IMlog
E tu in che blog-fase sei?
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 18 Ottobre 2007 

Da quando anche i blog, come la luna e le pillole anticoncezionali, hanno le fasi?

human_network.jpg
Il blog di Lapo!
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 5 Settembre 2007 

lapo.jpgProbabilmente lo sapevate già, ma Lapo ha un blog!
Di più, un corporate blog, perchè è il blog della sua azienda, ItaliaIndipendent, sì, quella che vende occhiali da 1.000 €

Chissà se anche Patrizia detto "Il carabinere" ne ha uno...

The Next Web Awards: vota e vinci un iPhone
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 28 Maggio 2007 

nextwebawards.jpgThe Next Web Awards è una sorta di concorso con votazione online che ti permette di votare online i tuoi siti 2.0 preferiti divisi per categoria.

Il 1° giugno ci sarà ad Amstedam una cerimonia di premiazione.
L'idea mi sembra carina ed il sito è molto ben fatto. E poi si può vincere un iPhone ;-)

Ecco i miei voti:
nextwebawards_myvotes.jpg

Nasce il blog di IAB Italia
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 19 Marzo 2007 

Online sul network di Blogosfere il blog ufficiale di IAB Italia. Ecco la presentazione di Marco Montemagno:

Lulu.com in Italia: intervista di Dmag
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 28 Febbraio 2007 

Segnalo un'interessante intervista fatta da Dmag alla pr manager di Lulu in Italia, Eleonora Gandini.

Buona lettura :)

E' online Italia.it
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 22 Febbraio 2007 

ITALIA.ITAndate a fare un giro, io sono rimasto a bocca aperta. Dai punti di domanda nella barra in basso (immagino siano caratteri cinesi) alle informazioni disponibili . Sicuramente sarà una versione beta. Sicuramente...

La Chiesa in YouTube!
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Domenica, 11 Febbraio 2007 

stemma.jpegSul Guardian di oggi sono analizzati i beneficiari dell'acquisizione di YouTube da parte di Google. Ci sono i fondatori e le classiche venture capital per cui non c'è nulla di nuovo. Ma ci sono anche la Chiesa Episcopale e l'Università di Oxford, che hanno creduto fin dagli albori al progetto di YouTube. L'articolo si conclude con la rivelazione shock per cui la centralinista possiede ora (se non le ha già vendute) $1,2 milioni di azioni di Google. Non male, eh? E non utilizzavano delle linee in dial-up... :)

Google o Yahoo? Tutti e due...
Autore: Francesca.Gugliucci | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 23 Gennaio 2007 
gahooyoogle

Il dubbio amletico che qualcuno si è spesso posto nell'intraprendere una ricerca sull'uno o sull'altro motore, potrà essere presto risolto, senza far torto a nessuno.

Su Gahooyoogle è possibile visualizzare contemporaneamente, ma anche separatamente ai lati dello schermo, i risultati di una query.
Senza penalizzare neanche i link sponsorizzati di Google e Yahoo il confronto tra le rispettive Serp è ancora più accentuato, ora più che mai anche la visuale anche sui rispettivi posizionamenti di un annuncio non sfuggirà neanche ai più distratti.

La navigazione sulle rispettive finestre a partire dai risultati dei motori può proseguire in modo separato sui vari siti oppure procedendo sull'uno o sull'altro con ulteriori ricerche.

L'evoluzione nella navigazione con i browser, a partire da Firerox ed ora anche con Explorer 7, che ci ha permesso di organizzare la navigazione in schede all'interno della stessa finestra, è ulteriormente sezionata a favore di una utenza che vuole sempre più avere la possibilità di confrontare.

Google e Yahoo sono in competizione ma a vederli così manca solo il fotofinish!

Si aggiungerà una competizione parallela (destra-sinistra) tra i motori oltre che ad una verticale (sopra-sotto) sui posizionamenti?

Aggiornamento a pagamento
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 19 Gennaio 2007 

Leggo che Apple ha deciso di mettere a disposizione dei clienti un aggiornamento per la scheda wi-fi degli ultimi Mac. E fin qui... pare però che per questo tipo di aggiornamento sia previsto un obolo simbolico di $2 per ragioni fiscali. Chi si prende la briga di calcolare la presunta somma totale di questo piccolo contributo?

Via Mytech

Apple news
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 10 Gennaio 2007 

keynote.jpgCome preannunciato la presentazione di Steve Jobs ha lanciato due nuovi prodotti che lasceranno sicuramente il segno: un telefono (iPhone) e un media center (Apple tv). In particolare mi pare che l'iPhone sia molto succulento, peccato per Apple che non siano riusciti a presentarlo per lo scorso Natale.

Skype Italia chiude ma "non lo dice"?
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 4 Dicembre 2006 

SkypeLeggo che forse Skype Italia "chiude", ovvero viene riassorbita dalla sede UK dove verrà riunificato tutto il marketing.

Al di là delle riflessioni che si possono fare al riguardo (che sono tante), non sarebbe stato molto bello leggerlo sul blog si Skype invece che su Punto Informatico?

Promossi in Serie X
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 17 Novembre 2006 

header_logo_3.jpgTra un pannolino e una licenza, sono riuscito a cogliere che forse qualcosa di importante è accaduto nel mondo della telefonia mobile: 3 lancerà un servizio chiamato X Series che sembra finalmente in grado di portare la connessione broadband sui telefoni cellulari a prezzi "ragionevoli". Partirà dalla Gran Bretagna a gennaio 2007 e in altri 3 (ovviamente...) mercati entro il primo quarto dello stesso anno. Si pagherà una tariffa per accedere ai servizi di base e un costo maggiore per scaricare dei video di altra qualità (non siamo ancora di fronte ad una vera e propria net-neutrality per tornare al post di Matteo).

I nomi delle aziende presenti al lancio che si è tenuto a Londra sono di tutto rispetto. Consiglio di ascoltare la presentazione del MD di Hutchinson Wampoa: spassosa! :)

Effetto Riotta
Autore: Elisabetta.Oldrini | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 28 Settembre 2006 

Già si vede l'effetto del nuovo Direttore del TG1, Gianni Riotta: non solo è apparso l'indirizzo internet del tg durante la sigla, ma i giornalisti stessi invitano gli utenti a visitare il sito per trovare tutte le notizie.
Ottima iniziativa in linea con le più moderne dinamiche di integrazione delle piattaforme mediatiche, solo che ora ci sarebbe da rifare il sito da zero, magari prendendo ispirazione da Sky.

La rana pazza e l'australiano saggio...
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 14 Settembre 2006 

rana_pazza.jpgIl caro vecchio Rupert Murdoch continua con lo shopping, acquistando, per 188 milioni di $, la quota di maggioranza di Jamba, società tra i leader mondiali del settore loghi e suonerie.
Qui il comunicato sul sito Verisign (in inglese).

Evidentemente il settore, sospettato di avere vita breve, ha ancora un interesse elevato. Visto che quello che è successo con Myspace, acquistato per una somma considerata astronomica ma già ripagato grazie all'accordo pubblicitario con Google, mi sento di dare fiducia all'australiano saggio.

E comunque confermo che in Italia il settore tira ancora alla grande. Finchè dura :)

Siti e stili di vita
Autore: Elisabetta.Oldrini | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 16 Agosto 2006 

Repubblica oggi mette in prima pagina un articolo che racconta, tramite una classifica, i siti protagonisti della rivoluzione culturale, economica e sociale degli utimi 15 anni.
L'articolo viene ripreso dall'originale di domenica pubblicato sull'Observer (ma possibile che i nostri giornalisti non possano evitare sempre il servilismo verso i quotidiani stranieri?!). Molti dei siti sono i soliti noti come eBay, Amazon, Blogger.com, Google, YouTube, ma ci sono anche siti di news indipendenti e famosi nei paesi dove l'inglese "si mastica bene". Siti che non seguono i diktat dei grandi gruppi e grandi interessi politici come Salon.com che grazie a Internet ha raggiunto un'ampio pubblico e che vive di advertising online. Un esempio italiano potrebbe essere, in questa categoria, il blog di Beppe Grillo.
Come segnalato nei commenti (e aggiunte) dei lettori dell'Observer non bisogna dimenticare altri siti fondamentali come LastMinute.com, Flickr, i vari torrent.
Siti italiani da aggiungere in classifica? A me non ne vengono in mente, a parte un paio di siti di ricette online che hanno rivoluzionato le mie capacità culinarie e salvato diverse cene :-), ma che dubito possano far parte della classifica.

Neutrali in rete
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 4 Agosto 2006 

Segnalo un ottimo articolo di Massimo Fubini sulla net neutrality. Mi pare che sia utile fare il punto della situazione in questo momento di liberalizzazioni, soprattutto quando certe libertà si danno per scontate.

Decidi tu lo spot che va in TV
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 4 Luglio 2006 

acquarius.JPGVotaquarius.it è il sito pensato per promuovere il lancio in Italia di Acquarius, nuova bevanda di Coca Cola; all'interno del sito è possibile vedere, e votare, due diverse versioni dello spot. La versione che riceverà più voti farà effettivamente parte della campagna in onda a partire da settembre, con le varie declinazioni, anche su stampa, affissioni etc etc.

Mi sembra un bel modo di usare la rete per far crescere interesse e curiosità su un nuovo prodotto; personalmente ho votato la versione B. :)

Buona visione!

Ebola Industries inaugura il viral blog
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 8 Giugno 2006 

I ragazzi di Ebola Industries, dopo il viral search engine, inaugurano il proprio blog: Ebolablog.com
Lo segnalo con piacere perchè entrambe mi sembrano iniziative interessanti e ben fatte.
Sbirciando sul blog, tra l'altro, ho trovato questa strepitosa pubblicità dell'Adidas:

ponte_adidas.jpeg
Google spreads
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 7 Giugno 2006 

Spread.gifHo provato il nuovo Spreadsheets di Google e mi pare di poter dire che ancora una volta il prodotto sia ben fatto.

Si tratta di un foglio elettronico online che può essere modificato e condiviso con altre persone. Abbiamo fatto delle prove con Matteo e Giuseppe, realizzando dei fogli abbastanza semplici che ci hanno permesso di cogliere quanto la condivisione sia veramente la caratteristica chiave di questo tipo di applicazione. Senza dimenticare la compatibilità con i formati di Excel.

Per ora non ci sono alcune funzioni molto "aziendali", come le macro e le pivot, ma non credo che l'intenzione sia quella di arrivare a tanto ed erodere quote a Microsoft in quel target così basilare per l'attuale monopolista. Certo è che importando dei piani di budget abbastanza semplici, il servizio online ha interpretato i file correttamente, permettendomi di lavorarci come se fossi sul ben più costoso Excel, con in più la possibilità di condividere online e consentire l'editing a colleghi che potrebbero essere ovunque nel mondo. Non male.

Sinergie globali
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 25 Maggio 2006 

Era nell'aria da tempo, Yahoo!, eBay e Microsoft stavano discutendo della possibilità di unire le forze per contrastrare l'avanzata di Google. Ora è ufficiale: Yahoo! e eBay stanno iniziando a lavorare insieme. E Bill chi se lo prende, nessuno?

Una nuova Suit per Google
Autore: Federico.Riva | Categoria: Avvistamenti | Data: Sabato, 6 Maggio 2006 

google_money.jpgQualche tempo fa feci notare al mio amico Jacopo Gonzales che su Google erano presenti degli AdWords alquanto discutibili. Scrivemmo un paio di post, e la cosa sembrava finita lì; come al solito sembrava che la grande G non sarebbe stata minimamente intaccata dalle considerazioni di due appassionati italiani di web.

Le cose sono andate invece diversamente, a dimostrazione che scrivere, parlare e contestare (anche chi appare inattaccabile) può servire, non tanto per punire (questo non accadrà), quanto piuttosto per migliorare un prodotto o un servizio (come quello di Google) che non migliora concretamente da tanti anni.

Non contento di avere pubblicato la notizia su IMLI, Jacopo si decise a pubblicarla anche su un famoso forum U.S.A. dedicato proprio ai motori di ricerca; il thread fu molto letto (oltre 11 mila persone) e oltre al fatto che - come prima conseguenza - gli Adwords furono velocemente eliminati, c'è stato il fatto che un politico americano ha deciso di fare causa a Google per incitazione e distribuzione di pedopornografia.

Sottolineo subito che non sono d'accordo con le affermazioni del parlamentare statunitense, ma sono contento che a Mountain View ci sarà adesso qualcuno che si chiederà se non sia il caso di fare più attenzione alla policy editoriale, ma soprattutto alla sua applicazione, che regola la pubblicazione degli annunci. Voglio infine sottolineare che la cosa più grave non sono gli annunci che possono essere trovati su Google, ma i risultati organici, che sono infinitamente più cliccati e che - nel caso della pornografia minorile - non sono filtrati in nessun modo, senza alcuna giustificazione che non sia quella di una fittizia 'libertà di ricerca'.

P.S.: Oggi ne parla anche Ansa.it ;-)

Google Italia official blog
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 4 Aprile 2006 

google_it.gifAnche Google Italia, dopo US, Cina, Giappone, Corea e Messico, ha il suo blog ufficiale, inaugurato ieri, 3 aprile, con il primo post di Stefano Hesse, corporate communications manager e blogger di lungo corso!

Purtroppo come tutti gli altri blog di Google nemmeno questo dà la possibilità di commentare :(

Prove di citizen journalism, ma che sito brutto!
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 30 Marzo 2006 

city_logo.JPGCapitato per caso sul sito del free press City, ho scoperto una, a mio modo di vedere, interessante iniziativa di user generated content denominata "Ora Scrivi Tu".

In pratica ai lettori online viene data la possibilità di scrivere un articolo, magari corredato anche da foto, inserirlo in una particolare rubrica e, dopo convalida, vederselo pubblicato online; francamente non so se gli articoli vengono poi pubblicati anche sull'edizione cartacea, ma mi sembra comunque un esperimento interessante da segnalare.

Fa da contrappeso a questa iniziativa il sito, davvero inusabile; ecco un modello, secondo me, di cosa NON fare con Flash, che è una tecnologia bellissima, ma quando è fine a se stessa e non risponde ad esigenze di navigazione rischia solo di confondere.

Senza considerare che il sito in questione è visibile SOLO con Internet Explorer; se infatti provate a visualizzare http://city.corriere.it/ con Firefox, ad esempio, l'esperienza che vi troverete a vivere è straniante; la pagina si scompone, i link su flash fanno cilecca, etc etc.

Per carità, non è certo dal sito che un free press genera la quota maggiore dei suoi ricavi, ma visto che dovevano realizzarne uno, forse, un progettino di navigazione potevano tirarlo giù con qualche test multipiattaforma, no?

Pubblicità regresso
Autore: Jacopo.Gonzales | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 15 Marzo 2006 

minorenni.gifDopo il post di Federico di ieri, la saga degli annunci illegal sembra continuare. Chi si dovrebbe muovere per modificare questa situazione, sta dimostrando di avere i piedi chiodati.
Notavo qualche istante fa, con una certa dose di illusa soddisfazione, che l’annuncio sul preteen sex era stato rimosso, quando ne vedo apparire un altro. Ma questo controllo editoriale lo vogliamo far funzionare o no? Google sveglia!!! Mi sono veramente rotto di vedere questi annunci vergognosi pubblicati liberamente su quello che, ironia della sorte, viene considerato il miglior motore di ricerca. Forse delle volte è meglio ricredersi sulla definizione che si ha di migliore. Magari il più usato, ben lontano dall’essere il migliore comunque. Che squallore. Altro che don’t be evil, il motto in queste ore dovrebbe essere Don’t be teen!

Asian preteen sex???
Autore: Federico.Riva | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 14 Marzo 2006 

adwords.gifTempo fa, quando lavoravo per un motore di ricerca dalle belle speranze, introdussi (era l'anno 2000) un sistema di filtering delle ricerche che avrebbero potuto portare a risultati di ricerca pedofili e pedopornografici; il filtro era molto semplice e veniva attivato (usavamo il Perl all'epoca) con la combinazione di determinate keys (tipo: preteen + porn); ne parlarono anche i giornali e una trasmissione di Canale 5, ma nessun altro SE fece mai nulla di simile (i mean: the big players); dopo anni la situazione è rimasta invariata; guardate qui. Lasciamo stare i piccoli algoritmi crescono (come direbbe Jacopo), ma qui mi sembra veramente che ci sia menefreghismo totale; ci si affida a una directory scoppiata, non aggiornata e prezzolata come Dmoz per determinare l'affidabilità dei siti (ecco l'apporto umano, troppo umano di Google) e non si ha il minimo controllo (stop keys e stop function) per chi indicizza siti con evidente scopo di promuovere il turismo sessuale con le minorenni. A me fa schifo. Don't be evil (for free).

Web 2.0: è ancora roba di Google!
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 10 Marzo 2006 

Giusto ieri parlavo con un collega dell'MBA delle nuove aziende nate con la prospettiva del web2.0, delle opportunità di business e dei (potenziali) rischi per Google etc.

Dato che siamo lontani (io firenze, lui milano) ho creato allora un documento su Writely (word processor online e ... free) con l'obiettivo di condividere con questo collega info, riflessioni e link sul tema.

