======== Subject: IMLI - Provocazione e nuova benzina.Risposta Date: Fri, 17 Jan 1997 16:15:47 GMT -------- ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Lucio Murru lux2@hotmail.com Caro Marco Deveglia, ti ringrazio per il tuo intervento che giustamente evidenzia una serie di problemi connessi all'ingresso delle aziende Italiane su internet. A dire il vero, consentimi la battuta, dovresti essere tu a ringraziarmi, visto che da una posizione di partenza nella quale evidenziavi una assoluta inutilit#224# del mezzo per le aziende italiane, adesso chiudi il tuo intervento con uno scoop annunciato che ci lascia qualche flebile speranza ("..ci sono delle aziende che devono entrare in internet."). Rilevo con malcelata soddisfazione anche la perentoriet#224# del "devono". In relazione al tuo intervento faccio alcune precisazioni : 1. Rileggendo il tuo intervento trovo " non sono diaccordo, come non sono diaccordo con chi investe in pubblicit#224# nel modo sbagliato". Verissimo. Qui per#242# si parla di comunicazione aziendale. Ei un concetto molto pi#249# ampio. 2. Parli nel tuo intervento di una cifra vicina a 300 mil per un ingresso decente sul web. Mi pare davvero troppo. Ho visto siti realizzati in maniera egregia (e non parlo solo di grafica, parlo di frames, animazioni, mappe sensibili, interfacciamento con database, ecc.) per cifre che non superano i 40-50 milioni tutto compreso. Sono anche pronto a darti gli indirizzi delle societ#224# che li hanno realizzati. Ei ovvio invece, a differenza di quello che tu dici, che per una larghissima fascia di aziende 30 o 300 milioni rappresenta la differenza tra esserci e non esserci. 3. Sulla tua critica alle affermazioni dei venditori di servizi web che come unica attrattiva affermano "che costa poco" sono del tutto diaccordo. Devo dire comunque che #232# forse una semplificazione troppo spinta. Non credo che questa leva sia la sola ne la pi#249# importante. 4. Aggiungi anche " il punto #232# che quasi certamente quei soldi non porteranno alcun profitto". Mi sembra di sentire il ragioniere capo quando vede i rendiconti di spese promo, partecipazioni a Fiere, Borse del turismo ecc. Comunque t ringrazio per il "quasi". Lascia comunque una porta aperta. 5. Leggo dalla tuo intervento " pi#249# tempo passa meglio #232#". Ei vero. Rifletti tuttavia sul fatto che gli investimenti in I.T. vanno pianificati e implementati. Liinformazione #232# la linfa vitale delliazienda. Certi cambiamenti culturali in azienda richiedono tempo. Chi prima comincia si trover#224# pronto quando la competizione sar#224# pi#249# elevata. 6. E infine " Alice-Azienda deve svegliarsi e guardare la realt#224#". Alice-Azienda guarda un mondo che cresce in maniera tumultuosa, ascolta te consulente e alliinizio ti da ragione. Fra 2 mesi parler#224# "casualmente" con unialtro consulente che gli parler#224# anche di nuovi mercati, nuovi fornitori, posta elettrronica, mailing lists, rapporto diretto con i consumatori, ecc. Non te la prendere se cambier#224# consulente. (scherzo, come dicevo alliinizio, ho visto che sei sulla buona strada ....) Un caro saluto Lucio Murru Meridiana SpA Lux2@hotmail.com | | | __|_ _| _ | |__ |_ ||__ | |_ | ____|____|___|___|____| ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www2.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@mediaquest.it Iscrizioni: imli_sub@mediaquest.it Cancellazioni: imli_unsub@mediaquest.