------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- Subject: Re: IMLI: effetti speciali e contenuti From: Marco Deveglia >Il problema e' se - dopo anni di inutili siti vetrina- ci saranno ancora >fruitori disposti ad utilizzare la rete, dopo che hanno perso tanto tempo per >vedere i nostri gadget tecnologici. Ragazzi e ragazze cerchiamo di vedere le cose nella giusta prospettiva. Allora, gli utenti Internet italiani hanno cominciato a essere un numero significativo nel 1997. Quindi gli "anni" sono uno o due. E quanti sono gli utenti italiani? La stima piu' realistica propone 600.000 utenti tra famiglie e aziende (quella meno realistica parla di qualche milione). Ma di questi quanti sono quelli esperti? Quelli che passano le loro due orette giornaliere su Internet, che leggono, che magari acquistano? Certamente meno del totale. Morale: abbiamo ancora qualche decina di italiani a cui far vedere la rete e qualche anno ancora per far perdere loro tempo. Io non riesco proprio a vedere Internet come un fenomeno "gia' passato". E' questo, ritengo, un potenziale problema dei "professional di Internet". Andate per strada: 9 persone su 10 che incontrate certamente non hanno mai visto un sito in vita loro. Marco O P E N M I N D S Marketing in the Digital World Address: via Bullona 10 - 20154 Milan, Italy Phone: 39-2-31.15.70 - 39-2-34.47.08 [fax] Email: mail@open-minds.com ------------------------------------------------ GoldMine Authorized Partner - www.goldminesw.com ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Alessandro Ghezzer Subject: Effetti speciali e contenuti At 14.50 27/03/98 +0100, you wrote: >From: sofia postai >Quello che ci viene chiesto e' per lo piu' l'ultimo "effetto speciale" visto >nel sito famoso di turno. >Credo che questo non sia casuale: "l'effetto speciale" e' facile da capire: te >lo vedi sul video e giudichi se ti piace o no. sara' anche facile da capire, ma se non serve a nulla, se e' cioe' fine a se' stesso, serve a poco. Se io ho un sito web dedicato alle scarpe da tip-tap, credo che dovrei sforzarmi eventualmente a concepire un "effetto speciale" che abbia una qualche attinenza con cio' che vendo... O no? Se ci pensiamo bene, tra i miliardi di spot con cui veniamo diuturnamente bombardati, ricordiamo molto piu' facilmente quelli che sono abbinati (bene) a un prodotto: diciamo infatti "hai visto lo spot della Lavazza" ecc. Ricordiamo con molta piu' difficolta' invece lo spot (effetto speciale) di cui non rammentiamo il prodotto... L'effetto speciale da solo insomma finisce per perdersi col tempo... So benissimo che questo e' un discorso un po' generico, perche' conta molto anche quantita' e frequenza del messaggio pubblicitario... Ci possono essere spot assolutamente "cretini" che pure ti entrano in testa per via del martellamento continuo tra stampa, radio e tv. Ma qui forse stiamo divagando, perche' i media pubblicitari tradizionali non sono paragonabili al web, dove l'utente ha invece un ruolo assai meno passivo. Anzi, proprio questo fatto costringera' (o dovrebbe costringere) molti pubblicitari a ripensare le loro strategie di comunicazione... >comporta una modifica nell'organizzazione aziendale che raramente viene >accettata. Gia' decidere "chi risponde alle mail" sembra un impegno troppo gravoso. e' vero. Manca del tutto "la mentalita"'. Questo non deve stupire, in quanto la stessa manca anche in gente che opera da anni su Internet :)) Anche i fratelli Wright si sono schiantati parecchie volte prima di spiccare il loro primo volo "serio" :) >Credo che ci vorranno molti anni perche' lo spirito di Internet venga compreso >e si mettano a punto siti che rispondono alle aspettative del fruitore. si', e saranno necessarie nuove figure professionali che orientino il cliente, molto diverse