Notizia di ieri: Google ha acquistato Writely... ma non avevano detto che loro volevano occuparsi solo di search? :)

Google come la Fiat?
Autore: Federico.Riva | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 9 Marzo 2006 

Il mio amico Jacopo mi ha sottoposto stamane il link di ThreadWatchche parla del nuovo brevetto di Google. Si tratta di una specie di 'corollario' rispetto al patent che qualche mese fa attirò l'attenzione di tanti esperti di SE. Beh, sinceramente mi fa un po' sorridere questo dichiarazionismo tecnicistico di Google, che sembra sempre di più finalizzato - con un'opera di propaganda (agli esperti) più che di 'agitazione' a colmare le lacune ormai evidenti che - proprio perché ancora...

il più grande e migliore motore di ricerca al mondo - dovrebbe fare arrossire i dirigenti di Google e incazzare un pochino anche i suoi utenti. Spiego perché: tutto quello che sta scritto nei due ultimi brevetti è molto condivisibile; in questo momento non sono affatto preoccupato del fatto che Google possa diventare un Grande Fratello occulto (certo gradirei che ci fosse più trasparenza di quella che sinora hanno dimostrato da Mountain View); il problema vero è sapere quando tutte queste 'belle cose' saranno realizzate. Vi faccio alcuni esempi; io sono proprietario di alcune decine di domini che precedentemente avevano un contenuto e ora ne hanno un altro; anzi non hanno nessun contenuto ma portano con un redirect apache a un altro sito (tutti allo stesso sito); questa operazione è stata realizzata 25 giorni fa; i siti in oggetto raccolgono centinaia di migliaia di pagine indicizzate dal grande motore di ricerca e alcune sono posizionate molto bene sia in Italia sia all'estero; queste pagine vengono visualizzate con keyword le più varie che nulla hanno a che fare con il contenuto del sito a cui puntano ora lato server. Bene, io pensavo che al primo passaggio, Google si accorgesse dell'inganno e non solo eliminasse le pagine dall'indice, ma bannasse i suddetti siti (non quello di destinazione ovviamente perché non sarebbe giusto). Bene, dopo 25 giorni non è successo nulla di tutto questo e ogni giorno circa 5000 utenti unici italiani cercano - magari - un modello di bmw usata e si trovano sul mio sito (di...entertainment). Il fatto è che Google è passato e passa ogni giorno su queste decine di siti e ha anche modificato alcune descrizioni e titoli dei siti stessi, pur non togliendo nemmeno una pagina.
Se non sono in grado di capire che ci sono sul loro motore centinaia di migliaia di pagine indicizzate che portano allo stesso sito che nulla a che fare con esse, come potrei pensare che sono in grado di
1) 'vedere quel che faccio col 'pointer' (il mouse io non lo uso...)
2) capire quali sono le mie preferenze (magari con categorie psicodemografiche)
3) quindi 'propormi' (consapevolmente o no, questo non importa) dei risultati di ricerca che si attaglino meglio alla mia personalità e gusti (ancora un mistero per me medesimo).
Altro esempio; cercate "comprare mazze da baseball" su Google; ci sono almeno 4 risultati di ricerca tratti da un mio pezzo scritti tempo fa e nessun vero link utile per comprare mazze da baseball; se guardiamo poi agli adwords, la situazione non è certo migliore: mercatini grandi e no, generici e con url generici che potrebbero essere inseriti anche per 'comprare guanti da cucina".
E' possibile che Google non capisca che se uno cerca 'comprare mazze da baseball' non cerca un sito che contenga la phrase 'comprare mazze da baseball', ma che le venda effettivamente? Tenete conto poi che non ho fatto nessun bombing su queste keys (come potete vedere dai link e dagli url delle pagine).
Terza cosa: quante volte vi è capitato di andare su un sito che ospita gli AdSense e di vedere che gli spot non hanno nulla a che fare col contenuto della pagina ma solo con alcune 'parole' e quante volte Google ci ricorda che il cielo è blu e per quali motivi? (terza elementare come direbbe qualcuno...). Poi cliccando questi banner appare chiaro come fa Google per trovare informazioni (inserendo frasi che 'presumibilmente' sono presenti nella pagina).
La lista di sbrindellamento di Google è lunghissima e più leggo di queste fantascientifiche ipotesi echeloniane più mi viene da pensare che io mi accontenterei di una cosa: avere delle descrizioni dei siti che per lo meno siano attinenti non tanto con quello che vuole il webmaster ma con quello che vuole il webmaster nel caso che Google ritenga, dall'alto della sua mountain di saggezza, sia giusto. Cominciamo con un ritorno delle description tag decente. Se Google sta ancora cercando gente esperta in LSI (fino a poco fa c'erano dei meta-adwords in proposito), possiamo attendere ancora qualche anno prima che si occupi dei movimenti di miliardi di mouse e ne capisca qualcosa :)
Perché Google come la Fiat? Perché la strategia del 'tanto nessuno ci toglierà fette di mercato' è forse la miopostrategia peggiore che si possa adottare, soprattutto in internet. Altavista docet; will google do the same?

Spam o non spam ?
Autore: Enrico.Bianchessi | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 6 Febbraio 2006 

La notizia , riportata tra gli altri da Punto Informatico, della decisione di AOL e Yahoo di offrire alle aziende la possibilità di bypassare i filtri antispam pagando, non può non lasciare davvero perplessi. Lo spam è spam, e una email pubblicitaria che ricevo senza averla richiesta non diventa legittima solo perchè il mittente paga un "francobollo" digitale. Per quanto "indorata" dai portavoce dei due portali, mi sembra una brutta notizia.

Amazon: lo (mancato) sviluppo tecnologico dell'Italia è cronico
Autore: Andrea.Cappello | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 6 Febbraio 2006 

Leggo in Blog4biz:

"Su Il Sole-24 ore di oggi, a pagina 2, Alessandro Merli intervista Diego Piacentini, numero due di Amazon. In poche parole, il dirigente spiega perchè il negozio virtuale statunitense non abbia ancora e non avrà per parecchio tempo una presenza diretta in Italia. Due le ragioni principali: la prima, interna ad Amazon, è la priorità che l'azienda Usa ha assegnato agli investimenti e alla crescita in Asia. La seconda, molto più grave, è il cronico ritardo tecnologico che affligge il mercato italiano, dove la banda larga e l'e-commerce sono ancora agli albori e dove, secondo Piacentini, due fattori frenano la crescita del sistema Italia: la scarsa volontà di fare ricerca e innovazione, ma anche e soprattutto la quasi inesistente propensione di chi investe a rischiare con progetti nuovi."

Sono tristemente contento: non ce ne stiamo accorgendo solo noi.

Wikipedia oggetto di censura
Autore: Jacopo.Gonzales | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 2 Febbraio 2006 

Stando a quanto scritto dal giornale del Massachusetts Lowell Sun Online, e ripreso poi dal Corriere della Sera, sembra che Wikipedia, la nota enciclopedia online, sia stata oggetto, per così dire, di manomissioni da parte di alcuni membri dello staff di un membro del Congresso statunitense.

A subire modifiche non autorizzate volte alla censura, sarebbe stata una pagina contenente la biografia del politico USA Marty Meehan.

In particolare, come riportato da Alessandra Carboni, i collaboratori del parlamentare americano hanno fatto sparire dalle note biografiche di Meehan tutte le indicazioni sui fondi usati per la campagna elettorale, la dichiarazione con cui il politico aveva promesso di ritirarsi dopo otto anni di mandato nonché tutte le affermazioni eccessivamente critiche.

Dato che il Congresso USA non è nuovo a modifiche di questa natura (se ne contano migliaia solo negli ultimi mesi), Wikipedia, come misura cautelativa, si è trovata costretta a bloccare per circa 2 mesi tutti gli Ip del Congresso.

Evoluzione, rivoluzione o devoluzione dei media?
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 27 Gennaio 2006 

Il post di Massimiliano, precedente a questo, apre una serie di questioni per chi si interroga sul futuro dei media. Mi limito a sviluppare un ragionamento con l'intenzione di stimolare il dibattito in corso.

Ci troviamo in un periodo di transizione ed è estremamente difficile riuscire a distinguere tra tendenze di aggiustamento (anche reversibili) e quelle di carattere più strutturale.

Ci possiamo infatti chiedere ad esempio quanto si spingerà il processo di frammentazione delle audience sui diversi media e sui diversi contenuti disponibili, considerato che dal lato dell'offerta, gli operatori che avranno un business model non sostenibile tenderanno a scomparire oppure ad essere assorbiti, mentre dal lato della domanda, gli utenti con l'aumentare dell'esperienza selezioneranno direttamente le fonti che producono contenuti ritenuti rilevanti e marginalizzeranno coloro che si limitano ad amplificare o "rimodellare" contenuti di altri senza creare valore aggiunto.

Possiamo poi domandarci quali saranno i modelli di business dei contenuti disponibili, ovvero quali e quanti contenuti saranno disponibili gratuitamente (free press, blog, programmi televisivi ecc) e quali quelli premium, ma anche quali disponibili attraverso modelli misti che sicuramente verranno introdotti nei prossimi 24 mesi.

Infine dobbiamo chiederci quali saranno i rapporti di forza contrattuale tra produttori, aggregatori e distributori di contenuti nella grande competizione per le audience su tutti i media.

Se ripercorriamo la storia economica del nostro Paese, possiamo osservare che dal dopoguerra, siamo passati da un'economia agricola basata sull'autoproduzione ad una produzione di massa che ha diffuso i prodotti di largo consumo.

L'avvento della Grande Distribuzione Organizzata ha dato un impulso all'industria, ne ha razionalizzato i costi di distribuzione, ha creato nuovi mercati ma ne ha anche diminuito la forza contrattuale. Questa è una delle ragioni per cui l'industria ha sviluppato con grande determinazione i prodotti di marca facendo aumentare in brevissimo tempo gli investimenti pubblicitari e permettendo la nascita e lo sviluppo della televisione commerciale.

Il processo di concentrazione nell'industria sta premiando oggi i soggetti più vicini ai consumatori, quelli che meglio controllano la distribuzione.

Nel panorama dei media, anche in seguito al processo progressivo di digitalizzazione, forse stiamo assistendo al processo inverso: la prevalenza della produzione.

La frammentazione delle audience e del mercato premierà chi saprà produrre o aggregare contenuti di valore anche per target di limitata ampiezza in modo economicamente sostenibile o chi si presenterà sul mercato con modelli innovativi di business che consentiranno di alimentare l'industria dei contenuti.
La "distribuzione" rischia la comoditizzazione (mi scuso per l'orribile termine).

Per certi versi si tornerà al periodo degli anni quaranta e alla produzione dei cosiddetti "branded contents" ma con modelli più complessi ed evoluti.

Credo di non avere difficoltà ad affermare che ci troviamo di fronte ad una svolta epocale, per questo gli attuali equilibri sono fortemente instabili.

L'evoluzione dei media
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 27 Gennaio 2006 

Una nuova ricerca realizzata dall'ISIMM per conto di ANSA e Rai Net. Secondo la ricerca pare, dico pare, che la carta stampata sia il media che più di ogni altro soffrirà internet. Qui la pagina dell'articolo (PDF - 220k) sulla ricerca, tratto da PuntoComOnline.

Spot virali
Autore: Redazione | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 25 Gennaio 2006 

Riceviamo una segnalazione da Mrs Red "una delle editrici di ebolaindustries.com", in cui ci comunica che sul sito è possibile votare dieci spot virali italiani. La redazione di IMlog (in realtà solo uno di noi :)) ha decretato lo spot di savetheaccount.org come il migliore tra quelli in lizza.

Innovazione digitale: sviluppo non sviluppo in Italia?
Autore: Andrea.Cappello | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 20 Gennaio 2006 

Prendo spunto dalla notizia data oggi su La Stampa, e riporto alcune dichiarazioni:

«Il governo ha aperto i saldi di fine stagione sui Pc e spreca i soldi degli italiani (ben 7,2 milioni di euro) per un diluvio di opuscoli di propaganda elettorale» dichiara Beatrice Magnolfi che ha appena presentato con Pierluigi Bersani i 10 punti per l'Italia digitale dei Ds.
«Quello del governo delle tre i è un consuntivo così disastroso - prosegue Magnolfi - che nessuna propaganda lo può occultare: nella P.A. per 5 anni si sono occupati solo di spoil systems e non di innovazione; nelle piccole imprese non c'è stata nessuna politica industriale diretta a colmare l'enorme ritardo digitale; quanto alle famiglie e ai cittadini, dopo lo scandalo dei decoder cercano di recuperare voti offrendo qualche mancia pre-elettorale».

Tale dichiarazione segue la presentazione dell'iniziativa-opuscolo da 7,2 miloni di euro (!) con cui Stanca conferma che il governo ha e sta lanciando lo sviluppo digitale in Italia: «Quella che stiamo vivendo è la seconda storica 'alfabetizzazione' degli italiani: quella digitale. Il governo la sta promuovendo attraverso una serie di iniziative senza eguali in Europa».

Non cito perchè risapute le classifiche che vedono l'Italia in tale fronte fanalino di coda su infrastrutture, formazione, icentivi alle imprese.

Lasciando tali dichiarazioni di destra e sinistra il tempo che trovano, c'è da augurarsi che i nostri politici futuri abbiano importanti interessi (tramite aziende controllate o gruppi di voto) sul web, internet e il settore IT.

Da Bertelsmann l'anti Google ?
Autore: Enrico.Bianchessi | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 18 Gennaio 2006 

Secondo il Financial Times di lunedì scorso il gigante dei media Bertelsmann sarebbe pronto a sostenere "Quaero", il progetto di search engine europeo.

Il progetto gode già del supporto di un gruppo di aziende che comprende Thomson, France Télécom, Deutsche Telekom, Thales, Bertin Technologies, Exalead, e Vecsys.

Del progetto si è interessato direttamente nientepocodimenochè il presidente francese Chirac, che ha "innestato" sulla cosa una polemica di tipo "culturale" contro l'egemonia americana.

In realtà, come ha rilevato Rick Summer, un analista che segue Google in Morningstar, sul piano pratico Google ha davvero poco da temere da un progetto del genere, dato che la posizione che ha acquisito potrebbe essere minacciata solo da una proposta alternativa sostenuta da un enorme sforzo promozionale e che proponga contemporaneamente anche sostanziali innovazioni tecnologiche.

Sotto un altro punto di vista, prosegue Summer, l'unico vero pericolo potrebbe nascere nel momento in cui qualche governo dovesse decidere di introdurre forme di regolamentazione del search. Staremo a vedere.

Users Generated News :)
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 18 Gennaio 2006 

Magari sarà l'inaugurazione di una nuova rubrica o quantomeno di una nuova categoria di IMlog, fatto sta che sono arrivate alcune segnalazioni interessanti da parte di alcuni utenti e volentieri le posto:

  • Massimo Mattone, caporedattore di Internet Magazine, segnala una sua intervista bipartisan che cerca di chiarire il "mini-scandalo" provocato dal fatto che i manifesti elettorali di Forza Italia pare siano stati fatti con un software crackato. Ne ha parlato anche Mantellini
  • Marco Bottigliero segnala una interessante puntata di un nuovo programma di Radio24, "Strega e madonna" in cui si parla di Tivo (su Imlog se ne parlava già qui)
  • Marco Franceschetti mi segnala il blog del candidato sindaco di Milano Davide Corritore (definito qualche tempo fa da Repubblica "il ragazzo uscito da Internet"...), un blog "vero" e molto ben fatto, al contrario di tanti altri finti blog politici. Imperdibile il giochino con protagonista la Moratti, che se fosse a scopo commerciale chiameremmo advergame

Chiunque voglia segnalare una news, un argomento specifico da trattare, un articolo particolarmente interessante o in target con IMlog può mandare una mail a info@imli.com

E arrivò anche la radio!
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 17 Gennaio 2006 

dmarc.JPGE' appena uscito un comunicato di Google che informa dell'imminente aquisizione (da completarsi entro il primo quarter del 2006) della DMARC, azienda che secondo il comunicato "connects advertisers directly to radio stations through its automated advertising platform" e secondo il proprio sito web è "the market-leading provider of digital solutions and media services in the radio broadcast industry".
Una sorta di AdWords radiofonico più o meno :)

Il costo? 102 milioni di $ cash.
Lo scopo? Prababilmente estendere il proprio predominio in campo pubblicitario anche su altri mezzi.
Prossimo passo?

Yahoo! compra del.icio.us
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Sabato, 10 Dicembre 2005 

Ecco un'altra news che girava da un pò in forma di "rumors"; ne danno notizia i rispettivi blog (yahoo! qui e del.icio.us qui).

Dopo l'acquisto di Flickr nei mesi scorsi, questa mossa sembra confermare l'interesse di Yahoo! per lo sviluppo, in ottica commerciale, dei servizi tagging (o melgio, nel caso particolare, di social bookmarking); così come è avventuo con Flickr, anche per del.icio.us la promessa è quella di non snaturare il servizio: " ... we plan to give del.icio.us the resources, support, and room it needs to continue growing the service and community".

Tuttavia è davvero difficile credere che non ci sarà alcuna integrazione con il servizio MyWeb2.0 di Yahoo! lanciato pochi mesi fa e con caratteristiche simili all'offerta di del.icio.us (anche se con successo decisamente minore).