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: m.bancora@mediaquest.it ======== Subject: IMLI - Access Provider in franchising ? No, grazie ! Date: Fri, 17 Jan 1997 16:16:01 GMT -------- ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Lorena > ... mi fai capire qualcosa in piu' riguardo le Vs iniziative a supporto di > pseudo franchising. > Siamo dei provider nazionali con punti di accesso (96)in tutta la penisola, > e stiamo cercando persone interessate ad aprire dei Pop virtuali. > >Diciamo sempre di raccontarci le nostre esperienze > >... bhe' eccone una .. triste :-( come tante altre > > > >La mia societa' svolge, fra gli altri, il servizio ufficiale Internet > >per il Salone del Franchising che si svolgera' a Milano dall'8 all'11 > >Novembre > >A tutti i Franchisor Espositori ha proposto a Luglio l'inserimento di > >pagine web nel sito Franchising On Line (che oltre alla "parte fiera" > >contiene anche altri e diversificati aspetti della questione): poche > >richieste e, fin qui niente di strano per noi che conosciamo da > >qualche anno la cocciutaggine di questo settore (non so se la > >conoscete, ma la Banca Dati Franchising e' un marchio registrato di > >Infodata, va bhe') > > > >Un paio di settimane fa l'idea folgorante: visto che ci sono un sacco > >di Access Provider che aprono POP in franchising, perche' non proporre > >loro (non dico la paginetta) ma link o banner o, perche' no, > >collaborazioni, tanto piu' che *nessuno* di loro espone al > >Salone??????????? > > > >Bhe' abbiamo inviato una email a circa una trentina di loro: sapete in > > > >quanti hanno risposto ? 1 che, tra l'altro non aveva neppure capito > >niente: si lamentava con noi per non averlo avvertito prima che esiste > >questo tipo di manifestazione (NB 11ma edizione con pubblicita' su > >tutti i mensili, e non solo!) che se fossimo noi gli organizzatori !!! Marcello, quello che Infodata propone (puoi trovare i dettagli in http://www.infodata-italy.com nel sito FRANCHISING ON LINE), per quanto riguarda il franchising in generale, e' semplicemente il posizionamento di banner nella home page del sito stesso (argomento di cui si sta discutendo in questi giorni nelle IMLI). Nel mio messaggio di Ottobre che tu riporti raccontavo come una nostra mail di Luglio a tutti gli Access Provider che offrono POP in franchising non abbia avuto la benche' minima risposta (per intenderci neanche il famoso "grazie, ma non me ne puo' frega' de meno"). Questo nonostante il nostro sito sia da circa un anno l'unico riferimento italiano di notizie sul mondo del franchising sulla Rete nonche' sito ufficialmente riconosciuto dall'Associazione Italiana Franchising e dalle 2 manifestazioni fieristiche italiane (Franchising & Partnership -11ma edizione a Milano- e Business to Business -1ma edizione a Bari il prossimo Marzo-) Come dicevo nel mio racconto solo un Provider ha risposto dicendo in sostanza "...ah siiii ? esiste un Salone de Franchising ? ...ma guarda un po', nessuno me lo avevva detto" Per concludere, con amicizia :-) 1- se sono questi i nostri Provider.....cosa possiamo pretendere dagli utenti Internet italiani ???!!!! 2- n.b. nessun Provider che offre POP in franchising ha *mai* partecipato a *nessuna* di queste fiere !!! (e ti posso assicurare in prima persona -sono sempre presente al nostro stand durante i giorni di fiera- che la richiesta da parte dei visitatori e' veramente alta: dopo i negozi di abbigliamento e di telefonini, il futuro franchisee rivolge le sue attenzioni ai settori dell'informatica e di Internet) Lorena ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www2.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@mediaquest.it Iscrizioni: imli_sub@mediaquest.it Cancellazioni: imli_unsub@mediaquest.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: m.bancora@mediaquest.it ======== Subject: IMLI - Provocazione e nuova benzina Date: Fri, 17 Jan 1997 16:16:11 GMT -------- ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Luigi Longo >Questa e' la trappola dell "Internet costa poco". Una trappola per chi > >fornisce servizi Internet, intendo. > >Quanto e' poco? Di quanti soldi parliamo? Stime fatte assieme a chi ne >sa piu' di me, pongono in 150 milioni la soglia di un sito web fatto >abbastanza bene, manutenuto costantemente, con le necessarie >interazioni con l'utente. A questo bisognera' pur aggiungere la >promozione: diciamo un altro 150 milioni tra media Internet e media >tradizionali. Possiamo dire che per partire in maniera cristiana >(leggi, secondo gli standard di mercato) ci vogliono 300 milioni. Non sono daccordo, e' vero che