From imli@venere.inet.it Wed Oct 16 13:21:02 1996 ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: "Tansar O." > Quando per vendere devo "educare" e' sempre grigia. Allora o sei il mago silvan o ti tocca cambiar lavoro ;) Fa piacere vedere che ci siano altri che pongono la qualita' (ed il costo che comporta) in primo piano. Tutti ne parlano eppure il panorama italiano e' piuttosto desolante. Penso in parte sia dovuto al fatto che moltissimi hanno pensato, e ancora di piu' lo fanno ora, che Internet fosse la gallina dalle uova d'oro, con margine di guadagni strabilianti. Acqua ragazzi, che invece c'e' da lavorare sodo; coloro tra voi che ci campano sanno quanto sono lunghe le giornate. Stiamo vivendo la primissima fase del fenomeno internet, e c'e' da correre tanto e, per ora, guadagnare poco. E' difficile proporre convincentemente un pacchetto il cui prezzo e' formulato secondo criteri tradizionali, a meno che non si capiti davanti al cliente che capisce e si fida (mosca neanche bianca ma a quadrettini). Se gli dici che un banner puo' costare $60k al mese ti ride dietro. Certo se si ha gia' un account con loro possono essere piu' disponibili, ma mai quanto nei confronti dei media tradizionali. Per fortuna il tempo passa velocissimamente per quanto riguarda Internet, e non penso quest'attegiamento durera' molto. Gia' vedo la differenza rispetto all'inverno scorso. saluti T -- _____________________ tansar@exposerver.com = Project Leader = Cell. (+39-337) 74.09.78 http://www.exposerver.com Design & Soluzioni WWW - Marketing & Comunicazione Internet Web Design & Solutions - Internet Marketing & Communication ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@inet.it Iscrizioni: imli_sub@inet.it Cancellazioni: imli_unsub@inet.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: mc6786@mclink.it From imli@venere.inet.it Thu Oct 17 18:34:21 1996 ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Alessandro Novazio > > Nella mia citta' (Ferrara), ci sono circa 500 abbonati agli ISP, su > una popolazione totale di 160.000 abitanti (un internauta ogni 320 > poveri mortali). > > Riportando questo valore sull'intera popolazione italiana, si deduce > che dovrebbero essere circa 175.000 gli internauti italiani che > accedono alla rete attraverso gli ISP. > Ferrara #232# tra le zone piu' fortunate come Torino e Milano e molte altre citta del nord est e nord ovest. Sempre spannometricamente parlando si deve almeno tener conto di un moltiplicatore differenziato tra nord, centro, sud. Pertanto la tua stima potrebbe essere sbagliata in eccesso. Alessandro Novazio ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@inet.it Iscrizioni: imli_sub@inet.it Cancellazioni: imli_unsub@inet.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: mc6786@mclink.it From imli@venere.inet.it Fri Oct 18 11:15:42 1996 ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: "Massimo Vicari" On Mon, 14 Oct 1996 08:17:53 GMT, IMLI Talk wrote: Io ancora mi chiedo, sul numero di persone "agganciate" ad Internet, perche' non sia piu' semplice chiedere direttamente ai Providers Italiani ( ne sono una trentina in tutto) anziche' operare con astruse fonti statistiche... Con le universita' si potrebbe procedere per campione, e tenendo anche conto che chiunque possa usufruire all'accesso ad Internet lo utilizzera' sicuramente, anche salturariamente, ma almeno una volta a settimana lo fara' ( mi sembra sia questo il minimo indispensabile per essere considerto usufruitore di Internet ). Quali altri problemi possono esserci? By ||||| ||| |||| ||| URCIO ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@inet.it Iscrizioni: imli_sub@inet.it Cancellazioni: imli_unsub@inet.