A mio modo di vedere, in realtà, adesso il problema di Yahoo! sarà quello di gestire al meglio gli utenti di del.icio.us (o almeno, meglio di quanto è stato fatto con la comunity di Flickr); già nei commenti sui blog ufficiali infatti sta emergendo una forte delusione (frasi come "Too bad. I'll be leaving for good. Before the ads come in.") che andrà gestita per evitare il rischio di perdere per strada tutto l'entusiasmo di questi giorni.

... e Beta fu! (Google Base)
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 16 Novembre 2005 

googleBase.gifDopo gli annunci delle scorse settimane, le mezze smentite e qualche depistaggio, Google ha ufficialmente lanciato la versione beta del suo nuovo prodotto, Base, nato con l'obiettivo (non dichiarato) di entrare nel mercato (per la verità già molto affollato) degli annunci gratuiti online.

Cosa fa GBase? In soldoni, come riportato sul blog ufficiale "Google Base enables content owners to easily make their information searchable online. Anyone, from large companies to website owners and individuals, can use it to submit their content in the form of data items. We'll host the items and make them searchable for free."

Due sono le caratteristiche di prodotto che, personalmene, trovo particolarmente interessanti: in primo luogo, rispetto alle offerte già disponibili online, tutto è estremante semplificato (in stile Google direbbe Matteo :) ) con guidelines ridotte all'osso e formati di annuncio flessibili (esistono degli standard, ma l'utente può crearne di nuovi).

In secondo luogo, fin da subito, GBase pone una netta "separazione" tra l'inserimento annunci per privati da un lato e aziende dall'altro; per i primi l'inserimento avviene via web con una interfaccia utente interattiva, molto semplice e personalizzabile.

Per i secondi invece è già disponibile uno strumento per l'upload massivo di annunci (bulk upload) attraverso il quale, ad esempio, una agenzia immobiliare, con un costo di sviluppo vicino allo zero, può "esportare" TUTTI i suoi annunci in un file XML da uploadare (e quindi rendere ricercabile da Google) sulla piattaforma Base.

All'inizio di questo post ho scritto che l'obiettivo di BASE è "non dichiarato"; in realtà sul blog ufficiale di Google è possibile leggere che questa versione Beta "is another small step toward our goal, creating an online database of easily searchable, structured information."

Tuttavia, riducendo i costi di gestione drasticamente rispetto alle strutture tradizionali e generando contemporaneamente una utilità senza precedenti per i futuri inserzionisi, GBase rappresenta senza dubbio l'inizio di una nuova era per il mercato degli annunci online (e non solo).

Chi si loda...
Autore: Redazione | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 14 Novembre 2005 
top100_alexa.JPG

Non è molto bello lodarsi o vantarsi dei propri risultati, ma per questa volta permetteteci di segnalarvi che grazie a tutti voi che postate, commentate o semplicemente leggete IMlog siamo al 12° posto in classifica tra i blog italiani più visitati secondo la classifica di Alexa. Considerando l'argomento trattato non è poi così male, no? :)

La Top 100 di Technorati invece non ci considera minimamente, ahinoi, ma il problema è noto e dipende dal redirect dell'url. Magari prima o poi sistemeremo anche questa cosa.

Alla fin fine non ce ne viene in tasca nulla, però son soddisfazioni.
Grazie a tutti!

AeroBlog
Autore: Enrico.Bianchessi | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 10 Novembre 2005 

Segnalo via Corporate Blogging, un altro esempio di utilizzo dei blog nell'ambito di un customer loyalty program di una compagnia aerea. Si tratta del blog di Hapag-Lloyd Express, HLX Urlaubsblogs, dove i clienti di Hapag possono pubblicare foto e postare commenti relativi ai loro viaggi.
"Travelling is experiencing, experiences are best shared and blogging is sharing. Travels and blogs are a perfect match." sottolinea Frederick Wacka.

Al momento sembra essere solo in tedesco, ma ovviamente sono previste anche altre lingue incluso l'Italiano.

Microsoft Live (beta)
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 2 Novembre 2005 

logoWL.gifMicrosoft presenta la propria versione beta del Web 2.0. Fin dal momento in cui sono entrato nella home page ho respirato un'aria nuova, diversa; sono stato infatti avvisato che la versione per Firefox è in corso di sviluppo: "Firefox support is coming soon. Please be patient :-)" (con anche la faccina!). Prima non mi avrebbero nemmeno considerato. Feed, mail, ricerca, tutto in versione rigorosamente beta.

Weblog usability
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 18 Ottobre 2005 

Il caro vecchio Jakob Nielsen ha dedicato il suo ultimo Alertbox ai blog, in particolare focalizzandosi ovviamente sugli errori :)

"Weblog Usability: The Top Ten Design Mistakes"

Come al solito alcune cose sono condivisibili altre un po' eccessive, ma io personalmente non mi perdo un Alertbox. Buona lettura!

L'innovazione non serve a nulla
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Sabato, 15 Ottobre 2005 

I titoli provocatori sono molto pericolosi, soprattutto quando provengono da blasonate società di consulenza. Mi riferisco a questo studio di Booz Allen Hamilton, ripreso anche qui, che se letto superficialmente indurrebbe le aziende a pensare che i denari investiti in ricerca e sviluppo siano gettati al vento.

Un conto è voler far colpo per ottenere copertura mediatica, ma sappiamo molto bene che sono pochissimi a leggere le ricerche fino in fondo.

Si investe ancora troppo poco in ricerca e sviluppo e questi titoli ad effetto, non rendono un buon servizio allo sviluppo tecnologico. Il mio invito è quello di scegliere con maggiore attenzione titoli e descrizioni delle ricerche, perché spesso sono le uniche cose che vengono lette.

Dal blog al libro
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 12 Ottobre 2005 

Come molti sanno, nell'ottobre del 2004, Chris Anderson, Chief Editor della rivista Wired, ha pubblicato un innovativo articolo dal titolo: The Long Tail.

L'accoglienza strepitosa da parte del mondo digitale della nuova filosofia della lunga coda, ha convinto Chris a pubblicare un blog con l'obiettivo di sviluppare un modello teorico intorno a questa idea.

Nel lungo periodo The Long Tail si trasformerà in un libro che verrà progettato soprattutto con il contributo dei commenti, dei suggerimenti e dalle estensioni alla teoria da parte della blogosfera, una sorta di libro collettivo.

BBC News
riporta la notizia della decisione da parte di Blooker Prize di indire un premio specifico per libri (nelle categorie fiction, non fiction e comics) che si basano su blog o siti internet.

Si potrà ora parlare di cultura dei blog?

Update: ne parla anche il Corriere

Web 2.0
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 10 Ottobre 2005 

Si parla molto in questo ultimo periodo di Web 2.0, non si tratta di un nuovo protocollo, di una release di un software, ma di un termine utilizzato per descrivere un nuovo modo di intendere e di utilizzare la rete grazie allo sviluppo di una molteciplità di applicazioni che sono già state lanciate e che lo saranno nei prossimi mesi e che contribuiranno a modificare la morfologia della rete.

Tim O' Reilly ha cercato sul suo sito di delinearne alcune caratteristiche creando anche un grafico che ne sintetizza i concetti base.

Siamo naturalmente ancora a livello di brainstorming. Robin Good ha pubblicato una mini guida al web 2.0 di cui raccomando caldamente la lettura.

E' prevedibile nei prossimi mesi una moltiplicazione di conferenze anche nel nostro Paese e di articoli e blog che si prefiggono di comprendere le potenzialità della nuova rete, che si sta riprogettando sotto i nostri occhi. Come al solito, lo sviluppo tecnologico è più veloce della nostra capacità di razionalizzazione.

Per coloro che si occupano di editoria, di marketing e di comunicazione, si tratta di ripensare il modo in cui progettare l'informazione poiché possiamo già intuire dei cambiamenti epocali:

a) il contenuto sarà completamente svincolato dalla sua rappresentazione

b) l'informazione verrà aggregata e riaggregata secondo i bisogni degli utenti e sarà fruibile su diverse piattaforme di distribuzione, utilizzando diversi device

c) oltre alla capacità di comunicare in nuovi ambienti, si dovrà anche imparare a gestire nuove dinamiche relazionali di tipo peer to peer

d) la comunicazione diverrà sempre più flessibile e adattata ai contesti ed ai comportamenti di fruizione

e) si assisterà ad un aumento di nuovi contenuti creati oltre che a diverse nuove modalità di ricombinazione di vecchi contenuti che renderanno obsoleti i tradizionali concetti di protezione dei diritti e di digital right management.

f) con grande probabilità cadrà la distinzione tra contenuti caldi e contenuti freddi, i cui confini diventeranno sempre più labili

g) si progetteranno i metadati con la stessa cura con cui verranno costruiti i contenuti


Questo è solo l'inizio di un grande cambiamento di cui non riusciamo nemmeno ad intuirne i contorni.
Sarebbe pertanto importante cominciare a pensarci se vogliamo che il nostro Paese non continui ad essere la Cenerentola dell'innovazione.

BitTorrent goes public?
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 29 Settembre 2005 

bittorrent_logo.gifVia Massimo leggo che BitTorrent ha raccolto $8.75 milioni da un venture capital. Nella notizia/comunicato apprendo che hanno intenzione di sviluppare il protocollo, rendendolo un canale di distribuzione per contenuti multimediali e in grado di sostenere il proprio business anche con la pubblicità. Chi mi spiega come sia possibile tutto questo? Un prodotto per la condivisione libera di file utilizzato per distribuire contenuti protetti da copyright: un deja vu?

P.s.: per i pochi che ancora non lo conoscessero BitTorrent è un protocollo di comunicazione che consente di condividere file, una evoluzione del buon vecchio Napster. Stanno nascendo vari software in grado di utilizzare questo protocollo, tra cui segnalo Azureus. Per chi volesse scoprire che cosa si nasconde sull'isola di Lost, oggi dovrebbe essere disponibile il secondo episodio della seconda serie ;)

Blog e processo di acquisto
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 27 Settembre 2005 

Il blog come strumento strategico per le imprese è al centro del dibattito. Si è infatti scritto e discusso molto sul corporate blogging , sulle strategie di business blogging, sulle sue opportunità e sulle metriche di valutazione.

Sul sito della BBC, si riporta di una survey in cui viene mostrata l'efficacia del blog nell'influenzare il processo di acquisto.

La ricerca citata dalla BBC si riferisce al mercato inglese, sicuramente più evoluto del nostro.

Oltre 3/4 degli intervistati ha rivelato di aver consultato un blog prima di un acquisto. I blog sarebbero preferiti per la loro "imparzialità" e perché scritti da persone reali e non da redazioni.

Altri dati li trovate sull'articolo menzionato.

Occorre dire che non amo leggere dati riportati di survey se non riesco a comprendere i criteri e le metodologie con cui una determinata ricerca è stata fatta e naturalmente sapere chi ha organizzato e soprattutto commissionato la ricerca stessa. Segnalo lo stesso l'articolo di BBC che mette in luce le potenzialità del blog nella formazione delle preferenze d'acquisto.

Io stesso sono un frequentatore di blog come Gizmodo ed Engadget, giusto per citarne due che stimo e che sicuramente tengo in considerazione prima di acquistare un prodotto elettronico.

Google tv
Autore: Federico.Riva | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 22 Settembre 2005 

Per chi pensa ancora che Google è un motore di ricerca:
just that.

News 20/09/2005 - Bloglines style
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 20 Settembre 2005 

- Software per "bloccare" Skype: un regalo per Telecom Italia? (via Luca de Biase)
- Paolo Valdemarin mi offre un ottima scusa per rivedere Parigi d'inverno; Les Blog 2.0
- Il 3 Ottobre, sul canale 817 di Sky, nasce nuovo programma, DigiTalk; tra gli autori c'è Luca Conti (Pandemia)

2006: politica e web si incontrano?
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 19 Settembre 2005 

Merita una segnalazione il vademecum rilasciato da Marco Montemagno per chi fa politica in vista delle Elezioni 2006 dal titolo "Elezioni politiche 2006 e Internet".

Il documento è rilasciato sotto licenza Creative Commons e si pone come obiettivo, per usare le parole dell'autore, "di mettere a disposizione della classe politica e dei colleghi che si occupano di campagne online, alcune idee e linee guida implementabili all'interno delle proprie iniziative".

Dopo il successo della candidatura alle primarie dell'Unione di Ivan Scalfarotto (maturato su web nel silenzio dei mass-media) la sensazione è che Internet, volenti o nolenti, giocherà un importante ruolo (informativo, di approfondimento, etc) del quale non si potrà non tener conto anche nel nostro paese proprio a partire dalle prossime elezioni.

Microsoft comprerà AOL, a meno che Google non la preceda...
Autore: Federico.Riva | Categoria: Avvistamenti | Data: Domenica, 18 Settembre 2005 

E' di qualche giorno fa la notizia di un interesse di Microsoft nel 'web side' di Time Warner. A quanto pare, il deal dovrebbe farsi entro un paio di mesi.

Si tratta di una notizia molto importante; Microsoft, che potrebbe comprarsi Google tante e tante volte (se G vendesse) ha deciso di applicare una strategia aggressiva sul mercato Internet, in una fase in cui TW ha capito che il web non è proprio il suo mestiere.

Ricordo che AOL conta 45 milioni di utenti unici al mese, che è il più grande provider U.s.a e che conta 700 milioni di ricerche al mese nel suo search engine. Con questa mossa, Msn rimarrà sempre il terzo motore di ricerca dopo Google e Yahoo, ma potrà contare su milioni di indirizzi e-mail, di AIM (l'instant messenger di AOL) di toolbar etc e sarà un po' meno underdog.

Ho aspettato qualche giorno per parlare di questa notizia perché volevo vedere la reazione di Google che - stranamente - c'è stata. A quanto pare, Google non vuole perdere l'11% delle revenues che attualmente ottiene dall''affitto' degli spazi di AOL.
Microsoft ha capito che acquisire ditte tecnologiche o 'tech guru' è più complicato che acquisire gli utenti; si spende di più ma si fa più in fretta. Il tempo è denaro e se il tempo scorre uguale per tutti, Microsoft ha invece più soldi di tutti (i competitor del search engine marketing).

To blog or not to blog ?
Autore: Enrico.Bianchessi | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 15 Settembre 2005 

Segnalo la possibilità di scaricare un white paper di The Content Factor, dedicato al come e al perchè dedicare risorse al corporate blogging. Mi sembra valga davvero la pena di dargli un'occhiata.

Credo sia interessante riassumere qui i 10 consigli base:

1. Read Before You Write.
2. Links Are Key.
3. Don’t Use Your Own Blog to Sing the Praises of Your Company.
4. Don’t Spam in Comments or Email.
5. Monitor What Bloggers Are Saying About You.
6. Don’t Do Denial.
7. Comments—Tread Carefully.
8. Set Your Employees Free (Because They Already Are).
9. Don’t Forget Traditional Marketing and PR.
10. Aggregators Are Great—But Start Small.

Google inaugura il motore di ricerca per i Blog
Autore: Gianluca.Demarchi | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 14 Settembre 2005 

google_blogsearch.JPGLa scritta "Beta" di fianco al logo di Google è ormai davvero familiare... la mission potrebbe essere: "Google, tutto il resto è Google beta". La notizia vera: nasce Google Blog (diventerà Bloogle? Chi lo sa...) motore di ricerca che permette con la stessa struttura e meccanismo del papà di effettuare ricerche all'interno dell'universo dei Blog.

Anche se esistono già motori specializzati in materia, Google arriva comunque per primo rispetto ai suoi diretti concorrenti.

Potrebbe prospettarsi un'integrazione futura nel motore principale, magari con una differenza di visualizzazione nei risultati.

Skype colpisce ancora
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 9 Settembre 2005 

skypeme-img.jpg

Passo dopo passo, Skype sta introducendo una serie di nuovi servizi, in modo da permettere, come da mission, di mantenere le telefonate da pc a pc gratuite e senza alcuna pubblicità. Mi sembra degno di nota il comunicato che annuncia l'apertura di un marketplace per servizi vocali creando nuove opportunità di revenue. Si creeranno molto presto tante nuove aziende, anche micro, che presteranno servizi per le imprese o per i privati.

Volete ad esempio una consulenza a prezzi modici dai Guru di Imlog via Skype? Non c'è problema, chiederemo a chi di dovere di attrezzarsi. :)

Skype all'attacco
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 29 Agosto 2005 

attack.jpg

Si lo so, nei vari blog sono tutti googlosofi, basti pensare alle centinaia di post dedicati a Google Talk, ma io che amo Skype, non posso non segnalare l'apertura verso sviluppatori esterni che stanno portando innovazioni interessanti dopo Vskype un plug in che ha consentito di fare videoconferenza su Skype.

Guardate la gallery di Skype, si è vero, mettono le mani avanti, sono ulteriori servizi ed applicazioni non controllate direttamente dall'azienda e da provare a proprio rischio, ma alcune di esse sono davvero interessanti per il mondo aziendale, della formazione e del tempo libero.
Fra tutte vorrei segnalare la Beta di Jive una community di Skype user, suddivisa per temi di interesse.

No Massimo ho cambiato idea, Skype a mio parere non verrà venduta, almeno non adesso, il suo valore deve ancora crescere. Aspettiamoci ancora tante innovazioni, intanto io mi provo Skype Web.