oggi il web e' "sottopagato", ma non e' vero che per fare un buon sito ci vogliono 300 ML, o anche 150 ML. Intendiamoci, ci sono siti in Italia costati cifre vicine a quelle indicate (vedi Benetton, Virgilio, Repubblica, etc etc), ma comunque sottolineo vicino! e comunque il costo non e' solamente determinato dalla realizzazione, ma anche dall'HW e SW e tipo di connessione utilizzata, e come hai detto tu dalla promozione fatta sui media trazionali. Ma quante aziende necessiterebbero di un sito cosi' performante ? In realta' ci sono anche tante, ma proprio tante piccole realta' che con siti _molto_ piu' piccoli sono riusciti ad avere un riscontro positivo, certo non sono partiti con l'idea "ora mi faccio il sito in Internet e decuplico le vendite!", ma molto piu' umilmente hanno intrapreso una strada per vedere cosa succedeva, e qualcosa (ok non dico molto) e' successo!! Luigi Longo ------------------------------------------------------------ Luigi Longo Data Sail S.r.l. e-mail : luigi@datasail.it Via Chiarini, 83 48018 Faenza (RA) tel. : +39-546-20200 Partner I.NET S.p.A. fax : +39-546-29011 High Quality Access to the Internet ------------------------------------------------------------- I.NET e' associata ad AIIP (Associazione Italiana Internet Provider) ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www2.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@mediaquest.it Iscrizioni: imli_sub@mediaquest.it Cancellazioni: imli_unsub@mediaquest.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: m.bancora@mediaquest.it ======== Subject: IMLI - La Rete non pesca il largo consumo Date: Sat, 18 Jan 1997 15:34:23 GMT -------- ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: "Mario Varriale" Salve a tutti, sono uno studente in Scienze della comunicazione e vorrei sottoporvi la tabella riportata da un articolo di Mauro Murero (col titolo in oggetto) apparso su "Mondo Economico" del 28/10/96: SPOT E WEB: classifica dei primi dieci settori per investimenti pubblicitari e per numero di siti. ============================================== PUBBLICITA' INTERNET ============================================== . ALIMENTARI . TELEMATICA . VEICOLI . SOC. ENTI E SERVIZI . EDITORIA . EDITORIA . MODA . ATTREZ. UFFICI . BEVANDE . INDUSTRIA . TOILETTE . MODA . COSMETICA . FINANZA . ENTI E SERVIZI . ABITAZIONE . COMMERCIO . ARREDAMENTO . TELEMATICA . TURISMO ---------------------------------------------- FONTE: NIELSEN Come si vede, c'e' sul Web una scarsa presenza di aziende produttrici di beni di largo consumo, che sono a loro volta "big spender" sui mezzi classici. Ho seguito con interesse gli interventi che avevano in oggetto la "benzina" e il "fuoco" e penso che una classificazione per categoria merceologica sia molto utile per capire a chi conviene e a chi no investire su Internet, almeno nei prossimi cinque anni. La domanda che vi rivolgo e' piccola piccola: perche' una azienda che produce i cosiddetti "convenience goods" dovrebbe usare questo nuovo medium? Aspetto con ansia una vostra risposta, ne va di mezzo la mia tesi (!). Ciao a tutti. Mario Varriale. ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www2.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@mediaquest.it Iscrizioni: imli_sub@mediaquest.it Cancellazioni: imli_unsub@mediaquest.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: m.bancora@mediaquest.it ======== Subject: IMLI - Caso Innovazione Date: Sun, 19 Jan 1997 10:32:56 GMT -------- ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Alessandro Novazio Spero che si legga si tratta di una proposta fatta a un'importante banca torinese con cui abbiamo collaborato per un certo periodo. Il budget che trovate riassunto per grandi voci nel documento allegato fu ponderato con attenzione. Alessandro Novazio Il seguente documento e' da ritenersi tra il materiale di pubblico domino a patto che non venga utilizzato per scopi commerciali e che le stringhe del copyright non vengano rimosse. -------- cut here --------- white space Ipotesi