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: mc6786@mclink.it From imli@venere.inet.it Fri Oct 18 11:16:14 1996 ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Lorena Diciamo sempre di raccontarci le nostre esperienze ... bhe' eccone una .. triste :-( come tante altre La mia societa' svolge, fra gli altri, il servizio ufficiale Internet per il Salone del Franchising che si svolgera' a Milano dall'8 all'11 Novembre A tutti i Franchisor Espositori ha proposto a Luglio l'inserimento di pagine web nel sito Franchising On Line (che oltre alla "parte fiera" contiene anche altri e diversificati aspetti della questione): poche richieste e, fin qui niente di strano per noi che conosciamo da qualche anno la cocciutaggine di questo settore (non so se la conoscete, ma la Banca Dati Franchising e' un marchio registrato di Infodata, va bhe') Un paio di settimane fa l'idea folgorante: visto che ci sono un sacco di Access Provider che aprono POP in franchising, perche' non proporre loro (non dico la paginetta) ma link o banner o, perche' no, collaborazioni, tanto piu' che *nessuno* di loro espone al Salone??????????? Bhe' abbiamo inviato una email a circa una trentina di loro: sapete in quanti hanno risposto ? 1 che, tra l'altro non aveva neppure capito niente: si lamentava con noi per non averlo avvertito prima che esiste questo tipo di manifestazione (NB 11ma edizione con pubblicita' su tutti i mensili, e non solo!) che se fossimo noi gli organizzatori !!! E' vita questa ?!!!!! Credo di avervi dato almeno un paio di spunti su cui discutere A presto, Lorena :-) ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Lorena Di Stasi Infodata Sas http://infodata-italy.com Webmaster of THE QUALITY CENTER http://madeinitaly.com MACHINE TOOLS http://bimu-sfortec.com PLASTIC MACHINERY http://assocomaplast.com FILTERING SYSTEMS http://brunobalducci.com ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@inet.it Iscrizioni: imli_sub@inet.it Cancellazioni: imli_unsub@inet.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: mc6786@mclink.it From imli@venere.inet.it Fri Oct 18 12:26:09 1996 ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Massimiliano Bancora Salve a tutti, e' passata la prima settimana con la nuova gestione della mailing list, avete riscontrato dei problemi? Mi pare che il trasferimento sia avvenuto senza grossi inconvenienti. Dopo una pausa che, come tutti voi ben sapete, non giova ai contenuti delle pagine Web, mi sono potuto dedicare all'aggiornamento dell'archivio e del messaggio della settimana, oltre ad alcune (per me interessanti) modifiche nella pagina del moderatore. Per coloro che verranno al convegno dello SMAU, vi ricordo che l'appuntamento e' alle ore 9.45-10.00 di sabato 19 all'ingresso del palazzo CISI in direzione del tendone della Fiera. Un saluto. -------------------- Massimiliano Bancora - mc6786@mclink.it Moderatore della Internet Marketing List Italiana Como - Italy ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@inet.it Iscrizioni: imli_sub@inet.it Cancellazioni: imli_unsub@inet.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: mc6786@mclink.it From imli@venere.inet.it Sun Oct 20 11:58:28 1996 ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: tamtam@dipobox.sis.it (TAMTAM) >From: "Massimo Vicari" > >On Mon, 14 Oct 1996 08:17:53 GMT, IMLI Talk wrote: > >Io ancora mi chiedo, sul numero di persone "agganciate" ad Internet, >perche' non sia piu' semplice chiedere direttamente ai Providers >Italiani ( ne sono una trentina in tutto) anziche' operare con astruse >fonti statistiche... >Con le universita' si potrebbe procedere per campione, e tenendo anche >conto che chiunque possa usufruire all'accesso ad Internet lo >utilizzera' sicuramente, anche salturariamente, ma almeno una volta a >settimana lo fara' ( mi sembra sia questo il minimo indispensabile per >essere considerto usufruitore di Internet ). >Quali altri problemi possono esserci? Finora ho letto diligentemente quanto contenuto in questa lista e non sono mai intervenuta perche' mi sento molto ignorante, se mi paragono con altri, tecnicamente preparati e convincenti. Adesso mi sembra venuto il momento per presentarmi: mi chiamo Daniela Sauro e insieme con la mia amica Marta Brunelli, un anno e mezzo fa, ho aperto una agenzia di servizi chiamata TAMTAM, in quel di Verona citta'. Finalita' dell'Agenzia? Import-export, servizi Internet, servizi alle aziende. Da un anno a questa parte ho notato un maggiore interesse da parte delle ditte per i servizi aziendali Internet, anche se le stesse sono ancora dubbiose sul reale utilizzo della rete per fini commerciali. Una azienda dolciaria veneta, per