News 18/08/2005 - Bloglines style
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 18 Agosto 2005 
News 12/08/2005 - Bloglines style
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 12 Agosto 2005 

  • Anche Amazon usa AdSense! Provate a fer una ricerca e troverete un bel "Sponsored links". qui la spiegazione del perche'. Ovviamente per aiutarsi ad offrire prezzi sempre piu' bassi ai clienti...
  • Repubblica.it: ha senso tappezzare il sito con banner che promuovono questo? D'accordo creare attesa, ma almeno due righe...
  • Anche IBM si da' al podcasting sul proprio sito IR

Yahoo! goes Chinese
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 11 Agosto 2005 

logo_alibaba.gifNon è una notizia dell'ultimo minuto, credo però valga la pena segnalarla: Yahoo! acquista il 40% del capitale di Alibaba.com per un miliardo di dollari, senza con questo riuscire ad avere la maggioranza assoluta che resta nelle mani di Ma Yun il fondatore del servizio. Si tratta del sito di intermediazione B to B (stanno tornando di moda queste sigle, Massimo ne sarà entusiasta :)) numero 1 sul mercato cinese e non solo.

Nei prossimi giorni tornerò a parlare di Cina e del suo incredibile mercato.

News 09/08/2005 - Bloglines style
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 9 Agosto 2005 

Solo qualche link veloce e qualche segnalazione che puó essere interessante per i pochi che non sono in vacanza:


  • Lulu.com: é un sito che ti permette di stampare libri, cd, calendari ecc. gratis. Una sorta di print-on-demand. Tu mandi il file, scegli la grafica e la dimensione e quando qualcuno lo ordina loro lo stampano e lo spediscono. E ovviamente ti pagano le royalties...
  • Google aggiunge i feed RSS alle proprie news: leggi qui
  • pare che Yahoo abbia recentemente aggiornato il proprio index: adesso indicizza il doppio delle pagine di Google...
  • Mauro Lupi inaugura il suo personale podcasting

Amazon non è più un modello!
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 26 Luglio 2005 

Jakob Nielsen, nel suo ultimo Alertbox, afferma che Amazon non può più essere considerato un modello per quanto riguarda il web design dei siti di e-commerce.

Vi consiglio di leggere l'articolo, perchè devo dire che ha proprio ragione! Vi anticipo che anche Nielsen, come me, ritiene che Amazon sia tuttora il miglior sito di commercio elettronico al mondo, ma effettivamente è arrivato ad un punto tale di notorietà e ricnoscibilità che ciò che vale per Amazon non è detto che funzioni per "gli altri".

Lo so, parlo quasi solo di Google e Amazon, ma lo faccio perchè apprezzo il loro essere leader in modo dinamico, senza appiattirsi sul proprio successo e continuando ad innovare. Credo sia per questo che restano e resteranno leader ancora per un bel pezzo!

Brand Extension? no... Extended Business
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 22 Luglio 2005 

cooldj_small.gifSe siete un piccolo produttore di tecnologia e non avete un brand affermato e non avete grossi budget da investire in comunicazione, potete sempre seguire l'esempio di Numark, un'impresa che ha deciso di cavalcare la tigre Ipod, ma per un mercato estremamente di nicchia come quello dei dj dilettanti per feste davvero in. Come potete poi vedere dallo store di Skype sembra che Logitech abbia sostituito Plantronics come partner per gli accessori come le cuffie con microfono per la telefonia peer to peer. Nei prossimi mesi assisteremo ad una competizione molto serrata sul versante degli accordi di cobranding, comarketing e cobusiness che riguarda il crescente mercato degli accessori, degli oggetti di culto della rete e dintorni.

Yahoo! in difficoltà?
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 20 Luglio 2005 

yahoo_1997.gifDurante un recente pranzo con Mauro, abbiamo discusso delle potenzialità dei concorrenti di Google e ho espresso le mie perplessità circa le strategie di molti di questi. La mia sensazione è che Yahoo! stia soffrendo in maniera particolare la prolificità di progetti e la flessibilità dell'azienda di Mountain View. Un'azienda mastodontica come Microsoft è normale che trovi al suo interno i maggiori problemi per reagire, ma Yahoo! dovrebbe ancora beneficiare di un processo decisionale snello, libero da intrecci strategici e visioni di lungo periodo. Eppure i segnali positivi stentano.

Le prime analisi del bilancio rilasciato ieri, pare stiano supportando queste sensazioni: calo di profitto dalla pubblicità e calo di pagine viste. Nonostante questo il risultato operativo genera $368 milioni di guadagni (!). Se lo spazio e il tempo per ritornare vermente gli innovatori di internet stanno contraendosi, le risorse non mancano. Forse occorre "solo" impiegarle un po' meglio? O forse è solo un problema di comunicazione?

Piacere Kijiji...
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 6 Luglio 2005 

Metto un po' di avvistamenti nello stesso post sia per mancanza di tempo sia per non intasare l'home page di IMlog, sia perchè oggi mi va così :)

#1] eBay ha ufficialmente presentato Kijiji con una mail. Probabilmente ha aspettato che le categorie fossero abbastanza piene e che il prodotto fosse avviato, anche se già da tempo il link era presente nel footer del sito di aste.
La comunicazione si focalizza soprattutto sugli annunci immobiliari (dovrebbe essere l'anti-craigslist, no?) insistendo sul fatto che sono gratuiti, ma punta anche sui personali ("nuovi amici") e sul lavoro.

#2] Anche i siti di e-commerce sperimentano il corporate blogging. Via MarketingVox ho scoperto Flypaper, il blog del noto sito di abbigliamento BlueFly. Il blog è perfettamente integrato con il sito (stessa toolbar) e il tono è molto friendly, con i post di Laura e Wendy (errore: non c'è una presentazione delle autrici nè una loro "collocazione" nell'azienda). Per un sito di e-commerce il corporate blog è potenzialmente più "pericoloso" e di conseguenza la scelta di Bluefly è molto coraggiosa. A giudicare dai commenti però non è molto visitato, nonostante il lancio in home page del sito sia abbastanza marcato.

#3] Via MarketingProfs una utile lista di 7 cose da NON fare per lanciare un nuovo prodotto, non necessariamente sul web. A prima vista può sembrare banale, ma credo che per ogni punto possano venire in mente diversi esempi di aziende, anche importanti, che avrebbero fatto meglio a leggersi questa lista.

#4] Via WOMMA un bel white paper (.pdf 603kb) sul perchè la gente scrive le recensioni dei prodotti online.


Beh, per oggi ho finito. Ma come facevo prima, senza Bloglines?

Terra!
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 29 Giugno 2005 

google_earth_thumb.gifNon è una primizia, la notizia è ovunque: Google ha appena rilasciato Google Earth, il nuovo software che ti permette di visualizzare, grazie al satellite, tutte le parti del mondo, con un livello di dettaglio straordinario (per intendersi, è facilissimo individuare le singole case).

L'acquisizione di Keyhole di 8 mesi fa (di cui era stata data notizia qui su IMlog), dunque, ha già dato i propri frutti. Il che dimostra che le numerose acquisizioni dei ragazzi di Mountain View sono fatte con un certo criterio...

Ho subito, ovviamente, scaricato e provato Google Earth, e devo dire che è galattico! Purtroppo sono abbastanza monotono quando si parla della grande G, ma non posso farne a meno.
Ovviamente il servizio è integrato con tutti i servizi Local, e permette di individuare alberghi, ristoranti, negozi ecc. (cliccate sull'immagine e guardate nella barra di sinistra).

Alla prossima release!

Metti Craigslist dentro Google Mappe e ..
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 27 Giugno 2005 

satellite.jpgE' ciò che ha fatto l'autore del sito Housingmaps.com (via Centralscrutinizer) integrando in un'unica pagina le mappe satellitari di Google con gli annunci immobiliari di Craigslist; l'effetto è notevole!

Grazie a questo combo-site (che, vale la pena di dirlo, non ha alcun rapporto di affiliazione nè con Google nè con Craigslist) posso così ricercare un immobile a partire dalla mappa, andando al dettaglio della strada fin quasi ad individuare l'edificio e riuscendo anche ad avere un idea del quartiere in cui si trova l'immobile oggetto dell'annuncio.

Il servizio è per ora limitato solo ad alcune città nel nord america, ma le potenzialità mi sembrano da non sottovalutare; la domanda che mi pongo io è .. quanto ci metteranno a far chiudere questo sito? :)

Google sempre più local
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 22 Giugno 2005 

Vorrei non dover sempre parlare di Google, ma l'inserimento delle mappe italiane nel servizio di Google Map non mi permette di farne a meno ancora una volta. Qui la sede dell'ufficio inglese per cui lavoro, mentre qui, qui e qui dove rispettivamente io, Giuseppe e Matteo viviamo. Credo che le case di Giuseppe e di Matteo si possano anche distinguere perfettamente, la mia ancora no :).

Google Wallet
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 20 Giugno 2005 

Via MarketingVox la notizià secondo cui Google si sta preparando a lanciare un nuovo servizio che entrerà nel mercato dei sistemi alternativi di pagamento; un business che rappresenta il 25% del fatturato di eBay. Iniziano veramente a destare dei timori monopolistici.

Google portatile
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 16 Giugno 2005 

Apprendo da Google Blog che la nuova versione mobile è stata lanciata. In molti la stavano aspettando, forse perchè segna la prima evoluzione del passaggio di Google dal PC al telefonino. A seguire, immagino, Google Local Mobile. A quando la sua portalizzazione? :)

Google Vs Yahoo!: questione d'interfacce
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 14 Giugno 2005 

Dopo aver letto la discussione nata dal post "La portalizzazione di Google" di Federico Riva, vi segnalo l'interessante analisi di confronto sulle interfacce dei servizi di Google e Yahoo! realizzata da Luke Wroblewski sul suo blog Functioning Form.

Quello che mi colpisce di questa analisi, completa e dettagliata, è la tendenza alla "somiglianza" che è possibile verificare nell'evoluzione dei due prodotti; da un lato Yahoo! sta cercando di semplificare e rendere più efficente la sua offerta, togliendo e massimizzando gli spazi, dall'altro Google, sta diversificando la sua offerta di servizi forse anche per giustificare una quotazione azionaria che, considerando il solo search, risulterebbe davvero "gonfiata".

Buona lettura!

Chi risponde all'email ?
Autore: Enrico.Bianchessi | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 6 Giugno 2005 

Leggo un articolo relativo ad un rapporto del Customer Respect Group, che analizza il modo in cui le aziende rispondono ( o meno) agli email inviati dai propri clienti, e trovo una percentuale di mancate risposte pari al 27%.

Beh, qualcuno dirà, non è poi così malvagia. Il fatto è che il campione di aziende sottoposte al test è composto dalle 38 maggiori aziende hi-tech del mondo. E qui il giudizio sicuramente cambia e sorge spontanea la domanda: se questi, che dovrebbero essere i campioni del marketing online, offrono queste percentuali , la media generale dove sarà ? Qualcuno ha dati attendibili ?

In ogni caso va rilevato che qualche dato positivo è emerso: sia sotto il profilo del "customer respect" in generale, sia sotto quello del rispetto della privacy, la ricerca del CRG indica dei miglioramenti.

Non avrai altro Blog ...
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 25 Maggio 2005 

(Via CorporateBlogging) Commentando un articolo sul corporate blogging apparso qualche settimana fa su Business Week, il sito cristiano LifeWay ha fatto la lista dei motivi per cui il blog è uno strumento utile per l'evangelizzazione cristiana.

Di seguito i quattro punti:

- Blogging will bring churches closer together as it closes a communication gap
- Blogging will help to develop sermons and classes
- Blogging will break down barriers and remove masks
- Blogging will help the church to engage the culture.

Mi ha colpito il terzo punto: mi sono immaginato il blog del Vaticano e la discussione che sarebbe potuta nascere, in questo periodo, sull'8x1000. Tuttavia, ho idea che questo "sviluppo" tarderà ad arrivare anche in italia in tempi brevi. :)

Ah, questi francesi...
Autore: Enrico.Bianchessi | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 24 Maggio 2005 

Vi rimando alla gustosa news di Punto Informatico . Sono aperte le danze: qual è il termine italiano per blog? Commento: c'è davvero gente che ha tempo da perdere. E magari li pagano, anche...

Blog Corporate per Skype e Conference Blog per Palm
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 23 Maggio 2005 

skype_blog.gifForse non ne avevano realmente bisogno, ma quelli di Skype hanno deciso comunque di aprire un blog corporate all'interno del quale rispondere alle domande sulla propria storia, l'architettura del network, sostenibilità del business model etc etc.

Mi colpisce molto la grafica di questo blog, molto poco corporate e molto più cartone animato ed anche il titolo (share.skype.com) sembra suggerire una volontà di "condivisione" delle informazioni e di interazione tra azienda e user.

palmsource.gifUn aspetto decisamente più formale caratterizza invece il blog realizzato da Palm per coprire il Mobile Summit (dal 24 al 26 maggio a San Jose in California); qui è interessante il tentativo che gli organizzatori stanno facendo di promuovere un network di blog che copriranno l'evento.

Per concludere la lista degli avvistamenti, vi segnalo anche un interessante PDF realizzato da Flyte dal titolo "How to plan, build and promote a Business Blog"; idea centrale del documento è la comprensione del blog come strumento di business esremamente flessibile (verrebbe da dire multiuso) che come ogni strumento può essere usato bene o male in funzione dei propri obiettivi.

Buona lettura!

Appassionato di Star Wars? Ti regaliamo un blog!
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 20 Maggio 2005 

starwars.jpgSommerso dalla comunicazione di questi giorni sull'ultimo film della saga di Star Wars ho fatto un giro sul sito ufficiale del film e mi sono imbattuto in Hyperspace, la community (a pagamento) dei fan di Lucas.

Agli iscritti (19,95$ per un anno), oltre al membership kit con lettera di ringraziamenti di Lucas viene anche offerta la possibilità di creare un proprio blog sotto il dominio http://blogs.starwars.com/ all'interno del quale esprimere le proprie impressioni sul film, commentare con gli amici le scene salienti etc etc...

A prima vista sembra che l'iniziativa stia girando al meglio; un blog quindi come valore aggiunto per l'iscrizione ad un club in grado a sua volta di generare valore per tutti quelli che scrivono, commentanto e linkano.

Interactive Marketing Guide
Autore: Enrico.Bianchessi | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 19 Maggio 2005 

Vincendo la sindrome del "... ma forse l'hanno già visto.." vi segnalo la disponibilità della Interactive Marketing Guide 2005 pubblicata da BtoB online e scaricabile in PDF da questo indirizzo.

La guida contiene, oltre a parecchia pubblicità e directory varie, alcune pagine di commenti, dati e statistiche che mi sembrano interessanti, come la spesa in advertising, numeri e caratteristiche dell' email marketing, etc etc.
Buona lettura.

Ancora acquisizioni per eBay
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 19 Maggio 2005 

gumtree_logo.gifContinua la rincorsa di eBay al mercato degli annunci gratuiti: è stata annunciata infatti l'acquisizione di altri due siti, Gumtree in Inghilterra e LoQUo in Spagna, che entrano così a far parte del network mondiale di Kijiji.com creato da eBay per fare direttamente concorrenza agli editori tradizionali di classified.

Curioso notare come, dall'esplosione del fenomeno Craigslist un paio di anni fa, siano poi spuntati come funghi siti fotocopia in giro per il mondo (in italia, altre alla localizzazione di kijiji, abbiamo anche citylist.it) e come eBay stia rincorrendo, anche in modo un pò frenetico, quest'onda.

Creativi cercasi, offresi ricompensa
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 18 Maggio 2005 

namethislogo.gifAlle prese con la grana di dover trovare un nome per la loro nuova azienda, T. L. Pakii Pierce (autore di blogforfunandprofit) e Michael D. Pollock (di smallbusinessbranding) hanno deciso di indire un concorso online; come promesso nel sito Namethiscompany.com il creativo che troverà il nome giusto per la loro nuova azienda riceverà come premio infatti 300$ in gift certificate da spendere su Amazon.com.

I due fanno sul serio; nel sito del concorso infatti è riportato anche una specie di breve brief e un bel disclaimer che recita "if we pick your suggested company name, we own it, not you."

L'iniziativa è partita pochi giorni fa e non è dato sapere come sta andando; di sicuro un modo "economico" di risolvere il problema :)

I macro trend 2005
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 12 Maggio 2005 

Per chi segue da tempo Imli, si accorgerà che nei diversi post dei vari contributor, sulla tv digitale, sui blog, sul futuro della comunicazione, sul commercio elettronico e via discorrendo, si è cercato di fare un po' di luce sulle tendenze in atto. Sembrerebbe che il 2005 sia un anno di profondi cambiamenti sui diversi versanti della comunicazione e del marketing digitale.

Anche la società è in profonda evoluzione ed esprime nuovi bisogni individuali e collettivi a cui molto spesso le aziende e le pubbliche amministrazioni non sanno dare una risposta.


Uno degli strumenti più efficaci per analizzare in modo organico le tendenze è il metodo Delphi. Davvero molto interessante il progetto "Ascoltando il futuro"che Telecom Italia Learning Services, la scuola di formazione di Telecom Italia, ha affidato a S3.Studium , che ha prodotto un report che vi invito caldamente a scaricare e leggere. Troverete molte risposte ai vari commenti che avete lasciato nei diversi post.