di attivazione sito www Internet - Intranet in occasione dei Campionati del mondo di sci del Sestriere febbraio 1997 BOZZA Torino marted#236# 16 aprile 1996 Promotori dell'iniziativa #183# XXXX S.r.l. #183# XXX S.r.l. #183# XXXX S.a.s. #183# Innovazione S.r.l. Nome dell'attivita' WHITE SPACE Descrizione attivita' Realizzazione sito multimediale iterativo in occasione dei Mondiali di Sci del Sestriere febbraio 1997.Un sito con queste caratteristiche si pone all'avanguardia rispetto alla media qualitativa dei siti attivati sul www. Il sito patrocinato dalla Regione xxxxxxxxxx dalla Fis/Fisi (Coni) contiene informazioni aggiornate in tempo reale di interesse generale sul territorio che ospita la manifestazione informa sulla viabilita', sulla ricettivita' turistica e sulle condizioni meteo locali. Un'intranet con elevati sistemi di sicurezza funge da riferimento per la comunicazione interna dell'organizzazione della manifestazione, contatti con etra le forze dell'ordine ecc. permettendo un miglior coordinamento dell'intera iniziativa. Ospita un database di notizie, immagini, filmati storici e non sulla Coppa del Mondo e sullo sci in genere(in collaborazione con la Fis) consultabile da tutti ma particolarmente utile per il lavoro dei giornalisti. Una redazione rispondera' in tempo reale alle richieste di informazioni aggiornando il sito con testi, file audio, immagini e brevi filmati catturati direttamente da telecamere posizionate sulle piste alla partenza e all'arrivo (CSP) o in alternativa da screen-capture da master Rai. Il team che gestir#224# il sito provedera' a svolgere anche attivita di ufficio stampa tradizionale per fruttare l'effetto volano sui media tradizionali (per la gioia degli sponsor del sito) curera' l'e/mail destinata ai campioni dello sci ecc. Il sito al fine di autofinaziarsi fornira' servizi a pagamento di teleprenotazione dei gionalieri in collaborazione con gli sportelli Banca San xxxxxxx, degli alberghi, della disponibilit#224# delle abitazioni private ecc.. Ospiter#224# una'area commerciale dedicata agli sponsor che utilizzeranno per informare i clienti potenziali sui prodotti (infomercial) ed eventualmente vedere a distanza tali prodotti/servizi. Prima fase - Redazione del piano generale di fattibilita'. Consiste nel realizzare un business plan completo attraverso la definizione del "prodotto" in relazione al suo ciclo di vita (breve-medio-lungo) ...................omissis................................... Questa fase prevede una stretta collaborazione tra le attivita' di marketing e quelle tecniche. IL marketing definir#224# il piano di marketing e di comunicazione indicando il target, il posizionamento del prodotto/sito. Definir#224# il mix degli strumenti di promozione del prodotto finito. Particolare attenzione sar#224# rivolta alla promozione sul web. L'area tecnica indichera' le soluzioni piu' adeguate al fine del confezionamento del prodotto/sito. Di concerto sar#224# definita la struttura organizzativa (piano organizzativo),i ruoli, le modalita' di primo finanziamento, di controllo, le tempistiche, la logistica, le modalit#224# di distribuzione dell'eventuale extra o minus reddito. Si risolveranno i problemi della rappresentanza legale e legali/fiscali in genere. Si formuler#224#, dopo la selezione definitiva dei fornitori esterni e la verifica della disponibilit#224# di eventuali inserzionisti, sponsor, rivenditori di mezzi pubblicitari, il budget preventivo e una simulazione di attivit#224# economico/finanziaria al fine di quantificare il rischio dell'iniziativa stessa. Al fine di valutare il gradimento del sito presso possibili inserzionisti/sponsor si consiglia la realizzazione di un "demo attivo" che renda l'idea, gradevole graficamente costituito da una home page e link a due/tre pagine che spiegano i servizi attivabili. Valutazione costo della prima fase 50 milioni circa. nota: ai costi "interni" delle societa' che promuovono l'iniziativa sono da aggiungere le consulenze legali e fiscali valutate in circa 10 