E’ il consiglio, ampiamente condiviso anche da me per quel che vale, degli esperti del CERT (Computer Emergency Readiness Team), la task-force governativa statunitense contro le emergenze informatiche, a seguito dell’ennesima falla di sicurezza scoperta riguardo al browser di Microsoft, Internet Explorer.

Che IE sia pieno di falle mano a mano rattoppate da Microsoft non è una novità, ma l’invito esplicito a valutare l’utilizzo di browser alternativi lo è eccome.
Pare che addirittura che la stessa casa di Redmond abbia ammesso esplicitamente: “Internet Explorer, il nostro browser per la navigazione sul web, ha delle falle che non riusciamo a tappare”.

All’uscita della notizia alcune fonti parlano di un abbassamento della quota di mercato di IE dell’1% in un solo giorno, passando comunque dal 95 al 94%… Altre fonti parlano di una quota dell’80%, che comunque costituisce un vero e proprio monopolio.

Non voglio stare qui a polemizzare sulle regole antitrust e tutto il resto, ma che Explorer sia leader senza meriti è evidente. La superiorità di browser come Opera, Mozilla e Firefox è sotto gli occhi di tutti, non fosse altro che per la navigazione per tab, tool davvero rivoluzionario per il web browsing.
La mia speranza è che questi continui warning sulla sicurezza contribuiscano ad aprire il “mercato” dei browser diffondendo sempre di più i non-IE, anche per promuovere una standardizzazione dei codici ed evitare frasi spiacevoli come “sito ottimizzato per IE 4.0 e superiori ecc. …” o peggio ancora siti inutilizzabili o del tutto spaginati a causa di tag proprietari.

Cambiate browser!

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