contributo dai propri lettori? >Forse l'unica risposta e' che tuttocio' interessa solo a pochi e non >resta che provare come nel caso Vorarlberg on line (10.000 visitatori >al giorno, vedi Il Corriere della Sera): >tirano solo i quotidiani locali! >Grazie a chi mi vorra' rispondere. > >Paolo Freguglia Caro Paolo, qualche mese fa' e' venuta in mente anche a me la malsana idea di metter su' un giornale on-line diretto alle PMI. Sulla formula e lo spirito non e' il caso di attardarmi. 1) Sin da subito ho avuto problemi enormi nel reperire gente che volesse contribuire "gratuitamente" alla redazione degli articoli. In parecchi (praticamente tutti eccetto due) si sono ritirati senza dire una parola di commiato, nonostante nessuno li avesse obbligati ad aderire all'iniziativa. Risultato? Il primo numero ha preferito seguire Peter Pan e Campanellino nell'Isola Che Non C'E'. Il punto #232# che anche i redattori non professionisti sarebbero stati incentivati a scrivere esclusivamente sulla base di un compenso in denaro (sebbene fosse stato loro richiesto solo un articolo o due al mese). A nulla importa il fatto che se il giornale da prestigio all'immagine dell'azienda che lo pubblica, lo da anche a chi scrive. A nulla importa che per chi non ha mai scritto (anche se professionalmente preparato), questa sarebbe stata un'esperienza formativa. 2) Collaborando gia' in prima persona alla redazione di un giornale di settore, pubblicato da una grossa azienda americana, conosco abbastanza i problemi legati alla gestione di una e-zine. In detta e-zine ci lavorano fisse 30 persone, oltre a diversi collaboratori esterni. Il sito ha da pochi giorni salutato il milionesimo visitatore, eppure gli amministratori si chiedono ancora se sia opportuno tassare l'utenza. Se quell'utenza non potrebbe dirigersi altrove. Utenza, ancora, che attualmente non fornisce loro il benche' minimo rientro economico ad un anno dalla prima pubblicazione, neanche in termini di inserzioni. La pubblicit#224#, infatti, non riesce a coprire neanche l'1% delle spese di esercizio. Per cui tale iniziativa e' da inserire tra le voci in rosso della compagnia, sicuramente per un anno ancora. La grossa azienda di cui sopra puo' concedersi il lusso di impiegare ingenti capitali per sortire un prodotto altamente professionale e privo (non si sa per quanto ancora) di costi per l'utenza. Ma la mia, esempio 1), no! Ritornando al punto 1), ho lasciato in stand-by il progetto per un certo periodo. Ora sono convinta che non abbia futuro. A supporto di questa considerazione, ci sono le esperienze riportate da parecchi giornali sulla rete (raccolte surfando tra siti e newsgroups e scambiando opinioni con gli interessati). Mi ha colpito particolarmente la domanda-senza-mezzi-termini rivolta ai lettori dall'editore di uno di questi: "Come pensate che si possano ricavare soldi pubblicando un magazine on-line?". E' praticamente la domanda che si fanno tutti coloro che hanno a che fare con e-zines e newsletters. Il mio pensiero al riguardo e' che per il principio di gratuit#224# che regola l'accesso alle informazioni distribuite dalla rete, sono pochi quelli disposti a pagare per ottenere un servizio altrove fruibile gratuitamente. La fidelizzazione dell'utente/cliente, e' perci#242# cosa assai pi#249# ardua su Internet quando si tratta di tirar fuori il portafoglio. Mi dirai che se si offre un servizio altamente professionale e completo, diventa poi difficile per il lettore rinunciarci. Ma "Tutti sono utili e nessuno e' indispensabile" e si torna al punto di partenza: iniziative del genere, per protrarsi nel tempo, devono contare su un enorme dispiego di risorse umane ed il ricavato degli abbonamenti, sottoscritti da pochi fedelissimi, non riesce da solo a coprirne le spese. L'alternativa (per pochi) a rinunciare all'idea e mettersi l'anima in pace e' quindi, a mio modesto parere, un grosso investimento a lungo termine. Sintetizzando: 1#176#- disporre di un importante capitale; 2#176#- impiegarlo nella diversificazione dei contenuti, in maniera da attirare un grosso numero di lettori, magari ingaggiando Sgarbi, Fiorello, la Gialappas Band, Costanzo e sua moglie Maria (non ha importanza che il giornale abbia in realt#224# il fine ultimo di illuminare i lettori su temi caustici come FISCO e similia, baster#224# non farlo pesare sul