dai venditori di fumo che purtroppo circolano oggi anche sulla Grande Rete. >Il problema e' se - dopo anni di inutili siti vetrina- ci saranno ancora >fruitori disposti ad utilizzare la rete, dopo che hanno perso tanto tempo per >vedere i nostri gadget tecnologici. >Ogni tanto ho un dubbio inquietante: saremo noi (i "professional) ad uccidere >la rete? spero proprio di no! Certo dipendera' anche da chi opera su Internet offrire un'immagine della rete seria e credibile. Al momento pero', grazie anche ad una scellerata campagna sui media tradizionali (che ci sia qualche interesse?), l'immagine prevalente che il pubblico ha di Internet e' quella di un insidioso covo di pedofili :(((( Alex. a.ghezzer@asteria.it * A&R - ANDATA & RITORNO rivista dedicata ai viaggi http://www.asteria.it/ar.htm * VIDEOCORSO RAPIDO PER ASPIRANTI CAMERAMEN http://www.asteria.it/ar/cam/cam.htm * JAZZ PORTRAITS - RITRATTI JAZZ http://www.asteria.it/ghezzer.htm ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Alessandro Ghezzer Subject: marketing e multimedialita' At 10.13 27/03/98 +0100, you wrote: >From: lorenzo guerra > >vorrei dire che il nostro cervello invece funziona come >l'ipertesto, elabora degli stimoli secondo diverse modalit=E0 e tende ad >associare input in maniera fortemente dipendente dall'esperienza personale. io non so se il nostro cervello funziona davvero come un ipertesto (credo nessuno lo sappia :), cio' non toglie che: se da quando abbiamo inventato la scrittura (ideogrammi a parte) questa ha, diciamo cosi', un'andamento "lineare", qualche buona ragione ci dovra' pur essere. La struttura dell'ipertesto non corrisponde a questo "concetto" mentale millenario, e quindi credo che cio' ponga qualche problema di assimilazione. L'utente-lettore e' sempre molto pigro: siamo davvero sicuri che la mancanza di "una guida" lineare chiara, come accade nell'ipertesto, sia poi cosi' apprezzata? Tanto per cominciare questa liberta' e' in realta' una liberta' fittizia, perche' l'utente si muove comunque lungo percorsi prestabiliti da chi ha realizzato l'ipertesto stesso. Liberta' vigilata dunque. Oa faccio un parallelo (non so quanto opportuno) con la tv: per anni i suoi dirigenti si sono scervellati, e si scervellano tutt'ora, per metterne a punto il "palinsesto", per offrire cioe' programmi che potessero essere graditi al maggior numero di persone. Ora pare che con le nuove tecnologie, in un futuro gia' alle porte (video on demand) ognuno potra' crearsi il suo palinsesto personale, scegliendo tra diverse tipologie di programmi. Ma siamo poi cosi' sicuri che l'utente fara' "la fatica" di farsi questo benedetto palinsesto personale? Dopo l'entusiasmo iniziale (niente Ritedellechiese, Enrichipapi e Sgarbiquotidiani) non ci annoieremo un po' a vedere quanto esattamente previsto, senza piu' il gusto della sopresa, foss'anche di vedere un brutto programma, o di scorprirne magari un altro che non avremmo mai scelto in base ai nostri gusti personali? =20 Compreremmo un quotidiano che abbiamo assemblato con notizie scelte da noi stessi??? Tutti ci procuriamo la guida turistica quando visitiamo un nuovo paese. Perche' ne abbiamo bisogno. E cosi' e' anche per Internet. Apprezziamo maggiormente la liberta', forse, quando ne intravediamo qualche limite. Sulla rete abbiamo miliardi di informazioni, ma senza una guida decente e' quasi come se non ne avessimo nessuna, e anzi il fatto di sapere d'avere di fronte tutto questo ben di dio e di non trovare quello che cerchiamo e' ancora piu' frustrante! Che intendo dire, alla fine della fiera?