ml. Le societa' che promuovono l'iniziativa divideranno il budget in base alle rispettive competenze. Seconda fase. Realizzazione operativa. La seconda fase sar#224# seguita da un direttivo con funzioni di controllo e coordinamento della corretta realizzazione del piano generale. Il controllo si baser#224# su periodica attivit#224# di reporting e di verifica del budget economico/finanziario. Risolver#224# praticamente i problemi operativi relativi il personale, la logistica e generali. Il direttivo curer#224# la relazione finale sulla riuscita dell'iniziativa. (15 % del budget) - Promozione del sito (ipotesi che prevede un stretta sinergia con i piani marketing degli sponsor e degli inserzionisti)(30% del budget) - Realizzazione e attivazione del sito multimediale iterativo a cura del gruppo tecnico (30% del budget). - Gestione del sito multimediale iterativo a cura del gruppo tecnico-commerciale (25 %n del budget) Valutazione minima costo seconda fase 320 milioni nota: stima basata su preziario xxx/Innovazione e su precedenti esperienze operative xxx/Innovazione. La valutazione comporta un errore valutabile nel +/-10% delle valutazioni riportate trattandosi prevalentemente di attivit#224# innovative. Conclusione xxx srl e Innovazione srl sono in grado di sviluppare tecnicamente l'intero progetto. Vi preghiamo di segnalarci la vostra disponibilita' sia sotto il profilo tecnico sia gestionale. Vi invitiamo inoltre a inviare suggerimenti (alle rispettive e/mail xxx@alpcom.it e alessandro.novazio@Innovazione.com) di qualsiasi tipo in particolare soluzioni relative alla rappresentanza legale, ai criteri di suddivisione del lavoro. Distinti saluti Per Innovazione srl Alessandro Novazio Il seguente documento e' da ritenersi tra il materiale di pubblico domino a patto che non venga utilizzato per scopi commerciali e che le stringhe del copyright non vengano rimosse. -------- cut here --------- ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www2.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@mediaquest.it Iscrizioni: imli_sub@mediaquest.it Cancellazioni: imli_unsub@mediaquest.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: m.bancora@mediaquest.it ======== Subject: IMLI - Dominii. / CDM Date: Sun, 19 Jan 1997 20:10:59 GMT -------- ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: "Antonio Massari" Ciao a tutti. Ho bisogno di una informazione. Come si fa ad ottenere un dominio di primo livello? (Sichiama cosi'?). Cioe' intendo dire, se una azienda non vuole comparire p.es.come http://www.vol.it/vetrina/alimentari/pomodoro.htm ma vuole comparire come: http://www.pomodoro.it come deve fare? Il provider come puo' offrire questo servizio? Ed ancora. Ho visto diversi siti italiani il cui URL finisce con .com , chi mi svela l'arcano? Ciao e grazie. Antonio ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------- mktg@mail.pandora.it [BMW K100 RT '86 - Don't be a dummy, ride safe.] Essence isn't but thought, thought isn't but essence's thought.[Parmenide] ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Commento del moderatore: Sicuramente ci saranno provider iscritti alla IMLI che trattano questi problemi quotidianamente, la mia esperienza deriva dal tentativo di registrare il dominio *imli.it*. La situazione dovrebbe essere questa, sono pronto a ricevere smentite da persone sicuramente pi#249# informate di me. Perche' un dominio venga registrato sotto la gerarchia *.it* e' necessario che l'organizzazione intenzionata a registrarsi esista giuridicamente. Ci#242# significa che le aziende devono essere registrate presso la Camera di Commercio ed avere una ragione o una denominazione sociale, la quale potr#224# e dovr#224# essere utilizzata come dominio appunto. Per le organizzazioni *no profit* il riconoscimento giuridico avviene per mezzo della presentazione di un atto che attesti l'esistenza quanto meno come associazione non riconosciuta. Per i particolari e la burocrazia pi#249# spinta basta andare a fare un giretto tra le pagine del