wallm.jpgCon il favore del weekend lungo, ho finalmente trovato il tempo di dedicarmi ad una lettura estremamente interessante; Made In America, autobiografia di Sam Walton, fondatore della catena Wal*Mart (lo trovi su Amazon.co.uk)

Il libro racconta, in modo leggero e godibile, l’ascesa dell’uomo, e dell’impresa, dal primo supermercato aperto nel 1962, a Rogers nell’Arkansas, fino all’inizio degli anni ‘90 ed all’affermazione di Wal*Mart come la più grande catena di supermercati sia in termini di negozi aperti sia in termini di fatturato. Un percorso di vita che passando attraverso l’epopea da pionieri del discount, la prima lenta espansione a livello geografico, arriva fino alla quotazione in borsa nei primi anni settanta e si conclude con l’esplosione negli anni ‘80 del modello Wall*Mart in tutti gli USA.

Walton descrive la nascita della strategia, rivelatasi vincente, di dedicarsi ai piccoli centri ed alle aree suburbane, il suo rapporto con i dipendenti, che ancora oggi i suoi eredi chiamano “associates” per marcare il rapporto di partnership tra lavoratore ed azienda, e poi il ruolo delle riunioni del sabato mattina come punto fondamentale di incontro, confronto e fine-tuning di tutta la struttura.


Ma il libro va anche oltre provando a tracciare una checklist per realizzare, indipendentemente dal settore di interesse, un impresa di successo; Walton parla di passione, voglia di sperimentare strade inesplorate e cura del cliente (che si traduce in controllo dei costi fino al singolo dollaro) come i pilastri su cui fondare qualsiasi impresa che abbia ambizione di durare e crescere nel tempo.

Oggi, a più di dodici anni dalla scomparsa di Walton, l’espansione del modello continua oltre i confini USA con centinaia di supermercati sparsi tra Sud America, Europa (Germania e Uk) e, negli ultimi anni, Cina (il 40° supermercato è stato aperto proprio questa settimana) confermando Wal*Mart come la più grande azienda privata al mondo.

Condividi:
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • Technorati
  • LinkedIn
  • Digg
  • StumbleUpon
  • Tumblr
  • email
  • Print
  • FriendFeed
  • Twitter

Nessun post simile.