pi#249# generico gruppo di avventori che servir#224# a fare numero di accessi); 3#176#- dotarsi di un team di venditori senza macchia e senza paura (pagandoli profumatamente e non a percentuale sugli utili) che oltre ad occuparsi a tempo pieno della promozione del sito, si prenderanno cura del punto 4.; 4#176#- una volta che le statistiche del sito saranno talmente positive ed ottimistiche da poter essere esibite orgogliosamente al pubblico (il che' potrebbe accadere non si sa in quanto tempo), fare questua presso eventuali inserzionisti e sponsor (le TV private lo fanno da sempre con ottimi risultati. A me e' arrivata una proposta del genere da un sito di calcio); 5#176#- mettere in preventivo che l'investimento di cui sopra potrebbe in realt#224# rivelarsi un esborso di capitali a fondo perduto (Al caporedattore e' sfuggito un ruttino on-line che ha steso un pietoso velo sul prestigio e la credibilit#224# dell'intera pubblicazione.) Mi rendo conto di essere stata deprimente. Ma purtroppo e' vero che oggi e' difficile piu' che mai che l'unione di un paio di volenterosi rompa il muro dell'anonimato. E non ci sara' niente di simile alla "Riforma Agraria" di Mussolini in questo settore, perche' la tendenza e' quella della "agglomerazione". Nel Nord America e' gia' pi#249# evidente che altrove, as usual :-). Le grosse case editrici rastrellano i talenti della concorrenza, quando la concorrenza che da fastidio non l'agglutinano in blocco, attirandola con contratti irresistibili. E sul mercato dell'informazione settoriale si impongono i Giganti. I Bambini in realt#224# si divertono. Ma per poco. Poi tornano a casa con le ginocchia sbucciate. Un caro saluto Rossana Condoleo ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www2.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@mediaquest.it Iscrizioni: imli_sub@mediaquest.it Cancellazioni: imli_unsub@mediaquest.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: m.bancora@mediaquest.it ======== Subject: IMLI - Utenza a pagamento Date: Thu, 06 Feb 1997 08:27:41 GMT -------- ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Valeria Camagni Rispondo all'intervento di Carmelo Saraceno per puntualizzare due cose: a parte una difesa della categoria a cui appartengo, i giornalisti, che saranno a volte anche dei "ripetitori" ma #233# pur sempre una componente del mestiere registrare i fatti che accadono.. Dicevo a parte cio', mi sembra che il punto non sia tanto la redditivita' di un servizio editoriale su Internet, quanto il fatto che mettere qualcosa a pagamento su Internet si rivela fallimentare in partenza. Credo che ciascuna delle persone che anima questo dibattito si ricordi la breve stagione id Microsoft network, quando pretendeva di fungere da alter ego a Internet. Ma soprattutto cisono davanti gli occhi gli esempi di Slate, HotWired e altre iniziative che hanno avuto la pretesa di creare forme id abbonamento o di accessi a pagamento. Non funziona e a mio modesto parere sono iniziative destinate anche ad affondare l'editoria su Internet. Inoltre va fatto un distinguo, tra gli E-magazine, gironali nati esclusivamente on-line e levarie edizioni elettroniche di giornali su carta. Nel primo caso e' chiaro che gli introiti derivano solo dalla pubblicita' chesi riesce a ottenere da Internet e dagli abbonamenti; nel secondo caso pero' metteredei servizi a pagamento e' meno motivato. Faccio un esempio: quando io mi collego al sito della Rizzoli per consultare un articolo comparso sul Corriere della sera della settimana scorsa e mi trovo negato l'accesso perch#233# il servizio offre solo la copia del giorno e per il resto e' a pagamento, ritengo inutile il servizio. E questo perche' la possibilit#224# di leggere on-line il Corriere della Sera di oggi me la offrono decine di siti. La rivista per cui scrivo, che non e' certo il grande quotidiano milanese, ha deciso di mettre on-line tutto il contenuto del numero che si trova in questo mese in edicola, tranne tabelle e mateirale fotografico. Non e' un invito a non comprare pi#249# l'edixione su carta, ma un tentativo di fornire un servizio completo a chi ci legge e non solo un "assaggio" , con la logica di Tele + saluti e compliemnti per l'iniziativa Valeria Camagni ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www2.