GARR (http://www.nis.garr.it). Sotto il dominio *.com* si possono registrare tutti i nomi che la fantasia #232# in grado di creare, #232# sufficiente disporre di 100 $ per la registrazione presso InterNic, somma pagabile anche tramite carta di credito. Penso che tutti conosciate le numerose cause che sono insorte per la disputa di nomi particolarmente appetibili dalle grandi aziende e non pochi sono riusciti a strappare delle ottime somme. Lascio a voi gli eventuali commenti sulla differenza di gestione nella registrazione dei domini. Questa #232# la mia esperienza. Si era offerto anche qualche volontario per registrare il dominio della IMLI, ma come al solito al momento di stringere #232# iniziato il fuggi fuggi. Buon lavoro a tutti e *un* buon luned#236#. ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www2.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@mediaquest.it Iscrizioni: imli_sub@mediaquest.it Cancellazioni: imli_unsub@mediaquest.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: m.bancora@mediaquest.it ======== Subject: IMLI - Provocazione e nuova benzina.Risposta Date: Mon, 20 Jan 1997 08:40:13 GMT -------- ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Marco Deveglia Prima di tutto un'info per il gestore di IMLI: se imli arriva da IMLI@venere.inet.it e gli interventi devono andare a imli@mediaquest.it il tutto e' abbastanza scomodo, almeno per me. ------------------------------------------------- Commento del moderatore: Quale migliore occasione per comunicare il cambio di indirizzi della IMLI? Da circa una settimana sono attivi i nuovi indirizzi che potete leggere nel footer della lista. Marco De Veglia e tutti voi che partecipate alle discussioni potete stare tranquilli, il *gestore della IMLI* ha pensato bene di mantenere attivi indefinitamente tutti e sei gli indirizzi, per intenderci sia quelli che terminano con *inet.it* sia con *mediaquest.it*. Quindi sara' inidifferente spedire un intervento a imli@inet.it pittosto che a imli@mediaquest.it. Ben presto poi, gli interventi giungeranno unicamente dall'ultimo di questi due indirizzi. Scusa Marco per la doverosa interruzione. ------------------------------------------------- Rispondo a Luigi Longo e a Lucio Murru che mi hanno chiamato in causa direttamente (e' sempre "emozionante", che volete farci...). Dice Luigi Longo >In realta' ci sono anche tante, ma proprio tante piccole realta' che >con siti _molto_ piu' piccoli sono riusciti ad avere un riscontro >positivo, certo non sono partiti con l'idea "ora mi faccio il sito in >Internet e decuplico le vendite!", ma molto piu' umilmente hanno >intrapreso una strada per vedere cosa succedeva, e qualcosa (ok non >dico molto) e' successo!! Mi interessa molto sapere "cosa e' successo" e quali e' stato il riscontro positivo", lo dico seriamente, e' un interesse professionale. Puo' essere che sottovaluti i risultati che gia' oggi le aziende hanno anche con "siti_molto_piu' piccoli" di quelli di Benetton e Repubblica e in generale dell'Internet advertising italiana rivolta agli italiani (per un'azienda che si rivolge al mercato internazionale e USA in particolare, ho sempre detto che Internet vale la pena di essere considerato). Ovviamente non considero "riscontro positivo" il numero degli hits o il fatto che ora possono dire "si', siamo in Internet, ecco l'URL sul biglietto da visita". Ma sono certo che Luigi Longo non intendeva questo. Sinceramente, pero' sono stupito che ci siano, non solo aziende che hanno avuto riscontri positivi, ma anche che qualcuno ne sappia qualcosa: nel mercato della pubblicita' tradizionale, *molto raramente* qualcuno misura realmente qualche risultato in maniera obiettiva. Per quanto riguarda cio' che dice Lucio Murru (che saluto, ringrazio e lo invito a *non* usare le accentate!): >A dire il vero, consentimi la battuta, dovresti essere tu a >ringraziarmi, visto che da una posizione di partenza nella quale >evidenziavi una assoluta inutilit#224# del mezzo per le aziende italiane, >adesso chiudi