Leggo che anche qualcun altro è rimasto perplesso dopo aver letto l’intervista ad Andrea Casalini, CEO di Buongiorno Vitaminic. Certo Turani (il giornalista autore dell’intervista) non si è mai dimostrato tenero con le web company, se non con quelle che gravitano attorno al gruppo Espresso. Casalini presenta l’accordo con Telecom Italia per portare brani musicali a pagamento sul nuovo portale RossoAlice, in cui gli utenti trovano contenuti multimediali da scaricare a pagamento.

Sono d’accordo con quanto scritto da Mantellini circa l’utilità dell’accordo Telecom Italia - Buongiorno/Vitaminic. Non capisco il motivo per cui Telecom Italia debba allungare la catena distributiva, anzichè cercare di accorciarla. Mi pare sia ormai chiaro per tutti che per vendere su internet con prezzi competitivi si devono eliminare tutti gli intermediari inutili alla costruzione dell’offerta. Buongiorno Vitaminic avrà pure i migliori agganci nel mercato della musica, ma non credo che Telecom Italia avesse bisogno di un partner per stringere accordi con le major discografiche.


Mi sono anche sorpreso di una considerazione di Casalini, molto new economy, per giustificare la capacità del management di gestire il nuovo accordo:

Il vertice della sua società ha fatto una specie di festa a Parma e Del Rio (presidente di Buongiorno) e Dettori (inventore di Vitaminic) hanno fatto i dj tutta la sera servendosi solo di due piccolissimi I-pod, collegati all’impianto hi-fi del ristorante, sui quali avevano scaricato sa il cielo quanta musica.

Non sapevo che l’aver organizzato una festa MP3 cinque anni fa, mi desse una tale qualifica :-)

Non sono invece d’accordo circa la validità dell’operazione RossoAlice. La ritengo una iniziativa da tenere d’occhio, le premesse ci sono tutte: contenuti, traffico/visibilità, banda e sitema di pagamento.

Considerando che Telecom sta puntando ad esportare la propria offerta, il progetto potrebbe diventare un ottimo sistema di distruzione di contenuti. Gli accordi diretti con i fornitori di contenuti potranno essere utilizzati in tutti i mercati in cui l’offerta di Telecom Italia sarà presente. Senza scordare che i pagamenti dei clienti di Alice avvengono attraverso la bolletta del telefono, nessun bisogno di carte di credito o carte prepagate, un bel passo in avanti.

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