Il Campus Tils della Scuola Superiore Guglielmo Reiss Romoli, per cui ho l'onore di insegnare, è a mio parere, uno fra i più avanzati in Europa e sta portando avanti con grande determinazione progetti di formazione di grande respiro. Le diverse iniziative dovrebbero essere promosse di più perché credo di interesse di moltissime persone.

Ritengo che questo Delphi, insieme al rapporto annuale del Censis, siano due strumenti di lavoro indispensabili per ogni uomo di marketing.

Buona lettura

La fine della pubblicità al cinema?
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 4 Maggio 2005 

loews1 smaller.jpgDura la vita dei pubblicitari americani che si stanno confrontando con il Digital Video Recorder e con le sue funzionalità di adskipping e che ben presto si dovranno misurare anche con la pubblicità cinematografica che rischia anche essa di non essere vista.

Come rileva il New York Times, John Mc Caulay, senior vice presidente per il marketing del Loews Cineplex Entertainment, una società proprietaria solo a New York di 198 sale cinematografiche, ha recentemente dichiarato che dal mese di giugno comincerà in 11 sale una sperimentazione che riguarda la pubblicizzazione degli orari reali in cui i film cominciano e non come solitamente avviene, la comunicazione dell'’orario in cui parte la programmazione (che prevede anche trailers e spot pubblicitari).

Questo significa che chi lo vorrà, potrà evitare di vedere la pubblicità, arrivando in sala al momento giusto. La decisione cerca di venire incontro alle esigenze di un pubblico pagante ,che almeno al cinema vuole scegliere se essere esposto o meno a messaggi pubblicitari prima dell’inizio del film. Se la sperimentazione avrà successo, questa iniziativa verrà estesa a tutte le sale del circuito.

La tendenza è molto chiara, in un futuro prossimo la pubblicità sarà offerta e non imposta, ma solo a chi desidererà vederla. Forse tutto questo non avverrà mai in Italia, è certo un segnale che non dobbiamo sottovalutare.
I pubblicitari è meglio che comincino a rimettere in discussione le logiche di comunicazione prima che lo facciano i loro clienti, perché potrebbe essere troppo tardi.

Google Search Appliance.
Autore: Sebastiano.Pagani | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 4 Maggio 2005 

Nell'azienda dove lavoro abbiamo un proliferare di dischi di rete (talvolta penso che si riproducano di notte) ed i file si moltiplicano di conseguenza, spesso senza un'organizzazione precisa (anche se si fa il possibile). E non siamo una grande azienda.
Il recupero delle informazioni in formato digitale è quindi un problema, credo, reale. Per noi lo è.

A casa ho installato da tempo Google Desktop Search e anche se non lo uso spesso, mi permette di preoccuparmi - in maniera inferiore al passato - dell'organizzazione del mio hard disk, perché - pur tra i limiti del software - l'informazione riesco a ritrovarla dovunque essa è posizionata.

Ora la logica di ricerca di Google Desktop Search viene estesa alla Intranet aziendale; l'originalità dell'offerta è che non si tratta solamente di un software ma di un'accoppiata software+hardware. Il suo nome è Google Search Appliance. Il lancio sul mercato italiano è previsto proprio in questi giorni.
Io ovviamente lo vorrei subito, in quanto utente - in un certo senso - evoluto delle funzioni di ricerca.

A proposito di Google esistono diversi pareri...c'è anche chi comincia ad "odiarlo" perché vede il rischio di uno strumento che, essendo l'unico ad indicizzare pressapoco tutta la Rete, può di fatto dominarla e decidere (senza rendere conto a nessuno) cosa dev'essere visibile e cosa no.
Secondo me invece l'apporto di Google è positivo, nel senso che ha insegnato a molti la "cultura della ricerca" e della reperibilità delle informazioni, e fa di questo il suo punto di forza. Dopo aver insegnato, gratuitamente, cos'è questa "cultura", sta cominciando a venderla a chi è disponibile a pagarla (con un corrispettivo beneficio): le aziende.

Interessante, visto il target group a cui si rivolge il "prodotto", la facoltà di indicizzare anche i database; non mi è invece chiaro se è prevista un'integrazione con alcune funzionalità molto utili di Google Desktop Search, quali l'indicizzazione delle e-mail.

Striscia la truffa con PayPal
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 27 Aprile 2005 

Mi sono imbattuto in una pubblicità di Google AdWords che porta ad una pagina che in sostanza richiede di versare 11€ su dei conti PayPal i cui riferimenti sono cinque indirizzi email elencati nella stessa pagina, la unique selling proposition ovviamente è chiara: se versi sui conti segnalati potrai guadagnare migliaia di euro.

Tra questi indirizzi il primo è, guarda caso, l'indirizzo di chi ha registrato il dominio su cui è ospitata la pagina, il secondo è un indirizzo che chiaramente risulta essere del sito che promuove questa "innocente" catena di sant'antonio.

Restando in tema dei commenti da poco postati, mi vien da dire: viva l'Italia!

ancora sui contenuti person to person
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 26 Aprile 2005 

Dopo l'interessante progetto di Channel 4 di lanciare un canale broadband per ospitare i contenuti televisivi degli autori spettatori, anche la carta stampata si sta muovendo. Getlocalnews, un network di notizie locali, vuole assoldare un esercito di blogger come novelli giornalisti e condividere con loro i proventi pubblicitari pianificati sulle pagine che ospitano i loro contributi. In Italia questo tentativo nel campo della tv era già stato fatto con la Sei anche se il progetto era molto diverso. Forse era troppo presto, o forse il modello era sbagliato.

Quella dei contenuti person to person è' una vera tendenza oppure l'ennesima bolla? Cambierà il modo di fare giornalismo? Sicuramente la cosa dividerà il pubblico: da una parte i fautori della necessità della mediazione dei giornalisti come antidoto al chaos legato all'overload informativo, dall'altra i sostenitori della disintermediazione totale nel mondo dell'informazione. C'è di che scriverne un libro.

Le nuove prospettive del Digital Video Recorder
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 22 Aprile 2005 

Lo sviluppo dei DVR è inarrestabile anche dal punto di vista delle loro capacità di memoria. Oggi un normale DVR riesce ad immagazinare circa 160GB di contenuti televisivi pari a circa 80 ore di trasmissione. Seagate Technologies ha sviluppato un hard drive con una capacità di 400GB. Tra la fine del 2006 e l'inizio del 2007 potrebbe già arrivare sul mercato un DVR con una memoria superiore ad 1 terabyte.

Non credo ci siano dubbi che i DVR si espanderanno presto anche in Europa, la domanda che è logico porsi è relativa al modello di distribuzione. Verranno integrati nei set top box (per la iptv), venduti come device stand alone (Toshiba, Thomson, Sony, Pioneer, Pace, Nokia e Motorola) oppure distribuiti da Sky Italia?

Mobile Tv, quale futuro?
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 20 Aprile 2005 

mobile tv.jpgAll'ultimo Miptv di Cannes si è parlato molto di Mobile Tv e dei relativi modelli di business. Sono molte le società che si stanno buttando su questa arena competitiva. I consumatori sembrano molto interessati, ma un recente report di Strategy Analitics mette in guardia gli operatori. Potrebbe trattarsi di un nuovo hype, i costi sono elevati e i consumatori potrebbero dopo un primo periodo di curiosità non essere intenzionati a pagare per contenuti che possono fruire su altri devices. Ecco perchè le strategie di content planning sono estremamente importanti così come quelle relative alla value proposition. Sono stati presentati a Cannes nuovi format per i dispositivi mobili come i Mobisodes, il Mobidrama ecc, che dovranno essere testati per verificare la risposta da parte del mercato. Il dibattito è estremamente aperto e sicuramente torneremo sull'argomento.

Il futuro del Voice over Ip
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Domenica, 17 Aprile 2005 

skype.pngNessun commento un solo dato. Skype ha superato i 100.000.000 di downloads.
Possiamo permetterci di affermare che il futuro della telefonia è ben tracciato.

Speciale Milia/Miptv [prima parte]
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 11 Aprile 2005 

miptv2005_logo.gif Mi trovo qui al Milia/Miptv, mercato internazionale dell'audiovideo e dei contenuti digitali. Dopo un periodo di crisi, il Milia si e' ben ripreso da quando l'evento si e' fuso con il Miptv. Se l'anno scorso si e' parlato molto del futuro della pubblicita', quest'anno e' stato il tema centrale. Come ho gia' avuto modo di scrivere su Imli, oramai il fatto che la frammentazione delle audience sia una realta' concreta e non una tendenza e che le nuove tecnologie come il DVR o la progressiva penetrazione del broadband stanno concretamente minacciando i business model delle emittenti televisive e' chiaro a tutti gli operatori, che non stanno facendo sperimentazione, ma si stanno mettendo seriamente a confronto sui nuovi business model. Nella prima conferenza dedicata alle nuove forme di pubblicita' si e' parlato di branded entertainment , non come moda del momento ma come una delle possibili direzioni strategiche da prendere.

L'obiettivo del branded entertainment e' quello di trovare nuove modalita' di integrazione tra l'espressione dei valori di un brand con i contenuti fruiti dagli utenti. Si e' nuovamente ribadito che il branded advertainment non e' il product placement, dove si mostrano anche surettiziamente i prodotti di un brand all'interno di un programma. E' una forma in cui uno sponsor associa il suo marchio ad un contenuto televisivo che costruisce insieme al broadcaster.
L'attenzione per la pubblicita' cala progressivamente ecco perche' occorre trovare nuove modalita' per coinvolgere gli spettatori che con le televisioni digitali hanno a disposizione molta piu' scelta di contenuti, programmi e servizi.

Intervento illuminante quello di Nandini Gulati, Integrated Marketing Communications Manager di Coca Cola Europe, Eurasia e Middle East, che senza peli sulla lingua ha detto chiaramente che "cio' che ha funzionato nel passato ora non funziona piu'. La pubblicita' sicuramente non e' morta, ma non e' piu' sufficiente per comunicare con i propri consumatori. Oggi ci sono alternative per gli utenti come le consolle di gioco, la comunicazione sui telefoni cellulari, perche' e' cambiato il modo di informarsi e di divertirsi. Occorre trovare nuove alternative per comunicare su tutti i luoghi e momenti in cui la pubblicita' non riesce ad arrivare. Nei prossimi giorni si parlera' diffusamente di nuovi business model per il broadband, per il mobile e per la tv digitale. Restate sintonizzati.

Come si crea un mercato: il progetto MIT
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 5 Aprile 2005 

laptop.jpgDispongo attualmente di un pc con un processore molto potente, un hard disk davvero ampio ed una serie di funzioni che probabilmente non utilizzerò mai. Eppure uso con maggiore frequenza sempre gli stessi software: un foglio di calcolo, un word processor ed un programma per fare le presentazioni. Sono quello che si definisce un "utente medio" nonostante mi occupi professionalmente di comunicazione digitale. Non vi sono ragioni particolari per me per avere il sistema operativo di cui è dotata la mia "macchina". Se i pc costassero meno, se hardware e software fossero più usabili, se i programmi di formazione relativi all'alfabetizzazione informatica funzionassero meglio, probabilmente non avremmo sradicato il problema del digital divide ma lo avremmo sicuramente ridotto.

mit.gifE' passata abbastanza inosservata la notizia del programma del MIT per lo sviluppo di un laptop destinato ai ragazzi del terzo mondo che ha un costo non superiore ai 100 dollari. Sugli sviluppi del progetto ne da un buon risalto la CNN.
Certo, questo laptop non sarà veloce, avra limitate funzionalità, ma potrà consentire di navigare su internet. L'ordine minimo è di un milione di pezzi, a disposizione di governi o enti non profit che potranno provvedere ad acquistarli ed a distribuirli nei Paesi in via di sviluppo. Ecco un bell'esempio di come si crea un mercato offrendo valore invece di far leva solo su fatui bisogni di gadgets ed orpelli.
Tornando a noi, credo che una buona politica industriale debba permettere a tutti di avere le stesse opportunità di partenza (accesso all'istruzione, alle tecnologie, all'informazione), ma per fare questo ci vuole una Strategia Paese ed un accordo tra pubblico e privato a fronte di obiettivi chiari e condivisi. Di progetti validi ce ne sono stati tanti peccato che siano troppo spesso rimasti episodi isolati.
Non basta promuovere la diffusione del broadband, sussidiare i set top box per la televisione digitale, occorre creare le regole per un mercato sano, offrire nuove opportunità per chi oggi non le ha, e poi vinca il migliore.

Flickr, scatta l'intervista
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 1 Aprile 2005 

stewart butterfieldSegnalo un'intervista con i fondatori di Flickr, il servizio che ha rivoluzionato il sistema con cui è possibile pubblicare foto su internet e condividerle con gli amici. Mi pare di poter dire che il prodotto stia letteralmente scoppiando tra le mani dei fondatori, i quali hanno sviluppato un servizio fantastico, di una usabilità disarmante.

Anche Yahoo! Mail arriva ad 1Gb
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 23 Marzo 2005 

yahoo mail-tm.jpg Interessante segnalazione sul blog di John Battelle; pare che dal prossimo mese anche Yahoo! Mail sarà in grado di raggiungere il giga di spazio per i suoi utenti.

Ma il dato veramente interessante proposto da Battelle è un altro: oltre il 40% delle pageviews di Yahoo! proviene infatti dalla sola area mail che è quindi tra le principali fonti di ricavo per l'azienda.

La curiosità a questo punto starà nel vedere se, dal punto di vista pubblicitario, continueranno a privilegiare formati classici come banner e sponsorizzazioni o integreranno i servizi Overture.

Pericolo virus su Mac! Ovvero il marketing del terrore...
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 22 Marzo 2005 

mac.jpgPrevedibile come la primavera dopo l'inverno, Symantec, tra i più importanti produttori di soluzioni antivirus, nel suo rapporto Internet Security Threat Report lancia ora l'allarme sui rischi di attacchi virus su piattaforme Mac (ne parla anche Punto Informatico qui).

A far nascere questo nuovo pericolo sarebbe la crescente popolarità del Mac che con l'offerta di prodotti low price come il Mac Mini sta acquistando giorno dopo giorno quote di mercato rilevanti nel mondo consumer.

Prescindendo dalla considerazione implicita per la quale un sistema meno è diffuso e più è sicuro, mi sembra evidente l'obiettivo del rapporto Symantec; esiste un mercato IT in forte crescita all'interno del quale la propria presenza è ancora marginale ed in questo quadro, "terrorizzare" gli utenti Mac è probabilmente la soluzione più veloce per spingerli ad acquistare soluzioni antivirus tra le quali (guarda caso) quelle di Symantec ...

Interessante esempio di marketing del terrore (per non dire terroristico!)

Il DVR avanza...velocemente
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 21 Marzo 2005 

joshbernoffsmall.jpgLo abbiamo scritto e ripetuto più volte, il DVR minaccerà in un prossimo futuro i modelli tradizionali di advertising basati sugli spot da 30 secondi. Il problema non è se, ma quando questo avverrà. Ovviamente il classico spot non morirà, ma verrà affiancato da nuovi formati pubblicitari.

Al Forum Internazionale della Televisione Digitale Terrestre, che ho organizzato per THE ECONOMIST CONFERENCES a Roma, il dicembre scorso, sono stati anticipati i temi di punta del Miptv 2005. Pubblicità interattiva, contenuti on demand per le diverse piattaforme digitali e pubblicità non lineare, sono infatti gli argomenti in discussione nella prossima edizione della fiera internazionale che avrà luogo in Aprile a Cannes.

Al Miptv si scommette da oltre due anni sul Digital Video Recorder, Forrester Research ha infatti pubblicato con grande risalto sul sito di Miptv le sue previsioni sulla penetrazione del DVR negli Stati Uniti con uno studio di Josh Bernoff

L'anno scorso l'autorevole istituto ipotizzava una potenziale penetrazione negli Stati Uniti del DVR del 30% entro il 2008, oggi si spinge ancora più in la, prevedendo una diffusione del DVR di quasi il 45% entro il 2009.

Mentre negli Stati Uniti si lavora già sui formati pubblicitari di terza generazione, nel nostro Paese si discute ancora di modelli pubblicitari per la tv digitale che nascono già vecchi. Gli Stati Uniti puntano sull'alta definizione, mentre diversi Paesi dell'Europa, tra cui l'Italia, invece sembrano privilegiare i contenuti ed i servizi interattivi.

Anche quest'anno coprirò l'evento Miptv per la rivista Pubblicità Italia, ma cercherò di anticipare qualche retroscena qui su Imli riportando l'opinione dei più autorevoli protagonisti del futuro della comunicazione digitale, della televisione digitale e dei contenuti per i new media.
Vorrei segnalare qui tutte quelle opinioni che per diverse ragioni non trovano spazio sulle riviste ufficiali e sui comunicati stampa.

Restate sintonizzati e non cambiate canale. Non ci saranno break pubblicitari.

Hai tra i 20 e i 40 anni?
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 21 Marzo 2005 

Martina cura un aggiornatissimo e seguitissimo blog internazionale che tratta di marketing e advertising. Sta per laurearsi e ha bisogno di raccogliere dati per completare la sua tesi. Se hai tra i 20 e i 40 anni dalle una mano e compila il suo questionario.