=20 E chi se lo ricorda! Scusate, ma ormai ragiono anch'io come un ipertesto :) Alex. a.ghezzer@asteria.it=20 * A&R - ANDATA & RITORNO rivista dedicata ai viaggi http://www.asteria.it/ar.htm * VIDEOCORSO RAPIDO PER ASPIRANTI CAMERAMEN=20 http://www.asteria.it/ar/cam/cam.htm * JAZZ PORTRAITS - RITRATTI JAZZ=20 http://www.asteria.it/ghezzer.htm=20 ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: "Simone Cremonini" Subject: IMLI si o IMLI no - Commento dei Moderatori Non per essere polemico, ma sono abbonato alla lista HTML-IT che smista i messaggi con la seguente procedura: l'autore del messaggio rimane visibile nel campo "from" (cosi' gia' nell'elenco dei messaggi si ha subito un'idea di chi l'ha mandato, senza doverlo per forza aprire come in IMLI, dove tutti i messaggi appaiono ricevuti da "IMLI"), il destinatario e' per tutti "Multiple recipients of list HTML-IT" (cosi' basta impostare il filtro per il campo "to" con questo valore per smistare i messaggi della lista). L'oggetto rimane quello originale di chi ha scritto il messaggio, con eventuali "R" o "Re". Che ne pensate ? Comunque penso dipenda dal programma usato per gestire la lista. Saluti Simone Cremonini ------------------------------------------------- Commento dei moderatori: Esatto. Il programma che stiamo utilizzando non ci permette di cambiare il *from* del messaggio, ... certo e' che, cosi' facendo, si risponde alla persona e non alla mailing list quando si fa un reply. Questo e' stato un problema gia' discusso tempo fa. Sicuramente in futuro riusciremo ad apportare altri miglioramenti al programma di gestione della lista, visti gli ottimi rapporti che abbiamo instaurato con la persona che ha creato questo programma. Pensate che molte delle modifiche degli ultimi mesi sono state suggerite da noi (e quindi, indirettamente, da voi) :-) A proposito di HTML-IT, la mailing list citata da Simone Cremoni, vi vorremmo raccontare un caso alquanto *strano*. HTML-IT e' inserita nell'elenco delle mailing list italiane redatto da Punto Informatico (www.tcstore.it/dir/dir.html); noi abbiamo tentato piu' volte di segnalare alla redazione di Punto Informatico la IMLI, perche' fosse inserita in quell'elenco. Non abbiamo mai ricevuto un riscontro di alcun tipo. Volete provare voi a scrivere all'indirizzo andrea@deandreis.it , mandando un messaggio con questo testo: "Anch'io sono iscritto alla IMLI"... Vediamo se l'invito all'azione funziona anche nei confronti di quelli che gestiscono i siti :-) ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Salvaggio Subject: Web e marketing Leggendo gli ultimi interventi relativi agli strumenti di editing per siti web, ho riflettuto su alcune cose. Il problema vero, secondo me, non e' tanto quello di creare una pagina web molto elaborata graficamente e con strabilianti applets java, come spesso succede, ma occorre lasciare piu' spazio alla comunicazione con l'utente e a interessarlo sempre di piu' inducendolo a farlo tornare piu' volte a visitare il sito. Ritengo percio' che un'impostazione grafica sintetica ed essenziale, che consenta una navigazione veloce sia da ricercare sempre. Nei siti commerciali si dovrebbe privilegiare la possibilita' di ricercare i prodotti desiderati tramite una semplice textbox, invece di passare attraverso pagine che suddividono i prodotti in categorie, sottocategorie, gruppi etc... Una volta all'interno, allora e' possibile poi particolereggiare le descrizioni, supportandole eventualmente da rappresentazioni visive e sonore (e qui ben vengano gli effetti speciali, gli applets java, VRML, etc). Anche l'utilizzo di un guestbook, puo' essere molto utile e puo' caratterizzare positivamente un sito. Si delinea con esso, un rapporto di semplicita' e di informalita' tra l'azienda e l'utente finale; oltre al fatto che puo' essere usato per raccogliere critiche, suggerimenti o altro. Ma molto spesso il guestbook e' considerato solo un passatempo per siti no-profit e non viene visto come un buon strumento di marketing. Concordo