la quale abbiamo realizzato il sito WEB e abbiamo promosso una adeguata diffusione dello stesso, ci ha detto di aver ampliato il proprio mercato del trenta per cento, grazie alla pubblicita' sulla rete. Oggi questa Azienda ci ha "regalato" ampia pubblicita' presso altre Aziende, (ovviamente non del settore!!), per cui, grazie a cio', contiamo di allargare in modo piramidale la nostra attivita'. Questo e' solo un esempio,(e non fa testo), comunque, dopo un anno (sigh!!) di pianti e sconforto per l'ottusita' del nostro target, possiamo permetterci qualche sorriso e un po' di alloro! Per quanto riguarda le Pubbliche Amministrazioni, vorrei far pertecipi gli amici della mia esperienza. Lavoro in Municipio da molti anni,(ebbene si', ho un doppio lavoro, pero' pago le tasse: per questo sno povera), in un paese che si chiama Bosco Chiesanuova, si trova in provincia di Verona, a 1100 Mt. di altitudine ed e' soprattutto turistico.(3.050 abitanti residenti e 50.000 turisti pr le stagioni invernali ed estive in media!) Il mio Sindaco si e' convinto a pubblicizzare in Internet il nostro paese: il sito , attualmente, e' ancora in fase di ultimazione, (http://www.sis.it/bosco). Il programma e': "ospitare" i commercianti, gli artigiani, le associazioni e quant'altro per promuovere l'economia turistica. Beh, questa estate uno degli albergatori, il cui esercizio e' segnalato nella pagina WEB, si e' trovato ad ospitare una ventina di turisti di passaggio che hanno detto di aver trovato l'indirizzo tramite Internet. Adesso quasi tutti gli albergatori della mia zona vogliono essere menzionati nel sito del Comune! Questo voglio dire: con un po' di costanza e di pazienza, tutti arriveranno a capire che le ptenzialita' Internet non sono solo la solita "bufala", ma che effettivamente si puo' commerciare, pubblicizzae prodotti, vendere tramite la rete. Scusatemi lo sproloquio, scusatemi se sono andata fuori tema, tenete conto che sono "nuova" ma ci tenevo a presentarmi e a parlare delle esperienze maturate. Approfitto per collegarmi con quanto detto dall'amico Massimo Vicari: sono d'accordo in pieno. Daniela DANIELA SAURO - TAMTAM SERVIZI S.R.L., VIA S.NAZARO 53/A - 37129 VERONA - ITALIA - TEL ++39 45 8000199; FAX ++39 45 8036324 ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@inet.it Iscrizioni: imli_sub@inet.it Cancellazioni: imli_unsub@inet.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: mc6786@mclink.it From imli@venere.inet.it Sun Oct 20 11:58:37 1996 ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Marco Deveglia Ho trovato, grazie al servizio Newspage a cui sono abbonato (4$/mese) un articolo interessante sull'argomento "quanto spendere per la Web Advertising. Dall'articolo viene fuori che la Web Advertising americana non #232# solo Modemedia e Organic Online, con le loro fee dai 100mila dollari in su. Mi scuso per "il carico" che questo lungo messaggio porter#224# alla lista (scusa Massimiliano), ma ve lo riporto integralmente (dopo la mia SIG). Marco Deveglia -- O P E N M I N D S Information Age Advertising Address: via Bullona 10 - 20154 Milan, Italy Phone: 39-2-31.15.70 - 39-2-34.47.08 [fax] E-mail: mail@open-minds.com ------- AMERICA'S CHEAPEST INTERNET DEVELOPERS;MOM-AND-POP WEB SHOPS RATTLE THE MARKET Source: Business Marketing Business Marketing via Individual Inc. : Steve Crisp has a simple Web business philosophy: Put it up right, put it up fast, and above all, put it up cheap. Mr. Crisp, who with his wife, Valerie, runs a Web-hosting and development company out of their Raleigh, N.C., apartment, says he can put up quality Web sites for just a few hundred dollars-literally a fraction of what major Web developers charge. Mr. Crisp is an extremely low-cost Web presence provider whose Pageplan service (http//www.pageplan.com) is one of thousands that offer marketers a rock- bottom alternative to the five-and six-figure bids from full-service Web developers. After all, why spend $100,000 when $600 will put your company on the Web? Not surprisingly, this kind of reasoning drives Web developers crazy. They warn marketers of the limitations of low-priced sites, and analysts agree. ``A couple of guys with a computer can put up a Web site, and they do. And maybe it even works. But is it the image the company wants to project?'' said Josh Bernoff, a senior analyst withForrester Research. ``Lord knows if you have a serious concern about your image, you have to work with a company with expertise in both advertising and marketing,'' he said. PEOPLE BEING SEDUCED For Mr. Crisp, that argument doesn't wash. He says he can charge less because he doesn't talk clients into services they don't need, or overcharge them for what they get. That's exactly what many of his competitors are doing, he says.