Letteratura blog
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 18 Marzo 2005 

blog.jpgSe nel nostro Paese, si dice che il fenomeno blog sia circoscritto, a Taiwan e in Giappone, non solo rappresenta un grande business all'interno della rete ma anche in libreria. Internet sta infatti contribuendo al successo di libri sui blog, come rileva un articolo di Newsweek del 21 marzo a firma Kai Itoi.

Non si tratta di libri tecnici e manuali per progettazione di un blog, ma della trascrizione di discussioni che hanno luogo in rete. La grande moda sarebbe partita dal Giappone nell'ottobre scorso con il libro "Train Man" che narra le vicende di un uomo timido che chiede on line consigli su come approcciare una ragazza che ha incontrato in un treno a Tokio e a cui non riesce a rivolgere la parola. Il libro basato su questa vicenda ha venduto la bellezza di 550.000 copie. Un altro best seller segnalato da Newsweek è la trascrizione dal blog "This week my wife is having an affair" la riproduzione di una conversazione on line tra un uomo di affari tradito dalla moglie e il suo pubblico del blog. Il tomo ha venduto 43.000 copie in due mesi. Dietro la moda qualcuno sviluppa business.

per il futuro dei media, ascoltate i bimbi ed i ragazzi
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 10 Marzo 2005 

Se si vuole comprendere qualcosa sul futuro dei media è molto utile ascoltare i bambini. Provate a parlare con un bimbo o bimba di tre anni, vi spiegherà perfettamente con parole sue che lui/lei non può concepire che un programma possa terminare e che non lo potrà vedere ancora e tutte le volte che vorrà. E' il video on demand, il dvd o il dvr, che ci offriranno la tv personale che i bambini amano tanto.
Una cosa che gli adulti non riescono davvero a comprendere è come un adolescente possa tenere accesa la tv, fare i compiti e telefonare allo stesso modo. Il futuro del consumo dei media è sempre più caratterizzato da un'attenzione parziale continua . Il multitasking riguarda oggi per lo più i ragazzi ma sono molti e sempre di più gli adulti che quando guardano la tv fanno altro.
Altro che comunicazione integrata, che andava per la maggiore fino agli anni 80, i pubblicitari pigri sono avvertiti d'ora in poi il gioco si fa interessante con la comunicazione multicanale. L'era dei giochi di parole e degli slogan ad effetto è davvero terminata.

i conti senza l'oste: il patto di Sanremo
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 7 Marzo 2005 

Come sapete a Sanremo è stato siglato un "Patto" con il quale i Ministri Stanca, Urbani e Gasparri intendono colpire il fenomeno della pirateria e sviluppare il business dei contenuti digitali. Il Patto in questione, è stato firmato da diverse associazioni tra cui Assodigitale e Associazione Italiana Providers, che raggruppano diversi operatori del mondo digitale ma non sono rappresentative dell'interesse di tutti gli utenti internet.

Ancora una volta quando si tratta di internet, il legislatore e/o il Governo finiscono con il pronunciarsi senza sentire il parere di tutti gli utenti. Come hanno fatto notare Massimo Mantellini e Paolo Attivissimo non vi è traccia di innovazione nel Patto; sarebbe stata infatti una grande opportunità quella di tenere in considerazione le licenze di Creative Commons per introdurre livelli di più ampia flessibilità che sicuramente avrebbero ad esempio favorito la possibilità da parte di chi immette legalmente un file in rete avendone la proprietà, di decidere quale utilizzo possono farne i suoi pubblici. Molto spesso la tecnologia e la cultura in rete viaggiano più velocemente del "legislatore".

Che il governo non sia sempre ferrato sugli sviluppi della "cultura della rete, si può comprendere, si domanda giustamente Mantellini come è possibile che le associazioni coinvolte abbiano firmato senza cercare di apporre qualche correttivo ad un Patto le cui finalità sono sicuramente comprensibili ma che nella pratica ha diversi spazi di miglioramento.

Answers.com, il motore enciclopedico
Autore: Gianluca.Demarchi | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 1 Marzo 2005 

La Società americana GuruNet, con sede nello stato di NY ed uffici in Israele realizza e gestisce un Motore di Ricerca che si potrebbe definire “enciclopedico”. Answers.com, questo il nome del servizio, restituisce infatti in base alle parole chiave immesse dagli utenti nel campo di ricerca non una serie di link contestuali, ma bensì un ipertesto esplicativo in merito alla ricerca effettuata appoggiandosi (per ora) a Wikipedia. Il risultato è poi corredato in appendice da una serie di link rappresentativi e proposti in modo bibliografico.

Ho provato ad effettuare una ricerca con la parola chiave “skype”, il servizio di telefonia voip che senza dubbio tutti conoscerete e questo è il risultato.

Ritengo che Answers.com sia uno strumento molto valido (anche se poi i risultati vanno come sempre verificati e affiancati da quella parte di ricerca offline che non fa mai male) per quel tipo di ricerche le quali coinvolgano argomenti generali o comunque di vasta conoscenza e diffusione.

Nel caso di argomenti specifici che non restituiscano risultati, il motore non abbandona comunque l’utente al completo oblio, ma propone delle parole simili che possono spesso essere in contesto o suggerire ricerche parallele.

In ogni caso è sempre possibile, grazie ad un menu posto sulla sinistra della pagina dei risultati continuare la ricerca scegliendo di ottenere una serie di link che contengano gli argomenti cercati e ritornare così al metodo di ricerca tradizionale e proposto dalla maggior parte degli altri motori presenti in Rete, questo grazie ad un accordo di GuruNet con l'onnipresente Google, oppure scegliere altri metodi di ricerca quali news, immagini, blog e prodotti.

Per finire vanno menzionate delle applicazioni che possono essere utilizzate scaricando un plugin, quali 1-Click Answers che permette di semplificare l’utilizzo del motore, nonché le ormai immancabili barre fluttuanti o da inserire nel proprio browser.

E' possibile visualizzare una demo in Flash del servizio a questo indirizzo

L'elettronica è femmina
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Sabato, 12 Febbraio 2005 

Abbiamo sempre creduto che l'elettronica fosse "roba da maschi", ora un articolo del Guardian ci spiega che ci stiamo sbagliando perchè esistono "gadget elettronici", specifici per ragazze. Finalmente una notizia "politically correct".

Come si gestisce una community
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 11 Febbraio 2005 

Dal blog di Craig Newmark, fondatore di CraigsList

Charging for rental listings in NY?
Hey, we're considering that, and need your feedback for specifics, and also help us keep our moral compass true.

Here's our public discussion of this.

Essere onesti è così semplice (e così utile per il tuo business), eppure se cerco qualche esempio simile sul web italiano ... non trovo nulla! Mi aiutate?

Dalle pagine gialle il contrattacco per il business della pubblicità locale
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 11 Febbraio 2005 

I motori di ricerca e le directories si stanno allargando al business della pubblicità locale, come avete avuto modo di vedere con i vari Yahoo Local, Ask Local, Google Local. Ma come anche alcuni di voi hanno fatto giustamente notare nei loro commenti, le Pagine Gialle non stanno certo a guardare, tanto è vero che il prossimo marzo negli Stati Uniti la Yellow Pages Associations, associazione internazionale che annoverà le più importanti società editrici dei famosi elenchi gialli, ha organizzato una conferenza internazionale, per discutere sulle strategie future. Date un'occhiata al programma e vedrete che la competizione per la pubblicità locale, per i classifieds, è solo all'inizio, state all'ascolto, ne vedrete delle belle

Il valore del brand
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 10 Febbraio 2005 

Permettetemi di segnalare l'interessante studio di Value Lab sul brand, pubblicato da Mymarketing, il portale del marketing.

Dai motori di ricerca un attacco al business delle pagine gialle
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Domenica, 6 Febbraio 2005 

Prendiamo un Paese come l'Italia, la cui struttura industriale è composta da piccole e medie aziende. Prendiamo anche un Paese come gli Stati Uniti, in cui una gran parte del business si genera a livello locale. Pensate solo alle compagnie telefoniche, ai service provider che per quanto grandi, spesso non competono sul territorio nazionale.

Molte imprese locali hanno costruito un sito ed ora lo vogliono promuovere, ma non sono interessate ad avere visitatori tout court, bensì a potenziali clienti dislocati sul territorio locale.

Quali alternative hanno per la promozione del loro sito? Sicuramente le Pagine Gialle anche interattive, i siti di annunci come Secondamano, le directories specializzate, oppure testate locali come Quotidiano Nazionale Per tutti questi soggetti arriverà ben presto la concorrenza dei motori di ricerca locali che vogliono estendere il loro business e offrire uno strumento efficace anche alle PMI che operano in un ambito locale.

I principali motori di ricerca locali come Ask Local oppure come Google Local sono ancora dei prototipi in sperimentazione, l'indicizzazione dei contenuti locali riguarda solo il territorio statunitense, ma si intuiscono già fin d'ora tutte le potenzialità. Per questo posso permettermi di azzardare una previsione: da qui ai prossimi due anni, qualcosa succederà nell'ambito dell'informazione e della pubblicità locale e i protagonisti verranno dal mondo della rete.

Da internet la competizione per le audience televisive: ecco il primo round.
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 2 Febbraio 2005 

Solo pochi giorni fa Matteo Balzani ha riportato la notizia del lancio di Google Video, un nuovo innovativo servizio di ricerca che consente di fruire di screenshot di programmi televisivi andati in onda recentemente. Come beta tester, sto partecipando ai gruppi di discussione su come migliorare il servizio proprio perché Google Video non è all’avanguardia su questo fronte come si potrebbe pensare.

Si è infatti da pochissimo affacciato sul mercato un temibilissimo concorrente si tratta di Blinkx video search, che se pur in versione beta sta mostrando tutte le sue potenzialità. Come ben illustrato nella sezione introduttiva del sito,

Blinkx Tv non solo consente di ricercare sul web contenuti audio attraverso parole chiave come Google Video, ma utilizzando gli Smart Folders, è possibile una organizzazione ed una fruizione degli stessi in modalità offline, ad esempio con un palmare. Gli Smart Folder consentono poi un aggiornamento costante dei contenuti audio e video man mano che essi si rendono disponibili in rete sull'argomento precedentemente selezionato.

Provate a digitare sul motore di ricerca una parola chiave o un argomento o un nome (esempio Michael Jackson) per essere in grado di vedere contenuti video che hanno trattato dell'argomento in questione. Sta a voi stabilire quanto precisa deve essere la ricerca (esempio Michael Jackson trial).

E’ cominciata una nuova guerra dei motori di ricerca che in un futuro meno lontano di quanto pensiamo, competeranno direttamente per l’attenzione delle audience, per i contenuti televisivi. Ecco perchè pur non essendo mai stato il mio lavoro, mi sto occupando attualmente della progettazione strategica dei palinsesti televisivi. Nei prossimi anni la penetrazione del DVR, lo sviluppo del broadband e di nuovi tool di ricerca dei contenuti televisivi oltre che la frammentazione delle audience richiederanno un nuovo approccio strategico alla programmazione televisiva. I broadcaster sono avvertiti.

Google Video
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 25 Gennaio 2005 

google_video.jpgRicevo fresca fresca da Google Press la notizia della messa online di Google Video, nuovo servizio dei genii di Mountain View che "Enables Users to Search TV Content From PBS, the NBA, FoxNews, C-SPAN, and Others".

Secondo Larry Page questo strumento si propone di fare con la TV quello che Google ha fatto con il web.
In pratica il tool fornisce screenshot della puntata più recente del programma TV ricercato e una sorta di cronaca che evidenzia gli avvenimenti salienti e ne indica il minuto: una sorta di sintesi paragonabile a quelle delle partie di calcio.

Così a caldo non riesco bene a capire l'utilità della cosa, ma forse non ho letto tutto bene o non ho fatto abbastanza ricerche. Se l'hanno fatto avranno i loro buoni motivi!

Lotta allo scam
Autore: Maurizio Goetz | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 24 Gennaio 2005 

Come sapete, lo spam è uno dei mali che affligge la rete ma non l'unico, l'altro altrettanto grave si chiama scam, si tratta di un messaggio di posta elettronica non sollecitato, inviato da organizzazioni a delinquere, che con la promessa di trasferire al malcapitato che ci casca, una fortissima somma di denaro, organizza un raggiro, come ben spiegato in questo articolo di Alessio Balbi. La più famosa truffa è il nigerian scam. Come scrive Balbi: durante una recente conferenza dedicata all'argomento, il presidente nigeriano Olusegun Obasanjo ha dichiarato che il nigerian scam ha causato «un danno incalcolabile all'economia nigeriana» e «ha fatto finire l'intero paese sotto accusa». Si calcola che l'indotto generato dall'imbroglio costituisca la quinta o addirittura la terza industria più florida del paese, tanto da essersi guadagnata un apposita sezione del codice penale, la 419.

Qualcuno ha cercato di ripagare gli scammers con la loro stessa moneta, organizzando un sito che prende il nome dalla citata sezione penale, la 419. Nel sito www.419eater.com, i truffatori sono stati ridicolizzati pubblicamente. Un articolo sulla Repubblica ha illustrato la vicenda. Le varianti del nigerian scam sono diverse. Potete vedere in seguito il testo di una mail che ho appena ricevuto. Potreste pensare che la truffa sia evidente, ma sono davvero tantissime le persone che ci cascano anche magari dopo avere risposto solo per curiosità. Si tratta di un fenomeno davvero grave.

Non essendo un esperto in diritto, ometterò il nome della persona che me lo ha mandato. Non so se il nostro sistema giuridico prevede un caso come questo. Voi che esperienza avete in proposito?

Nuovo esempio di scam

Hello,

My name is Mrs. Jennifer XXXX I am a dying woman who have decided to donate what I have to you/ church. I am 59 years old and I was diagnosed for cancer for about 2 years ago, immediately after the death of my husband, who has left me everything he worked for.
I have been touched by God to donate from what I have inherited from my late husband to you for the god work of God, rather than allow my relatives to use my husband hard earned funds ungodly. Please pray that the good Lord forgive me my sins. I have asked God to forgive me and I believe he has because He is a merciful God. I will be going in for an operation in less than one hour.

I decided to WILL/donate the sum of $1,500,000 (One million five hundred thousand dollars) to you for the good work of the lord, to help the motherless, less privilege and also for the assistance of the widows.

At the moment I cannot take any telephone calls right now due to the fact that my relatives are around me and my health status. I have adjusted my WILL and my lawyer is aware I have changed my will you and he will arrange the transfer of the funds from my account to you.

I wish you all the best and may the good Lord bless you abundantly, and please use the funds well and always extend the good work to others. Contact my lawyer with this specified email johnXXX2000@netscape.net and tell him that I have WILLED ($1,500,000.00) to you and I have also notified him that I am WILLING this amount to you for a specific and good work. I know I don’t know you but I have been directed to do this. Thanks and God bless.

NB: I will appreciate your utmost confidentiality in this matter until the task is accomplished as I don't want anything that will jeopardize my last wish. And Also I will be contacting with you by email as I don't want my relation or anybody to know because they are always around me.

Regards,
Jennifer XXXX

Apple: il prezzo è giusto?
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 20 Gennaio 2005 

Dal blog di Matteo segnalo questa interessante mappa che ricostruisce il posizionamento dei prodotti Apple: dall'iPodPhoto all'IpodShuffle, dal MacMini al PowerMac G5. Nonostante i commenti sulla performance, il MacMini resta proprio un bell'oggettino e il rischio che la plebe dei PC (come la definisci Matteo) si muova verso il Mac è molto concreta. La triade tecnologica avanza: Mozilla + Google + Apple.

In guerra ed in amore ...
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 12 Gennaio 2005 

adsense.gifScoperta pochi giorni fa una nuova falla di Internet Explorer; fin qui non ci sarebbe materiale per una notizia. Il fatto curioso è che, secondo alcuni, il "security fix" suggerito da Microsoft sarebbe in grado di bloccare la visualizzazione su IE degli AdSense di Google ... però; ok il marketing aggressivo, ma così si va un pò oltre, no? :)

Il Garante chiama, la Rete risponde.
Autore: Sebastiano.Pagani | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 6 Gennaio 2005 

Il Garante per la privacy, il cui lavoro viene riconosciuto anche fuori dai confini nazionali, promuove in questi giorni una singolare consultazione on-line, aperta ad associazioni dei consumatori, operatori del settore e singoli cittadini, su quattro temi principali:
- carte di "fedeltà"
- televisione satellitare e interattiva
- tecniche di Radio Frequency Identification (RFID)
- videotelefonini.

L'iniziativa è un invito a dare il proprio parere in merito all'applicazione dei diritti di riservatezza a queste tematiche.
In questa pagina è disponibile l'indirizzo e-mail per l'invio dei propri commenti. Può essere una buona occasione, sia come cittadino sia, per chi lo è, come operatore del settore ICT, di fornire il proprio riscontro.

Craigslist mette paura ai giornali di annunci gratuiti
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 30 Dicembre 2004 

Secondo l'ultimo report rilasciato da Classified Intelligence, il successo di Craigslist, arrivato ormai a più di un miliardo di pagine viste al mese, è costato ai suoi concorrenti tradizionali, giornali quotidiani e periodici di annunci gratuiti della San Francisco Bay, una riduzione di ricavi nella sola area del lavoro per una cifra compresa tra i 50 ed i 65 milioni di dollari annui.