il tuo intervento con uno scoop annunciato che ci lascia >qualche flebile speranza ("..ci sono delle aziende che devono entrare >in internet."). Rilevo con malcelata soddisfazione anche la >perentoriet#224# del "devono". Rileggendo il mio messaggio, mi sono accorto che effettivamente aveva l'aria di uno "scoop annunciato" (per quanto riguarda la perientorieta', mi scuso ma e' un po' la mia caratteristica (bianco o nero, mai grigio, a parte le giornate come oggi, domenica 19 gennaio). Ma se aveva l'aria di uno scoop, non era mia intenzione: era, molto piu' banalmente, la fretta di rispondere e la mancanza di tempo per scrivere tutto. lo faccio ora, rapidamente e senza scoop, anche perche' cio' che dico a me sembra banale. Le aziende italiane che devono seriamente considerare Internet come mezzo pubblicitario, per parlare ai loro clienti attuali e potenziali italiani, sono tutte la aziende che vendono hadware e software: quelle si' possono contare sul 100% di audience degli utenti Internet italiani. Un'azienda di IT italiana che non e' oggi su Internet perde un'occasione. Voi che vendete servizi Internet, datevi da fare a beccare queste aziende. > >2. Parli nel tuo intervento di una cifra vicina a 300 mil per un >ingresso decente sul web. Mi pare davvero troppo. Ho visto siti >realizzati in maniera egregia (e non parlo solo di grafica, parlo di >frames, animazioni, mappe sensibili, interfacciamento con database, >ecc.) per cifre che non superano i 40-50 milioni tutto compreso. Sono >anche pronto a darti gli indirizzi delle societ#224# che li hanno >realizzati. Dammi le URL che mi guardo 'sti siti. Le cifre del mio intervento sono basate su un po' di ricerche in giro e sulle tariffe mondiali. Non sono un esperto come molti qui, pero' non ho mai trovato le cifre basse che dice Lucio. Resta aperta la questione: 30 milioni sono certamente meno di 300. Ma sono pochi per non avere nessun ritorno? Mi sembrano comunque troppi, per investirli cosi', tanto per fare. >3. Sulla tua critica alle affermazioni dei venditori di servizi web >che come unica attrattiva affermano "che costa poco" sono del tutto >diaccordo. Devo dire comunque che #232# forse una semplificazione troppo >spinta. Non credo che questa leva sia la sola ne la pi#249# importante. Beh, ci sono altre motivazioni di vendita che giudico altrettanto risibili, tipo "e' il futuro, lei ci deve essere", "puo' raggiungere 50 milioni di clienti". Del resto, dall'intervento sul Franchising che e' apparso su questa lista, non mi pare che i provider brillino per acume di marketing e molti servitori di servizi Internet sono provider. Ma anche quelli che non lo sono, provengono dalla fornitura di servizi IT o telecom, quindi ben lontani da una cultura di marketing. >4. Aggiungi anche " il punto #232# che quasi certamente quei soldi non >porteranno alcun profitto". Mi sembra di sentire il ragioniere capo >quando vede i rendiconti di spese promo, partecipazioni a Fiere, Borse >del turismo ecc. Comunque t ringrazio per il "quasi". Lascia comunque >una porta aperta. Lascio una porta aperta per le aziende che hanno un mercato estero e per quelle di informatica. Per le altre, oggi, non me la sento. Professionalmente mi lusinga che mi paragoni al ragioniere capo: come pubblicitario mi sono sempre battuto (e lo faccio tutt'ora) per una giustificazione delle spese di marketing e pubblicita'. Quando per anni hai visto spendere miliardi come noccioline senza che nessuno (ne' l'agenzia, ne' il cliente) si preoccupasse di misurare qualche effetto in maniera oggettiva (che vuol dire qualcosa di piu' dell'analisi della notorieta'). Oggi che faccio il consulente di database marketing, cioe' pubblicita' misurabile, forse il mio atteggiamento e' da ragioniere capo, ma, sinceramente non ci vedo niente di sbagliato. BISOGNA MISURARE I RISULTATI DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICITARI, DI QUALSIASI TIPO E DI QUALSIASI DIMENSIONE. ALTRIMENTI NON SONO INVESTIMENTI, MA SPESE. (nessuna azienda si compra un macchinario