``The rule of thumb appears to be if you can charge customers something, do it,'' said Mr. Crisp, who has a high-speed transmission line running into his bed-room/office, where seven Macintosh Web servers are laid out on two folding tables. ``A lot of people are being seduced by Web developers touting techno-glitz,'' he said. ``People are buying things they just don't need. It's why prices are all over the place.'' Industry experts say Mr. Crisp has a point about the Web market's irrationality, if not necessarily the reasons for it. NetMarketing's Web Price Index (Page M-14) reveals variations of up to 1,000% on bids to design the exact same site. For example, the bids for a small site (about 20 pages with minimal extra technology), range from a low of $2,800 to a high of $200,000. Mr. Crisp says he could do that site for $600. TOO MUCH VARIATION That level of price variation offers little comfort to marketers, whose jobs are on the line if they spend too much for a Web site or achieve too little with the dollars they have. Even the most basic decision-what size company to go with-is complicated. At the high end are companies such as Vivid Studios and Poppe.com, large firms that can do million-dollar-plus sites. They tell marketers their money is buying stability, experience and an integrated marketing approach-something they say no company that takes its business seriously can do without. Go with someone cheap, they warn, and you're likely to get what you pay for. ``People have told us they can get a college kid to do their site for a tenth of what we're charging them,'' said Nathan Shedroff, the creative director at Vivid Studios, a San Francisco developer noted for its expensive, and much- praised, Web sites. ``We say go ahead, but don't expect us to fix it.'' `NOT ROCKET SCIENCE' That attitude galls Mr. Crisp, 40, and wife Valerie, 25. Five months ago, they bankrolled their new company by taking $22,000 out of savings and putting $30,000 on their credit cards, their business plan hasn't wavered. Mr. Crisp said they took the risk because they're convinced their business plan makes sense. Web hosting is the core. If the hosting service can sign up 80 individual and 40 business accounts, he said, the company will be self- sustaining. But they are confident they also can make a go of Web development. ``It isn't rocket science,'' Mr. Crisp said. Mr. Crisp is a former radio personality and bookstore owner who learned most of what he knows about advertising and marketing working at a university newspaper. His wife, a graduate student in psychology, currently teaches an introductory computer science course at North Carolina State University. #160# QUALITY AND LOW COST They say their goal is to provide ``top-quality Web advertising at the lowest possible cost.'' Mr. Crisp said the company offers ``full-force Web design,'' including original logos, text editing, e-mail, search engines and underlying HTML. ``There are things we don't do because they're a waste of a customer's time, and especially money,'' Mr. Crisp said. That includes most Java applications, Real Audio streaming and complicated graphics. Industry analysts agree there is a market for no-frills companies like Mr. Crisp's, especially among small businesses taking their first step onto the Internet. ``Right now, 40% of all dot-com sites are in the early stages of development. Those are the sites most often served by Web presence providers,'' said Greg Wester, research director for the Yankee Group. But within the next few years, he said, that percentage will shrink dramatically, as