Craigslist è infatti riuscito a creare nella Bay Area un marketplace di grande valore, riconosciuto dagli utenti, in un momento in cui il crescente affollamento dell'offerta sta ridisegnando i modelli di un business estremamente "tradizionalista" come quello del classified advertising.

Sarà il caso di iniziare ad aprire gli occhi?

Rilasciato il nuovo MSN Search Bug ... ops Beta
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 12 Novembre 2004 

msn_search.gifDopo una lunga attesa, da ieri, è finalmente disponibile MSN Search nella versione Beta; ne parlano Mauro Lupi e un po' tutti i maggiori blog USA.

Non è stato però un parto indolore se si considera che, a causa del grande traffico e di alcuni bug imprevisti, il sito è stato a lungo irraggiungibile per tutta la giornata di ieri.

Ora, come detto si tratta di una versione beta ed è normale che ci siano problemi simili; è proprio per gestire questi inconvenienti che, contestualmente, i tipi di MSN hanno lanciato un blog (sul modello di quelli di Google e Yahoo!) per raccogliere pareri sulla nuova piattaforma.

Il problema è che, come riporta lo stesso blog, il down ed i bug di ieri hanno riguardato ANCHE il blog stesso mettendo in serio imbarazzo qualcuno negli uffici di Seattle. Interessante l'affermazione con cui dichiarano l'esistenza di notevoli problemi causati dall'incompatibilità con ... Firefox :)

FireFox al 6%
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 4 Novembre 2004 

firefox.jpgNon è certo il momento di dichiarare chiuso il dominio di Internet Explorer, e tuttavia di sicuro qualcosa nel mercato sta cambiando se, come afferma WebSideStory, lo share di Firefox è passato dal 3,5% di Giugno al 6% rilevato in Ottobre.

Contestualmente l'uso di IE è sceso dal 95,5% al 92,9% mentre restano inalterati i dati relativi ad Opera, Safari (per Mac) e gli altri; come è evidente la percentuale di IE è ancora di tutto rispetto, ma questo spostamento potrebbe anche indicare una reazione all'immobilismo che sembra caratterizzare la strategia di sviluppo di Microsoft che ha di recente dichiarato di prevedere una prossima realease del proprio browser solo in corrispondenza con il lancio nel 2006 di Longhorn.

And the winner is...
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 8 Ottobre 2004 

brin_page.gifTra pochi minuti andrò a vedere Larry e Sergey ritirare un meritato premio.
Ovviamente mi riferisco a Larry Page e Sergey Brin, i creatori di Google, che oggi pomeriggio in aula Santa Lucia a Bologna riceveranno il Premio Marconi per l'Innovazione.
Il premio consiste in 100.000 $, ma i due, avendone in abbondanza, hanno fortunatamente deciso di rimettere a disposizione il denaro per altri premi.

Intanto L&S, o meglio le migliaia di programmatori loro dipendenti, non si fermano e stanno per lanciare in beta, oltre che il Google Print che ha fatto indispettire Amazon (il servizio è in concorrenza con il nuovo A9), anche un servizio via SMS.
E come al solito, tutti ad inseguire...

Sage Publications for free.
Autore: Sebastiano.Pagani | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 7 Ottobre 2004 

La casa editrice Sage Publications, le cui pubblicazioni spaziano dalla psicologia al marketing all'antropologia alle scienze, ha reso accessibili on-line tutti gli articoli delle proprie testate pubblicate a partire dal 1999. Per i numeri delle (poche) testate pubblicate prima di quest'anno sono disponibili solo gli abstract.
Il sito dove poter accedere ai materiali scaricabili è qui. Il formato scelto è il .pdf e gli articoli possono essere trovati tramite ricerca full-text oppure tramite un comodo elenco che ordina le testate per argomenti affrontati.
Personalmente raccomando di scaricare Marketing Theory e Visual Communication, e per chi come me pensa che i maggiori spunti si ricevano dalla lettura di argomenti lontani dalla realtà professionale quotidiana segnalo Anthropological Theory, Sociology e Theory, Culture & Society.
Dimenticavo, i materiali potranno essere scaricati solo fino al 31 ottobre.

Babelteka.org, biblioteca pubblica distribuita.
Autore: Sebastiano.Pagani | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 6 Settembre 2004 

Dalla home page di Babelteka.org:

"Distributed Library Project è un progetto freesoftware che nasce in California nella seconda metà del 2003 allo scopo di favorire il prestito di opere (libri, musica, video) tra persone che hanno interessi comuni. BabelTeka è un'implementazione di DLP rivolta principalmente allo scambio di opere in lingua italiana."

Babelteka è un progetto approdato on-line da poche settimane, il cui scopo principale è stimolare la condivisione della conoscenza. E' particolarmente significativo che in questo progetto Internet è utilizzata per favorire lo scambio di "materiali fisici" (non solo bit, quindi), e (come avviene anche nel caso di Bookcrossing) svilupparne la conseguente attività di socializzazione. Interessante a questo proposito leggere il messaggio di "lancio" di Babelteka, apparso su una mailing list: "E' nata Babelteka.org".

A mio parere questo progetto implica (volutamente?), delle discussioni e una critica sul copyright e sulle normative che mirano a limitare la libertà che l'utente ha (dovrebbe avere) di fare ciò che preferisce (scambio, prestito, regalo) di un "supporto di cultura" regolarmente acquistato. Questa libertà, non nascondiamolo, è fortemente a rischio quando si tratta, ad esempio, della musica digitale acquistata nei vari negozi on-line. Parlando con chiunque, tutti si sentono defraudati da certe limitazioni presenti su supporti regolarmente acquistati, eppure il processo di erosione dei "diritti di proprietà" procede in maniera impermeabile ai malumori dei consumatori.

Quindi, con Babelteka, non si tratta solo di condividere la conoscenza o di creare una socializzazione intorno ad uno scambio culturale, ma di costituire una socialità cosciente e sfuggente da certe vessatorie "regole di mercato".

Anche Ask Jeeves ha gli occhi a mandorla
Autore: Gianluca.Demarchi | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 25 Agosto 2004 

Il motore di ricerca Ask Jeeves è sbarcato in territorio nipponico ed ha appena rilasciato la beta di Ask.jp, versione del motore di ricerca dedicata, appunto, agli utenti del sol levante. Il tutto nasce dalla joint venture tra Ask Jeeves Japan Co. e la Società nipponica Transcosmos.

Windows Media Player contro iTunes
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 24 Agosto 2004 

mp10_screencap_sm.jpg E' atteso per questa setttimana il lancio della versione 10 di Windows Media Player che dovrebbe contenere anche l'attesa risposta di Microsoft al dominio di iTunes.

Un prima release del prodotto, rilasciata in beta un mesetto fa, ha mostrato un prodotto per molti versi simile a quello Apple, tanto che dopo poco i responsabili del progetto si sono affrettati a dichiarare che il loro intento è "migliorare" il lavoro di Apple, non copiarlo.

Tuttavia l'elemento di maggiore novità nell'offerta dell'MSN Music Service sembra essere la compatibilità con una vasta gamma di lettori contro il solo iPod per Apple.

C'è poi da considerare che, nonostante l'indubbio successo, l'iPod è entrato solo nel 4% delle case americane e, come ovvio, da Redmond già pensano alle possibili integrazioni tra il loro Music Service e Windows; integrazioni che permetterebbero al servizio di occupare da subito una posizione di mercato invidiabile rispetto ai competitor.

Avranno ragione anche questa volta?

Cresce Yahoo! ... dentro Google
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 19 Agosto 2004 

Nei giorni del trambusto pre-Ipo, è passato quasi sotto silenzio l'annuncio di un accordo interessante tra Yahoo! e Google che chiude ogni possibile contenzioso legale tra i due motori; Yahoo! contestava infatti a Google l'utilizzo del sistema di posizionamento nei risultati del motore di ricerca attraverso il meccanismo dell'asta, per il quale Overture (acquistata lo scorso anno da Yahoo!) aveva ottenuto il riconoscimento di un "brevetto" nel luglio del 2001.

Di fatto Google ha lanciato il suo AdWords solo nel febbraio del 2002 permettendo agli inserzionisti di utilizzare il sistema dell'asta per acquistare keyword in modo da influenzare il posizionamento dei propri messaggi all'interno del listing.

Grazie a questo accordo, Google ha acquisito un licenza "perpetua" per l'utilizzo del brevetto di Yahoo! in cambio di un controvalore in azioni pari a 290 milioni di dollari (circa 2,7 milioni di azioni) che porta il numero di azioni disponibili nella IPO da 24,6 a 25,7 milioni (con Yahoo! che prevede di venderne subito 1 milione in più rispetto alle già pianificate 550.000)

Le conigliette bloccano l'IPO del secolo?
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 13 Agosto 2004 

I fondatori di Google qualche mese fa rilasciarono un'intervista al famoso mensile di "costume" americano. Come già in tante occasioni fecero previsioni circa il futuro dell'azienda, i probabili punti di forza e debolezza, nulla quindi di scabroso e volgare al punto da allertare i pudicissimi connazionali. Si sono solo dimenticati di comunicare alla SEC che l'articolo sarebbe uscito e l'IPO del secolo rischia di essere rimandata a causa di un brillante colpo editoriale.

Tagli lastminute
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 6 Agosto 2004 

Lastminute si appresta a ridurre il proprio organico. La riduzione di personale pare essere una conseguenza di una serie di acquisizioni che hanno portato l'organico dell'azienda a quasi 3.000 unità. La perdita del secondo trimestre è stata di £16.9 milioni, in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Chiedi a Yahoo!
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 3 Agosto 2004 

Anche Yahoo! cerca di strutturare la propria offerta di ricerche locali stringendo un accordo con Ask Jeeves. Delle ricerche locali ne abbiamo già discusso ampiamente in un'intervista e riportando alcuni dati del mercato americano. È certo che si tratta di un mercato in forte crescita e i dati testimoniano questa ascesa: 25% delle ricerche negli USA hanno ormai implicazioni locali.

eBay entra nel mercato della musica online?
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 20 Luglio 2004 

Secondo quanto riportato da Mercury News, eBay, rinnegando la sua policy estremamente restrittiva in merito alla vendita di musica online, avrebbe deciso di impegnarsi per entrare in modo deciso nel mercato del digital download.

Nei giorni scorsi è stato infatti attivato un nuovo servizio, che farà capo proprio alla categoria Digital Download nella macroarea Music, all'interno del quale eBay spera di inserire le offerte musicali sia delle major più importanti, sia delle case discografiche indipendenti; i venditori potranno poi autonomamente decidere se utilizzare il meccanismo dell'asta oppure la funzionalità "buy it now".

L'esempio di iTunes, che proprio nelle scorse settimane aveva annunciato il raggiungimento di quota 100 milioni di downloads, deve aver dunque spinto i manager di San Jose a rivedere la loro posizione, e tuttavia sembra improbabile un coinvolgimento che vada oltre il semplice "presidio" di mercato.

Tempo di commissioni ed associazioni
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 14 Luglio 2004 

Prima l'annuncio della costituzione di una Commissione incaricata di definire le condizioni di sviluppo del mercato dei contenuti digitali su Internet promossa dai ministri Stanca e Gasparri, poi la nascita, all'interno di Federcomin, dell'associazione AITech per la promozione e lo sviluppo della società dell'informazione e dell'economia digitale.

Insomma, sembra davvero che il luglio inoltrato inviti a fare progetti a medio termine e ad un rinnovato impegno sia per i soggetti istituzionali, sia per le aziende di settore.

Ma non è forse questo un segnale di debolezza del sistema ICT in Italia? Se si arriva al punto di dover costituire associazioni e comitati per spingere lo sviluppo di un mercato, non è un segnale preoccupante? Forse, in una situazione come quella attuale, esiste nient'altro che un problema di idee; di queste si che c'è carenza, non di uomini o risorse, nè, questo è certo, di associazioni varie ed eventuali.

Vendere cara la pelle
Autore: Gianluca.Demarchi | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 8 Luglio 2004 

E' notizia di questi giorni che la Microsoft ha brevettato il corpo umano registrandolo come "apparato per trasmettere corrente elettrica e dati", in pratica considerandolo come un nuovo tipo di microprocessore.

La registrazione è avvenuta con regolare brevetto numero 6.754.472 del Patent and Trademark Office americano, che è consultabile on line qui.

L'uomo Microsoft avrà un microfono sul polso destro, un display su quello sinistro e all'orecchio un auricolare, mentre sull'avambraccio porterà una tastiera che verrà poi però sostituita da una penna ottica in grado di scrivere direttamente sulla pelle.

Il corpo umano stesso quindi, o meglio la pelle, come mezzo di conduzione in grado di collegare tra loro gli apparati.

Bill Gates non ha ancora comunicato l'esatta data di nascita dell'uomo Microsoft

Nasce il nuovo MSN(.com) Search
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 1 Luglio 2004 

MSN search si è rifatto il look con una nuova home page (http://search.msn.com) che contiene collegamenti ai più interessanti servizi offerti dal portale ed una netta separazione tra risultati a pagamento e risultati generati direttamente dall'algoritmo del motore.

Per ricevere commenti e suggerimenti sulle novità presentate è stato realizzato anche un sito di "preview" che raccoglie tutti i feedback dei webmaster e degli utenti più interessati.

Da una nota della società si apprende che questo è solo un primo passo verso lo sviluppo di nuovi modelli di servizio in grado di rivoluzionare il mondo dei motori di ricerca così come lo conosciamo oggi; a dire il vero però sembra più un passo indietro.

Di fatto questa è una mossa che smentisce quanti, anche in MSN, ritengono che l'inserimento dei paid listings nelle ricerche non sia in grado di alterare la percezione di "rilevanza" rispetto al contenuto da parte degli utenti; dunque un'altra piccola vittoria della Google philosophy? Probabilmente si.

In questa release però una novità in realtà c'è e di non poco conto; si tratta della possibilità, offerta dal nuovo motore, di rintracciare informazioni non necessariamente archiviate su pagine web come, nel caso particolare, articoli e risorse di Encarta 2004.

E' chiaro, si tratta solo di un piccolo passo, ma questo piccolo passo va davvero verso una direzione tutta nuova.

Le strane leggi del mondo reale.
Autore: Sebastiano.Pagani | Categoria: Avvistamenti | Data: Sabato, 26 Giugno 2004 

A quanto pare anche nei lidi d'oltreoceano non mancano delle leggi che, applicate all'ambito delle comunicazioni elettroniche, generano effetti discutibili (anche se, sia chiaro, non applico la filosofia del "mal comune...").

Leggo su Wired, che in Florida le autorità stanno considerando di tassare l'utilizzo di reti private.
Il titolo dell'articolo parla di reti casalinghe, ma in realtà sembra che l'ambito di applicazione si possa estendere a qualsiasi rete telematica (LAN, WAN, VPN, wireless o wired) che si sostituisce alle comunicazioni tramite provider di telecomunicazioni.

La legge originaria è del 1985, e nasce per tassare quelle aziende che fanno uso di reti interne per comunicare senza utilizzare le compagnie telefoniche locali. Il ragionamento, dal punto di vista delle autorità, è semplice: se le aziende non usano le compagnie telefoniche, io perdo una parte di tasse (il corrispondente dell'IVA italiana), e quindi da qualche parte devo recupare questa perdita.

Nel 2001 l'ambito di applicazione della legge si è esteso ad ogni rete di comunicazione per voce o dati.

Nell'articolo si parla delle difficoltà di applicazione di una legge del genere, soprattutto nello stabilire come calcolare il cosiddetto "imponibile"; basti dire che, in teoria, ogni tipo di rete casalinga o di "small businesses" potrebbe essere tassabile, anche quella per mettere in comunicazione due pc e una stampante.

Quello che mi preme dire è che, nel momento in cui la comunicazione, e quindi la parola, viaggia su byte, tassare le reti significa mettere un'imposta "a sillaba" sull'uso della parola stessa.

Speriamo solo che qualcuno dei legislatori nostrani, che pensano ancora agli Usa come ad una frontiera indiscutibile (mentre sappiamo che, a partire dal Digital Millenium Copyright Act, ma anche con il Total Information Awareness, non è sempre stato così), non pensi di prendere spunto...

Cabir traghetta i produttori di Antivirus nel Mobile
Autore: Gianluca.Demarchi | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 18 Giugno 2004 

Detta così pare addirittura un poco faziosa, ma è comunque la verità: Cabir, il primo Virus Worm in grado di infettare i telefonini (per ora solo gli smart phone, a metà strada fra i normali telefoni cellulari ed i PDA) ha fatto la sua comparsa.

Il virus si diffonde da un telefono all'altro utilizzando la connessione senza fili Bluetooth. Una volta che ha individuato un altro apparecchio in zona, si invia facendosi passare per un file di sicurezza. Il file deve però essere accettato dall'utente, prima di installarsi nel nuovo telefono e provare poi a passare su un altro.

Questo inaugura di fatto l'ingresso dei produttori di antivirus nel gigantesco mercato del Mobile, una prateria sconfinata e alquanto fertile.

Insomma se in un prossimo futuro squillerà il vostro telefonino auguratevi che non ci sia Cabir dall'altra parte...

Tiscali Sat taglia il P2P
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 10 Giugno 2004 

Con una decisione che non mancherà di riaccendere aspre polemiche, Tiscali ha annunciato di voler contrastare l'uso anomalo di banda dei suoi utenti che utilizzano programmi P2P.