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@mediaquest.it Iscrizioni: imli_sub@mediaquest.it Cancellazioni: imli_unsub@mediaquest.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: m.bancora@mediaquest.it ======== Subject: IMLI - Utenza a pagamento Date: Fri, 07 Feb 1997 09:47:39 GMT -------- ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Marco Parmigiani > qualche mese fa' e' venuta in mente anche a me la malsana idea di > metter su' un giornale on-line diretto alle PMI. Sulla formula e lo > spirito non e' il caso di attardarmi. > > [...] ho lasciato in stand-by il progetto per un > certo periodo. Ora sono convinta che non abbia futuro. A supporto di > questa considerazione, ci sono le esperienze riportate da parecchi > giornali sulla rete (raccolte surfando tra siti e newsgroups e > scambiando opinioni con gli interessati). Mi ha colpito > particolarmente la domanda-senza-mezzi-termini rivolta ai lettori > dall'editore di uno di questi: "Come pensate che si possano ricavare > soldi pubblicando un magazine on-line?". > > Rossana Condoleo > Cara Rossana, la risposta e' che, prima di far partire l'iniziativa e realizzare il sito, si deve: 1) Investire tempo e denaro nel verificare attentamente se il target a cui e' destinata l'iniziativa dispone del mezzo Internet (si possono acquisire via Internet "nomi e cognomi" delle aziende o dei privati potenzialmente interessati). 2) Investire altro tempo e denaro nel promuovere una indagine conoscitiva al fine di garantirsi una base minima di utenti/clienti interessati all'iniziativa e disposti a pagare, magari mostrando loro un numero "0" (tenendo presente che i costi bassi di Internet si possono coprire acquisendo poche centinaia di utenti/clienti). 3) Solamente se le risposte sono positive iniziare a "stampare" periodicamente su Internet. Mi sembra che quasi tutte le esperienze fallimentari esposte fino ad ora abbiano invertito tali criteri, e cioe': 1) Pubblicare la propria rivista su Internet. 2) Verificare se qualcuno e' interessato all'iniziativa in base alle richieste ricevute. 3) Tariffare il proprio servizio cercando di far pagare chi fino a quel momento non pagava una lira. Scusa se sono stato lapidario ma il sistema per fare bene le cose e farle rendere esiste, cercando di affronatare "prima" le problematiche legate ad Intenet e non "dopo"; questo e' possibile se si conosce al meglio il mercato della Rete con tutti i vantaggi e gli svantaggi ad esso connessi. Ovviamente quanto detto vale per qualsiasi tipo di sito Web e non solo quelli di tipo editoriale. Salutoni a tutti e buon lavoro! -- Marco Parmigiani (Direttore Commerciale) Tel.0331/480636-504185 fax 0331/480636 Via Corridoni, 6-21053 Castellanza (VA) ITALY http://www.interweb.it promo@interweb.it ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www2.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@mediaquest.it Iscrizioni: imli_sub@mediaquest.it Cancellazioni: imli_unsub@mediaquest.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: m.bancora@mediaquest.it ======== Subject: IMLI - Utenza a pagamento Date: Fri, 07 Feb 1997 10:51:40 GMT -------- ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Carmelo Saraceno >From: Valeria Camagni > >Rispondo all'intervento di Carmelo Saraceno per puntualizzare due >cose: a parte una difesa della categoria a cui appartengo, i >giornalisti, che saranno a volte anche dei "ripetitori" ma #233# pur >sempre una componente del mestiere registrare i fatti che accadono.. Nessuno voleva mettere in dubbio l'utilita' del lavoro dei giornalisti. Credo tuttavia che ci voglia ben piu' di un articolo sul Sole 24 Ore (o su qualsiasi altra testata se e' per quello) per poter stabilire cosa e' giusto e cosa e' sbagliato in tema di modelli di business, virtuali e non. I giornalisti riportano le notizie e per loro se Slate va in malora c'e' gia' materiale a sufficienza per scrivere un pezzo. Mediaquest si propone di aiutare le aziende che vogliono investire in rete ad operare delle decisioni consapevoli ed in quest'ottica, per essere attendibile, deve andare oltre la singola fattispecie. Non conoscendomi di persona, Valeria non puo' del resto sapere che la categoria alla quale rivendica l'appartenenza, e' stata la categoria professionale del sottoscritto per circa 10 anni e che le critiche vengono quindi da uno che non parla certo per sentito dire. Questo non