will the market for low-cost firms. By 1999, Mr. Wester said, only about 16% of Web sites will be serviced by WPPs. ``Many of their customers are simply going to outgrow them,'' he said. LESS THAN 5,000 There are no hard numbers on how many low-cost developers are out there. Mr. Wester estimated fewer than 5,000. Mr. Bernoff, the analyst with Forrester, said the number really doesn't make much difference. ``The real question is whether it matters to companies with any money to spend,'' he said. ``It's like asking how many quick printers there are that can do a brochure. ``If you're a company that just wants to make a small investment-say a price list, product list, maybe a map-then low-cost providers can be useful,'' he said. ``But when you are trying to deliver something interactive, you have to be careful, both with content and the technical aspects.'' Experts, especially the higher-priced developers, say the best way to be careful is to go with someone established, someone whose work you can see. ``Many of the small companies don't think of Web sites as a marketing tool, part of an integrated marketing approach,'' said Tom Wharton, senior VP and general manager of Poppe.com, the Web arm of Poppe Tyson, a New York-based advertising agency. ``A lot of small companies are too deeply rooted in technology,'' Mr. Wharton said. ``They can do an application, but they can't tell you what it will do for you. This is marketing, not production. They just don't have the expertise.'' ARCHITECTURE OF SITE IMPORTANT Also important is a company's ability to handle the ``intuitive architecture'' of a site-the engineering that helps a user get around, said Terry Mallard, president of Inlet, Cedar Rapids, Iowa, which does sites ranging in price from $2,500 to $200,000. ``That's a specialty,'' he said. ``You certainly don't want to end up with a developer who is learning as they do your site.'' Mr. Shedroff, of Vivid Studios, said one of the biggest differences between high- and low-cost developers is quality assurance. ``A small firm isn't going to worry about whether the site is going to work as well with Explorer as with Netscape. That can make a big difference,'' Mr. Shedroff said. Another major difference, he said, is the professionalism of the visual design and illustration. ``Does it look like someone's significant other did it? Is it extending the brand name or trashing it?'' Mr. Shedroff asked. ``Firms like that are fine for Joe's T-shirt shop, but not for Coca-Cola, or even a moderate-sized company that takes itself seriously.'' Everyone questioned said marketers need to consider their company's future when price-shopping a Web site. ``You must keep your eye on your second-generation costs,'' the Yankee Group's Mr. Wester said. ``You may want to totally redevelop the site the next time around. If it's not flexible enough, the money spent just to get online will have been wasted.'' Small companies can do big work, but not for peanuts, said Mr. Wester. ``Most low-cost companies don't need to get bigger,'' he said. ``They need to get better.'' <> [10-16-96 at 16:18 EDT, Copyright 1996, Crain Communications] ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@inet.it Iscrizioni: imli_sub@inet.it Cancellazioni: imli_unsub@inet.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: mc6786@mclink.it From imli@venere.inet.it Sun Oct 20 11:58:45 1996 ------------------------------------------------- Internet Marketing List Italiana ------------------------------------------------- From: Massimiliano Bancora Di ritorno dallo SMAU eccovi un breve resoconto sulla conferenza in oggetto, o almeno sulla parte relativa alla mattinata. Se qualcuno e' andato anche al pomeriggio, attendiamo il resoconto. Innanzitutto il sospirato incontro con gli iscritti alla lista purtroppo e' saltato in quanto sono rimasto intrappolato nella corposa massa di gente (!) che alle 10.00 di sabato stava letteralmente assaltando i cancelli di ingresso dello SMAU. Ebbene si' sono arrivato un po' in ritardo, scusate. In tempo pero' per assistere al primo intervento di Domenico Ferrari, un prof. universitario, che ha cercato di fare il punto della situazione, e