freemium.PNGL’articolo non e’ nuovo, essendo apparso sul blog di Chris Anderson con il titolo “The time/money formula of free” il 31 luglio. Io pero’ l’ho visto tradotto solo oggi sul blog di Internazionale.

Parla del concetto di Freemium, ovvero del modello di business che prevede la concessione di un servizio base gratis per poi guadagnare sui servizi premium.

Sono abbastanza d’accordo con Anderson, ma una parte mi ha lasciato dubbioso: lui dice che se sei un ragazzo hai piu’ tempo che soldi e quindi vuoi tutto gratis e sei disposto a “sprecare” tempo pur di non pagare; se invece sei un adulto hai probabilmente piu’ soldi che tempo e quindi diventi un utente premium.

E’ davvero solo una questione di eta’? Credo di no. Forse e’ una questione di pazienza, o di ricerca di una maggiore o minore qualita’ o in alcuni casi una presa di posizione ideologica. Oppure di semplice disponibilita’ economica, ma a 40 anni puoi comunque avere piu’ tempo che soldi, oppure ne’ soldi ne’ tempo se sei sfortunato.
O ancora e’ una questione di brand o di status.

Gli utenti Mac per esempio sono premium per definizione: sono disposti a pagare un prezzo piu’ alto perche’ sono convinti di avere una qualita’ migliore e perche’ si sentono piu’ cool.
I sostenitori del free software invece magari hanno tempo e soldi ma sono convinti che non sia giusto pagare e far pagare per determinati servizi.

Credo infine che l’approccio verso il free e il premium dipenda dal tipo di servizio/prodotto e dall’importanza emotiva e/o economica del servizio/prodotto in questione.
Io per esempio sono utente pro di Flickr ma non pagherei nemmeno 1 centesimo per usare Twitter. Sono un cliente Fineco nonostante ci siano servizi bancari gratis che offrono piu’ o meno lo stesso tipo di servizio.
Pero’ ancora non ce la faccio ad essere cliente iTunes…

In definitiva credo che il concetto sia giusto ma che sia molto piu’ complicato di cosi’!

Condividi:
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • Technorati
  • LinkedIn
  • Digg
  • StumbleUpon
  • Tumblr
  • email
  • Print
  • FriendFeed
  • Twitter

Nessun post simile.