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09.03.06

Google come la Fiat?

Il mio amico Jacopo mi ha sottoposto stamane il link di ThreadWatchche parla del nuovo brevetto di Google. Si tratta di una specie di 'corollario' rispetto al patent che qualche mese fa attirò l'attenzione di tanti esperti di SE. Beh, sinceramente mi fa un po' sorridere questo dichiarazionismo tecnicistico di Google, che sembra sempre di più finalizzato - con un'opera di propaganda (agli esperti) più che di 'agitazione' a colmare le lacune ormai evidenti che - proprio perché ancora...

il più grande e migliore motore di ricerca al mondo - dovrebbe fare arrossire i dirigenti di Google e incazzare un pochino anche i suoi utenti. Spiego perché: tutto quello che sta scritto nei due ultimi brevetti è molto condivisibile; in questo momento non sono affatto preoccupato del fatto che Google possa diventare un Grande Fratello occulto (certo gradirei che ci fosse più trasparenza di quella che sinora hanno dimostrato da Mountain View); il problema vero è sapere quando tutte queste 'belle cose' saranno realizzate. Vi faccio alcuni esempi; io sono proprietario di alcune decine di domini che precedentemente avevano un contenuto e ora ne hanno un altro; anzi non hanno nessun contenuto ma portano con un redirect apache a un altro sito (tutti allo stesso sito); questa operazione è stata realizzata 25 giorni fa; i siti in oggetto raccolgono centinaia di migliaia di pagine indicizzate dal grande motore di ricerca e alcune sono posizionate molto bene sia in Italia sia all'estero; queste pagine vengono visualizzate con keyword le più varie che nulla hanno a che fare con il contenuto del sito a cui puntano ora lato server. Bene, io pensavo che al primo passaggio, Google si accorgesse dell'inganno e non solo eliminasse le pagine dall'indice, ma bannasse i suddetti siti (non quello di destinazione ovviamente perché non sarebbe giusto). Bene, dopo 25 giorni non è successo nulla di tutto questo e ogni giorno circa 5000 utenti unici italiani cercano - magari - un modello di bmw usata e si trovano sul mio sito (di...entertainment). Il fatto è che Google è passato e passa ogni giorno su queste decine di siti e ha anche modificato alcune descrizioni e titoli dei siti stessi, pur non togliendo nemmeno una pagina.
Se non sono in grado di capire che ci sono sul loro motore centinaia di migliaia di pagine indicizzate che portano allo stesso sito che nulla a che fare con esse, come potrei pensare che sono in grado di
1) 'vedere quel che faccio col 'pointer' (il mouse io non lo uso...)
2) capire quali sono le mie preferenze (magari con categorie psicodemografiche)
3) quindi 'propormi' (consapevolmente o no, questo non importa) dei risultati di ricerca che si attaglino meglio alla mia personalità e gusti (ancora un mistero per me medesimo).
Altro esempio; cercate "comprare mazze da baseball" su Google; ci sono almeno 4 risultati di ricerca tratti da un mio pezzo scritti tempo fa e nessun vero link utile per comprare mazze da baseball; se guardiamo poi agli adwords, la situazione non è certo migliore: mercatini grandi e no, generici e con url generici che potrebbero essere inseriti anche per 'comprare guanti da cucina".
E' possibile che Google non capisca che se uno cerca 'comprare mazze da baseball' non cerca un sito che contenga la phrase 'comprare mazze da baseball', ma che le venda effettivamente? Tenete conto poi che non ho fatto nessun bombing su queste keys (come potete vedere dai link e dagli url delle pagine).
Terza cosa: quante volte vi è capitato di andare su un sito che ospita gli AdSense e di vedere che gli spot non hanno nulla a che fare col contenuto della pagina ma solo con alcune 'parole' e quante volte Google ci ricorda che il cielo è blu e per quali motivi? (terza elementare come direbbe qualcuno...). Poi cliccando questi banner appare chiaro come fa Google per trovare informazioni (inserendo frasi che 'presumibilmente' sono presenti nella pagina).
La lista di sbrindellamento di Google è lunghissima e più leggo di queste fantascientifiche ipotesi echeloniane più mi viene da pensare che io mi accontenterei di una cosa: avere delle descrizioni dei siti che per lo meno siano attinenti non tanto con quello che vuole il webmaster ma con quello che vuole il webmaster nel caso che Google ritenga, dall'alto della sua mountain di saggezza, sia giusto. Cominciamo con un ritorno delle description tag decente. Se Google sta ancora cercando gente esperta in LSI (fino a poco fa c'erano dei meta-adwords in proposito), possiamo attendere ancora qualche anno prima che si occupi dei movimenti di miliardi di mouse e ne capisca qualcosa :)
Perché Google come la Fiat? Perché la strategia del 'tanto nessuno ci toglierà fette di mercato' è forse la miopostrategia peggiore che si possa adottare, soprattutto in internet. Altavista docet; will google do the same?

@ 09.03.06 14:56