significa, beninteso, che io non rispetti il lavoro di molti miei ex colleghi. Si puo' essere buoni o cattivi giornalisti cosi' come buoni o cattivi consulenti. Punto. >Dicevo a parte cio', mi sembra che il punto non sia tanto la >redditivita' di un servizio editoriale su Internet, quanto il fatto >che mettere qualcosa a pagamento su Internet si rivela fallimentare in >partenza. Su questa affermazione non sono affatto d'accordo. La via dell'accesso a pagamento non e' impossibile da percorrere. Si tratta solo di offrire dei servizi che abbiano un valore percepito tale da convincere il potenziale utente a superare la innata resistenza a tirare fuori dal portafogli la propria carta di credito. A mio avviso l'errore sta nel considerare il contenuto come qualcosa che di per se e' sufficiente a generare un interesse tale da superare la accennata soglia. Il problema e' che il contenuto, anche se firmato da Micheal Kinsley o da Umberto Eco, non e' sufficientemente appetibile. Su Internet il contenuto serve a generare traffico non a generare abbonamenti. Se si vogliono vendere abbonamenti ci deve essere una valenza di tipo diverso. Se volete avere un'idea di che cosa io intenda quando parlo di valore aggiunto, date un'occhiata al sito Computer ESP (http://www.uvision.com/). Si tratta di una risorsa che consente di trovare informazioni sui negozi virtuali che offrono le migliori condizioni di acquisto per prodotti informatici. Io lo uso regolarmente ogni qual volta devo acquistare qualcosa. Il servizio e' gratuito ma se domani mi dicessero che devo pagarlo, non ci penserei due volte a farlo perche' l'accesso al servizio mi consentirebbe di risparmiare ben piu' dei tre/quattro dollari al mese che dovrei eventualmente sborsare. Perche' allora i gestori di Computer ESP continuano ad offrire gratuitamente l'accesso alla risorsa? Molto semplice! Perche' preferiscono percorrere la strada della raccolta pubblicitaria che in questo momento da maggiori garanzie di successo e perche' sanno perfettamente che il giorno in cui dovessero dire "OK gente, da adesso si paga", qualcuno potrebbe soffiargli il pubblico proponendo lo stesso servizio in forma gratuita. Morale della favola: i servizi a pagamento su Internet possono funzionare a due condizioni: - il valore aggiunto deve andare al di la' del semplice contenuto; - il servizio deve essere realizzato in maniera tale da non essere facilmente clonabile. Se qualcuno ha un'idea che soddisfa i requisiti in questione, sono disposto a finanziargliela oggi stesso. Carmelo Saraceno Mediaquest --------------------------------------------------------------------------- Mediaquest -- The Internet Research Firm 18, Via Aselli - 20133 Milano Tel. 02 738.6202 - Fax 02 7012.8177 --------------------------------------------------------------------------- ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www2.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@mediaquest.it Iscrizioni: imli_sub@mediaquest.it Cancellazioni: imli_unsub@mediaquest.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: m.bancora@mediaquest.it ======== Subject: IMLI - Telecampione Date: Fri, 07 Feb 1997 13:32:43 GMT -------- ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Lorena Cari colleghi, siamo lieti di comunicarvi che da martedi' 11 Febbraio alle ore 22,20 su Telecampione all'interno del Magazine Insider (trasmissione settimanale dedicata al fare impresa), prendera' il via un ciclo di interventi su Internet. Lo spazio, chiamato INSIDE INTERNET, ha come scopo quello di illustrare il sito dell'azienda ospite; la prima puntata vedra' protagonista il nostro moderatore Massimiliano in veste di responsabile marketing di MediaQuest, il quale descrivera' lo stato dell'arte in Italia. Vi invitiamo a guardare la trasmissione ed a comunicarci ogni vostro suggerimento e critica. Vi segnaliamo inoltre che chiunque volesse partecipare puo' contattare Sergio Anselmi di Infodata allo 02-6700205 o naturalmente via email (mailto:sergio@infodata-italy.com). Lorena, Infodata -MI- http://www.infodata-italy.com ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www2.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@mediaquest.it Iscrizioni: imli_sub@mediaquest.it Cancellazioni: imli_unsub@mediaquest.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: m.bancora@mediaquest.it