anch'io con Alessandro Ghezzer quando dice che "il problema tecnico e' del tutto secondario, in quanto *tutti* possono realizzare un sito web"; bisogna poi vedere cosa viene realizzato, come, e quale risultato poi si ottiene. Mi scuso se sono stato prolisso e forse un po' OT. Antonino Salvaggio salvaggio@iol.it ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: lorenzo guerra Subject: Re: IMLI: marketing e multimedialita' >From: Alessandro Ghezzer 0.13 27/03/98 +0100, you wrote: >io non so se il nostro cervello funziona davvero come un ipertesto (credo >nessuno lo sappia :), cio' non toglie che: se da quando abbiamo inventato >la scrittura (ideogrammi a parte) questa ha, diciamo cosi', un'andamento >"lineare", qualche buona ragione ci dovra' pur essere. La struttura >dell'ipertesto non corrisponde a questo "concetto" mentale millenario, e >quindi credo che cio' ponga qualche problema di assimilazione. Per concludere il discorso da parte mia: =E8 vero si che la scrittura =E8 lineare, non lo =E8 per i giapponesi e per i cinesi, lo =E8 forse in parte p= er gli arabi, ma per essere facilmente fruibili a tutti (nei secoli passati l'analfabetismo era molto comune) l'apprendimento e l'uso della scrittura deve essere molto facile e quindi deve essere una semplificazione del pensiero umano.=20 Per quanto riguarda l'ipertesto e il suo utilizzo nella costruzione siti, per facilitare la navigazione sarebbe opportuno che ci fosse anche la pagina in stile albero genealogico con l'organizzazione del sito. Io l'ho vissuto in maniera soddisfacente, questo contenuto, quando l'ho trovato, secondo la filosofia: se vuoi andare in giro a caso vai, e senn=F2 eccoti la piantina del sito cos=EC se fai una ricerca di qualche info te la troverai subito senza perdere tempo (user friendly no?)=20 >L'utente-lettore e' sempre molto pigro: siamo davvero sicuri che la >mancanza di "una guida" lineare chiara, come accade nell'ipertesto, sia poi >cosi' apprezzata? Tanto per cominciare questa liberta' e' in realta' una >liberta' fittizia, perche' l'utente si muove comunque lungo percorsi >prestabiliti da chi ha realizzato l'ipertesto stesso. Liberta' vigilata >dunque. >Ora pare che con le nuove tecnologie, in un futuro gia' alle porte (video >on demand) ognuno potra' crearsi il suo palinsesto personale, scegliendo >tra diverse tipologie di programmi. > >Ma siamo poi cosi' sicuri che l'utente fara' "la fatica" di farsi questo >benedetto palinsesto personale? Dopo l'entusiasmo iniziale (niente >Ritedellechiese, Enrichipapi e Sgarbiquotidiani) non ci annoieremo un po' a >vedere quanto esattamente previsto, senza piu' il gusto della sopresa, >foss'anche di vedere un brutto programma, o di scorprirne magari un altro >che non avremmo mai scelto in base ai nostri gusti personali? =20 Ma chi la detto che le due cose debbano per forza escludersi a vicenda, possiamo benissimo costruirci il nostro palinsesto personale e continuare a 'rimpinzarci' di Sgarbi, Dalla Chiesa, Stranamore, (de gustibus...). La scelta non deve essere una violenza ma un potenziale, chi lo vuole usare lo usa e chi si vuole fare intrattenere a 'sorpresa' lo faccia, perci=F2 lungi da sparire i canali generalisti subiranno si una flessione dovuta all'avvento dei canali tematici, ricordiamoci che l'uso che fa la gente della comunicazione =E8 nel 90 e passa % e di 'entertainment'. Io che sto facendo una tesi di laurea mi farebbe comodo che qualcuno mi mandasse a casa un notiziario ricamato sull'argomento della mia tesi :-) o no? Cos=EC anche per chi ha bisogno continuo di notizie su un certo argomento! Io ho l'impressione che si dia troppa importanza ai canti sibillini di qualcuno che prevede le morti premature di qualche mezzo di comunicazione, per altro ancora bene in salute, non trovi? ciao lorenzo