e poi non controlla se ci ha guadagnato o se ci ha perso. Almeno nessuna azienda a cui interessa restare sul mercato e che non deve riciclare soldi sporchi). >5. Leggo dalla tuo intervento " pi#249# tempo passa meglio #232#". Ei vero. >Rifletti tuttavia sul fatto che gli investimenti in I.T. vanno >pianificati e implementati. Liinformazione #232# la linfa vitale >delliazienda. Certi cambiamenti culturali in azienda richiedono tempo. >Chi prima comincia si trover#224# pronto quando la competizione sar#224# >pi#249# >elevata. Questo, scusa Lucio, e' il tormentone che continuo a sentire sull'argomento: che le aziende devono "portarsi avanti", anche se oggi non avranno ritorni, potranno imparare, capire e poi i ritorni verranno. Non sono d'accordo. Ad andare su Internet non ci si mette molto tempo, la tecnologia galoppa (quello che impari oggi, alla fine del mese e' gia' superato) e realisticamente, ora che l'azienda - come dici tu ha applicato il suo cambiamento culturale - ci sara' certamente un ragioniere capo che avra' gia' segato il progetto. Su una cosa sono d'accordo con te: un'azienda che usi Internet in maniera seria e corretta *deve* realizzare un cambiamento culturale: Internet e' il mezzo dell'interattivita' e del dialogo personalizzato per eccellenza (penso alla posta elettronica almeno quanto penso al Web e forse di piu'). Un'azienda che non sia abituata al dialogo con i proprio clienti (diciamo il 99, 8% delle aziende italiane?) deve cambiare modo di pensare. Ma non e' sufficiente far partire il "progetto Internet " e poi la gente si abitua. No: ci deve essere un leader con due palle cosi' che *voglia* implementare questo cambiamento. Ma a quel punto non e' Internet in discussione: il punto e' essere un'azienda market driven oppure no (cioe' avere speranze di esserci nel 2010 oppure no). Se usare Internet o no, dipende - come sempre - dal proprio target. Come ho detto all'inizio di questo intervento, se vendete hardware e software, allora Internet e' un mezzo da considerare. Se vendete prosciutti, no. >6. E infine " Alice-Azienda deve svegliarsi e guardare la realt#224#". >Alice-Azienda guarda un mondo che cresce in maniera tumultuosa, >ascolta te consulente e alliinizio ti da ragione. Fra 2 mesi parler#224# >"casualmente" con unialtro consulente che gli parler#224# anche di nuovi >mercati, nuovi fornitori, posta elettrronica, mailing lists, rapporto >diretto con i consumatori, ecc. >Non te la prendere se cambier#224# consulente. Se cambiera' consulente me la prendero', eccome. Anch'io posso parlare di tutte queste belle cose perche' le conosco (uso un personal dal 1981 e sono su Internet dal 1994: ho lavorato anche come programmatore e come venditore di computer, prima di fare il pubblicitario): non ho assolutamente difficolta' a convincere un'azienda a investire su Internet. Non lo faccio, perche' finora le aziende che ho servito, non se ne farebbero niente di Internet come mezzo pubblicitario. A questo punto bisognerebbe parlare di Internet come veicolo per far circolare le informazioni all'interno di un'azienda (sedi periferiche e in giro per il mondo): li' si' che vedo, oggi, le applicazioni (e anche Bill ne e' convinto), anche per le aziende italiane. Come dite? Hanno pochi computer e quei pochi sono vecchi? Ahhh... beh, si possono sempre faxare le pagine html no? ;-), (per chi non fosse dotato di humor, quest'ultima era una battuta: voto 5+, ma mi andava di metterla. Scusate la licenza.) Saluti a tutti. Alla prossima. E come diceva Goethe "Per discutere bisogna preventivamente essere d'accordo". Marco O P E N M I N D S Information Age Advertising Address: via Bullona 10 - 20154 Milan, Italy Phone: 39-2-31.15.70 - 39-2-34.47.08 [fax] E-mail: mail@open-minds.com ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www2.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@mediaquest.it Iscrizioni: imli_sub@mediaquest.it Cancellazioni: imli_unsub@mediaquest.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: m.bancora@mediaquest.it