purtroppo non c'e' riuscito. Sono infatti stati utilizzati dati non aggiornati, i soliti trend di crescita della diffusione mondiale della Rete e di tutto l'indotto relativo. Nessun accenno al livello infimo di cultura informatica italiana e a tutte le barriere che limitano il nostro mercato. Devo dire che durante tutta la mattinata la sensazione #232# stata quella che i relatori volessero glissare su questo punto, interessati piu' a pontificare che ad analizzare. Dopo un breve intervento di Luigi Dadda sul ruolo istituzionale della Rete. E' venuto il turno di Degli Antoni, che come mi aspettavo ha dipinto in maniera molto convincente la situazione strategica della Rete all'interno del processo di globalizzazione dei mercati. Il punto che mi e' sembrato piu' interessante e' stato quando Degli Antoni ha sottolineato il fatto che Internet ormai e' una risorsa diffusa: tutte le aziende ormai possono disporne. A questo punto alcune considerazioni mi sorgono spontanee. Proprio per i motivi suggeriti da Degli Antoni, perche' si riesca a far diventare Internet un vantaggio competitivo, occorre pensare ad un uso intelligente del mezzo. Siamo entrati in modo completo nella seconda fase del ciclo di vita della Rete, in cui senza le adeguate capacita', se vogliamo imprenditoriali, la risorsa Internet non potra' in alcun modo diventare fattore di successo per l'azienda. Tutto questo e' un vantaggio sia per la competizione nei mercati, sia per il miglioramento del livello qualitativo degli stessi. Vi potrei parlare ancora molto di quello che ha detto Degli Antoni, sui vantaggi della diffusione delle informazioni all'interno dei mercati (competizione-trasparenza), diffusione della cultura, ... ma vi devo raccontare anche del resto. Di seguito sono venuti tre interventi meno teorici, di tre dirigenti: Pirelli, VISA e Protti S.p.a. Il caso Pirelli ha fatto il punto sull'integrazione della tecnologia Internet all'interno dell'azienda in questione, evidenziando i vantaggi sia potenziali sia effettivi di Internet all'interno del processo d'acquisto del consumatore di pneumatici (e di calendari :-)) e all'interno della gestione ordinaria dell'azienda Pirelli, Intranet insomma. Per approfondimenti andate a fare un giro sul sito Pirelli (www.pirelli.com) e avrete ben precisi di quali potenzialita' si stava parlando: eliminazione di intermediari nelle fasi di approvvigionamento del prodottio nei canali di marketing. L'intervento VISA ha cercato di evidenziare le modalita' con cui l'azienda sta cercando di integrare la sicurezza all'interno del suo prodotto sulla Rete: chiavi private, chiavi pubbliche, firme digitali, ... L'intervento finale (almeno della mattina) dell'amministratore delegato della Protti S.p.a. ha reso l'idea di quali possono essere i vantaggi competitivi delle applicazioni Internet all'interno di una media impresa italiana, in cui non necessariamente i ritorni provengono dal mercato del consumatore, ma anche e soprattutto da quello delle organizzazioni. La Protti, infatti, ha utilizzato Internet per presentare i propri prodotti da esportazione utilizzando il mezzo in modo completo, sia come canale di vendita (software) che come strumento di supporto informativo all'interno del processo d'acquisto di un bene complesso come le macchine per maglieria. Credo proprio che la Protti sia l'azienda *ideale* per molti dei lettori della lista. In conclusione, devo dire che si e' trattato di un convegno che non ha deluso le mie attese, ed anzi e' andato oltre con due interventi molto interessanti come quelli del dirigente Pirelli e dell'amm. del. della Protti. L'unico crucio e' stato quello di non essere riuscito ad incontrare i lettori della IMLI, sara' per la prossima volta. -------------------- Massimiliano Bancora - mc6786@mclink.it Moderatore della Internet Marketing List Italiana http://www.datasail.it/imli Como - Italy ------------------------------------------------- URL del sito IMLI: http://www.datasail.it/imli Gli interventi devono essere inviati a: imli@inet.it Iscrizioni: imli_sub@inet.it Cancellazioni: imli_unsub@inet.it Per commenti e informazioni scrivete al moderatore: Massimiliano Bancora: mc6786@mclink.it