logoEIC.gifÈ di questi giorni la notizia che il fondatore di EasyJet ha dichiarato di voler smantellare la catena di Internet Café aperti in tutta Europa.

Stelios non più di tre anni fa, decise di aprire degli internet café in luoghi di grande passaggio, le cosiddette high street, di tutto il mondo: Oxford Street, Tottenhan court Road a Londra, Piazza Duomo a Milano, Piazza di Spagna a Roma, La Rambla a Barcellona e così via in altre importanti città europee.

Evidentemente la struttura dei costi non ha permesso all’azienda di raggiungere il pareggio. Alti costi fissi legati sia agli immobili sia alle macchine necessarie per consentire ai clienti di navigare velocemente, non sono stati coperti dai ricavi per l’uso del collegamento e di qualche servizio accessorio, pubblicità di terzi compresa. Ricavi che comunque dipendono dallo sfruttamento delle superfici e dall’orario di apertura di questi negozi del browsing.

Dal sito della catena, nonostante l’azienda cerchi di rettificare quanto scritto sui quotidiani, la notizia è sostanzialmente confermata: non più aperture in immobili di proprietà o affitti troppo elevati, ma affitto di luoghi ad elevata calpestabilità e condivisione dei costi fissi con altre catene: McDonald’s, uffici postali, supermercati.

La perdita dell’intera operazione è intanto arrivata a 150 milioni di Euro, pari a circa 15.000 giorni di navigazione non consumati. Non male, eh?

Condividi:
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • Technorati
  • LinkedIn
  • Digg
  • StumbleUpon
  • Tumblr
  • email
  • Print
  • FriendFeed
  • Twitter

Nessun post simile.