In pratica dal 15 Giugno, gli utenti dell'Adsl Tiscali Satellitare (Tiscali Sat Premium) che nel corso di un mese superano 1 Gigabyte e mezzo di traffico, si vedranno ridurre la velocità dai 400/128 Kbps a 128/24 Kbpps; gli utenti di Tiscali Sat Lan invece vedranno ridurre la velocità della loro Adsl da 500/128 Kbps dopo i tre Gigabyte di traffico trasferiti.

Secondo fonti Tiscali si tratterà comunque di un provvedimento che riguarderà una percentuale di utenti non superiore al 2% e a maggior ragione resta da capire il perchè di una decisione che sembra fatta apposta per generare polemiche sia per una modifica delle condizioni contrattuali (in senso peggiorativo) e sia per l'indiretta messa fuori legge dei sistemi P2P su piattaforma Tiscali.

Ne valeva davvero la pena?

Account Gmail all'asta su eBay
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 24 Maggio 2004 

Spulciando nel sito di aste più famoso del mondo si possono trovare centinaia di offerte simili; c'è chi offre il semplice invito e chi invece mette in vendita un account particolare.

Insomma, l'attesa per la nuova mail di Google deve essere davvero grande se qualcuno è arrivato ad offrire più di 150,00€ per l'account unknown@gmail.com in un asta su eBay.

Le offerte non mancano e non c'è che dire, un'ottima dimostrazione di fedeltà ed amore verso il brand; peccato solo che da queste transazioni nelle tasche di Google non arriverà nulla :)

Audiweb: Il pesce d'aprile di Google
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 24 Maggio 2004 

Lo scorso 20 Maggio Audiweb ha pubblicato i dati dell'INDAGINE PANEL realizzata da Nielsen//NetRatings relativi al mese di aprile 2004.

La sorpresa più rilevante è data dal sorpasso di Google nei confronti di Virgilio e degli altri portali; in un mese in cui i maggiori indicatori hanno segno negativo (-13,44% il tempo speso online e -8,40% le pagine viste per persona rispetto al mese di marzo) la crescita dei visitatori unici di Google (+3%) risulta ancora più evidente e significativa.

Anche se il risultato non è chiaramente stabilizzato e solo nei prossimi mesi si potrà più chiaramente valutare eventuali influenze stagionali e dei rumors intorno alla quotazione del motore californiano, è tuttavia evidente come per Libero e Virgilio sia ormai finita l'epoca del duopolio.

Ancora denunce in merito agli adwords di Google
Autore: Gianluca.Demarchi | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 12 Maggio 2004 

L’ultima in ordine cronologico a denunciare Google è Axa, una delle più grandi compagnie assicurative del pianeta, ma prima di lei Rentabiliweb e Vuitton solo per citarne un paio.

Ma che accade? Come mai Google è entrato a far parte della schiera dei cattivi? Tutto nasce dal famigerato servizio di advertising "fai da te" di Google che tante polemiche ha già scatenato.

Le società denuncianti accusano il motore di ricerca di aver consentito ad alcuni loro concorrenti di utilizzare il loro marchio come parola chiave, da far apparire all'interno dei link sponsorizzati.

Queste cause intentate principalmente in Francia (Bourse des vols, Vuitton) e negli USA (Blind and Wallpaper Factory, Pets Warehouse) rischiano di creare un effetto domino, anche perché la prima di queste, risalente al 2003, diede torto a Google, il quale ha comunque impugnato la sentenza.

Ora, la domanda sorge spontanea: com’è possibile che Google, al momento di varare il servizio non si sia tutelato legalmente da tutto ciò? (non credo infatti che il suo Ufficio legale sia popolato unicamente da azzeccagarbugli)

Mi stupisce sempre moltissimo come la giurisprundenza non sia ancora in grado di affrontare il media Internet correttamente senza partorire continuamente mostri...

Il Documento
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 30 Aprile 2004 

Se mai avrete la pazienza di leggerlo tutto, ecco il documento con cui Google si presenta in borsa.

Ci sono alcune chicche, come quella ripresa da Marketing Vox, secondo cui nell'ottobre 2003 la licenza per utilizzare Page Rank poteva essere acquisita da chiunque. Ora si dovrà aspettare almeno fino al 2011.

Google e tulipani
Autore: Gianluca.Demarchi | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 30 Aprile 2004 

Google ha comunicato alla SEC il suo ingresso nelle borse statunitensi, dove porrà in vendita un primo pacchetto di azioni per un totale di 2.700 milioni di dollari. Si tratta di una delle maggiori offerte pubbliche di azioni nella storia recente degli Stati Uniti.

Secondo il regolamento della SEC, l'ingresso in borsa potrà considerarsi effettivo tra 60 giorni.

La Società di Mountain View (California) ha annunciato che si quoterà sia al Nasdaq sia alla Borsa di New York: non si conosce al momento il valore iniziale delle azioni. In ogni caso Google ha informato che una parte delle azioni saranno emesse da Google stessa e una parte da azionisti.

I maggiori garanti dell'Offerta pubblica di azioni sono Morgan Stanley e Credit Suisse First Boston.

Il metodo di ingresso nelle Borse USA di Google è detto tecnicamente "metodo olandese" e mira, come afferma Google stessa, a includere nell'IPO fin dall'inizio sia i grandi sia i piccoli investitori.

Telecom Italia cambia voce, ma il servizio è sempre lo stesso
Autore: Sebastiano.Pagani | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 27 Aprile 2004 

Come avrete molto probabilmente già saputo Telecom Italia ha lanciato l'iniziativa "Da oggi il telefono ha qualcosa in più", che fa ascoltare all'utente del call center alcuni messaggi di attesa registrati da personaggi famosi. Pare che l'idea sia stata suggerita da Maurizio Costanzo...e con questo potrei aver detto tutto, ma va anche detto che l'iniziativa è abbellita con il solito fine umanitario; i "VIPs" (peraltro alcuni personaggi sono di dubbio appeal: Cesara Buonamici, Laura Freddi, e...stupitevi...il cane Ettore) verseranno il contributo ricevuto per la donazione della loro voce in beneficenza (ma anche il cane?). Tutto come sempre, si cura il vestito, si fanno operazioni di facciata, ma il call center continua a non funzionare come si deve; ma davvero gli utenti o la stampa valutano positivamente condotte aziendali di questo tipo? Io credo che la qualità del servizio possa migliorare l'immagine aziendale più di ogni iniziativa estemporanea di questo genere. E se volete dare soldi in beneficienza, dico a Telecom Italia ed ai VIPs...dateli e fatelà finita lì, le vostre voci non m'interessano.

Motori per abitudinari
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 19 Aprile 2004 

Leggo su eMarketer che iPropect ha di recente pubblicato un white paper sulle tipologie e la frequenza d'uso dei motori di ricerca negli USA ed il risultato più eclatante riguarderebbe la "fedeltà" d'uso; pare infatti che il 56,7% degli utenti americani utilizzi sempre lo stesso motore di ricerca mentre solo il 12,8% si avvale di diversi motori per diverse tipologie di ricerca.

Il più popolare, tra gli utenti abitudinari, è Google, con il 65,8% delle preferenze seguito a distanza da Yahoo! a sua volta tallonato da MSN.

Un dato estremamente interessante è anche quello relativo all'evoluzione diacronica della quota di referrals per singolo motore (dati WebSideStory); ad esempio se per Google ed MSN è possibile rintracciare una tendenza alla crescita tra il 2001 ed il 2004 (Google è passato infatti dal 11,93% del 2001 al 40,91% del 2004, mentre nello stesso periodo MSN è passato da 14,69% al 19,57%), Yahoo! in questi ultimi quattro anni ha accusato una calo notevole di referrals passando dal 36,89% del 2001 al 27,40% del marzo 2004.

Al di la del valore in se della ricerca, questi numeri sembrerebbero dimostrare una forte crisi del modello e del brand Yahoo!, passato in meno di quattro anni da una leadership indiscussa (ed incontrastata) alla rincorsa "affanosa" di oggi

La conoscenza nell'era digitale
Autore: Sebastiano.Pagani | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 13 Aprile 2004 

Come si può evincere da alcuni miei interventi passati in questo Blog, sono un sostenitore della condivisione dei saperi, e un osservatore attento (e spesso preoccupato dalla situazione) della proprietà intellettuale applicata alle nuove tecnologie.
La mia idea in proposito è molto semplice, almeno nell'enunciazione: la proprietà intellettuale deve tutelare l'ingegno degli "inventori" (creativi, artisti, musicisti, creatori di software, creatori d'impresa, ecc...), ma non al punto da impedire la circolazione delle idee e delle innovazioni, creando quella che potremmo chiamare "scarsità artefatta".

Se molti anni fa fosse stato fatto lo stesso uso che si fa oggi dei brevetti, molte innovazioni create negli ultimi anni, nate dalla condivisione dei saperi, non sarebbero mai nate; non sono io a dirlo, ma i ricercatori, gli sviluppatori software, che lavoravano allora e lavorano oggi, e che oggi rivendicano la riproduzione delle licenze open source, nate appunto dal software, anche nella ricerca scientifica.
Il problema, anche se non sembrerebbe, tocca anche noi professionisti di marketing; non siamo forse lavoratori cognitivi? Il nostro lavoro è la produzione di idee, la manipolazione delle conoscenze, le quali non possono che essere condivise con l' esterno, e spesso lo sono nostro malgrado, inevitabilmente. Il "protezionismo" applicato ai saperi ci lederebbe moltissimo...oltretutto molti non si sono ancora accorti che siamo nella società dell'Informazione.

Il discorso sarebbe (é) molto lungo, mi riprometto di approfondirlo in futuro (sempre se Voi lettori lo desiderate, lasciate commenti in proposito); per chi volesse approfondire autonomanente, potrebbe essere interessante partecipare al dibattito itinerante promosso dalla Free Software Foundation, del quale si parla su Punto Informatico

PRONTO, CHI TACE?
Autore: Gianluca.Demarchi | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 9 Aprile 2004 

I Giapponesi della DoCoMo, per intenderci quelli che misero in circolazione il primo telefonino di terza generazione nell'area metropolitana di Tokio, continuano, nel loro laboratorio situato nello Yokosuka Research Park, il cui bilancio annuale ammonta a 130 miliardi di Yen (1,02 miliardi di euro) a macinare idee più o meno brillanti.

L'ultima trovata è un cellulare in grado di comunicare senza che si debba per forza parlare: siete allo stadio e il boato della folla vi impedisce di rispondere ad una ricerca di mercato del vostro fornitore di telefonia mobile? Volete, nel bel mezzo del "Don Giovanni" chiamare il vostro commercialista senza disturbare i vicini? DoCoMo ha risolto i vostri problemi. In realtà i ricercatori giapponesi ipotizzano anche applicazioni più utili. Ad esempio per portatori di handicap o per chi lavora in ambienti rumorosi.

Ma come funziona? Dei sensori sul labbro superiore, sulla guancia e sul mento, interpretano i movimenti della mandibola e trasmettono il messaggio tramite una voce elettronica: e il gioco è fatto.

Dovremo ancora spettare un poco però, per questa meraviglia: il sistema per il momento è in grado di leggere soltanto le vocali giapponesi...

Bollywood sbarca su Kazaa (note sul dinamismo asiatico)
Autore: Sebastiano.Pagani | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 8 Aprile 2004 

Non è una novità che i creatori di Kazaa, uno dei più popolari network P2P, abbiano delle ambizioni di sviluppo di un business "lecito" legato al file-sharing di prodotti musicali e cinematografici, il tutto nonostante le case cinematografiche "hollywoodiane", le quali si rifiutano di comprendere che il P2P ormai esiste e che converebbe loro cercare una via legale per diffondere i loro prodotti all'interno di questi network.

Per questo motivo la società Sharman Networks, creatrice di Kazaa, ha stretto da qualche mese un rapporto di collaborazione con Altnet, società che gestisce un sistema P2P per la distribuzione di contenuti legali, musicali e cinematografici, dietro pagamento da parte dell'utente.
Nel campo cinematografico, se Hollywood non solo ignora ma contrasta questo sistema, la "gemella asiatica" Bollywood è la prima industria cinematografica ad intravedere i vantaggi di un sistema distributivo su scala mondiale: infatti è proprio una casa cinematografica indiana, la Aum Creates Unlimited, la prima a stringere un accordo con Kazaa ed Altnet per la distribuzione integrale di un proprio film, Supari, al costo di $2.99, e delle canzoni della colonna sonora per soli 0.90$ l'una.
Anche se qualcuno sottolinea, probabilmente a ragione, il rischio della riproposizione all'interno dei network P2P di contenuti "a scadenza" (strategia tanto cara alle major) - film e canzoni usufruibili solo da un pc o solo per un numero finito di volte - fatto di per sé negativo perché limita fortemente la libertà dell'utente di fruire dei contenuti legalmente acquistati, va sottolineato ancora una volta come le industrie "forti", le major "occidentali", non concepiscano altra strategia all'infuori del protezionismo e del controllo totale sulla distribuzione, mentre le aziende cinematografiche che si trovano in posizioni più deboli, come quelle asiatiche di Bollywood, comprendono il potenziale distributivo dei network P2P per aumentare rapidamente la distribuzione dei loro prodotti, il tutto anche a scapito del controllo sulla diffusione. Sembra, in altre parole, la riproposizione del conflitto europeo ed americano contro il dinamismo, nel campo dell'IT, di Cina ed India. A questo proposito basta citare un fatto significativo, che in un certo senso ci riguarda direttamente: è notizia di qualche settimana fa che sarà un'azienda cinese, Lenovo, a fornire i pc desktop, notebook, ed i server di rete all'organizzazione di Torino 2006, quindi proprio nella città dove "fioriva" un tempo l'Olivetti.

Gmail c'è
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 2 Aprile 2004 

Non era uno scherzo come qualcuno aveva paventato nelle scorse ore. I beta tester sono al lavoro per provare le funzionalità della nuova piattaforma. Iniziano a circolare le prime immagini e qualcuno sta già provando le funzionalità.

I primi commenti sono positivi. Non poteva mancare la ricerca in stile google all'interno dei folder di posta. C'è poi la possibilità di segnalare le mail importanti con delle stelle, loro le chiamano starred mail. Ovviamente come preannunciato, gli AdWords di Google ricorrono nella parte destra del template. Per il resto tutto in stile Google: semplice e intuitivo.

Con Prince è tutta un'altra Musicology (o no?)
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 2 Aprile 2004 

Lo scorso lunedì 29 Marzo, giusto un paio di giorni dopo aver annunciato un accordo di distribuzione con Sony Columbia, Prince ha lanciato la quarta versione del suo "negozio" online all'interno del quale è ora possibile scaricare in formato .WMA album rari o precedentemente mai distribuiti, oltre a canzoni live ed altre chicce.

Il costo degli album è tutt'altro che proibitivo, $9.99 e sono in più previsti sconti per gli iscritti al sito www.NPGMusicClub.com.

Tra gli album che è possibile acquistare c'è anche Musicology; proprio per questo Cd Prince ha firmato l'accordo per la distribuzione con Sony Columbia che avverrà a partire dal 20 Aprile prossimo.

Negli ultimi sei anni l'artista di Minneapolis aveva in effetti deciso di chiudere del tutto i rapporti con le major distribuendo direttamente i suoi lavori, sia sotto forma di file digitali sia sotto forma di CD attraverso il suo sito online.

Questo cambio di strategia mi sembra molto interessante; così facendo infatti da un lato l'artista "tutela" il suo bisogno di farsi conoscere (o riconoscere) dal grande pubblico e dall'altro è possibile fidelizzare ancora di più chi la musica di Prince la conosce già utilizzando in modo intelligente anteprime ed offerte speciali (considerando anche che chi è già fidelizzato, molto probabilmente, acquisterà anche il disco nel supporto CD).

In altri tempi qualcuno l'avrebbe chiamata "click & mortar" :)

E tuttavia, anche tra i fedelissimi, non sono mancate critiche per la metodologia utilizzata e soprattutto per la scelta di proteggere con il sistema di licenze DRM i file .WMA scaricabili; il Digital Rights Management è infatti una tecnologia che permette di crittografare file definendo in modo preventivo che uso è possibile farne.

Ad esempio, nel caso di Prince, i file possono essere ascoltati su Windows Media Player 9 e salvati su cd in formato dati, ma NON possono essere masterizzati in formato audio ne possono essere trasferiti tra due PC; in sostanza una volta acquistato il brano e confermata la licenza su una particolare macchina lo stesso file non può essere aperto su un altro PC.

Per non parlare del fatto che gli utenti Mac praticamente non riescono in alcun modo ad aprire i file comprati.

Fatto sta che a tre giorni di distanza i file MP3 di Musicology sono già disponibili nei maggiori network di peer2peer, una buona parte dei fedelissimi sta intasando di proteste il forum online del sito, ed anche il supporto tecnico di NpgMusicClub.com ha dovuto cambiare di corsa, e con notevole imbarazzo, la pagina di "System Requirements"; ne valeva la pena?

Tempo di certificazioni
Autore: Gianluca.Demarchi | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 31 Marzo 2004 

Grazie a un accordo tra Adobe e Infocamere è nato il progetto denominato SmartSigner, una soluzione che permette di creare documenti in formato Adobe PDF con firma digitale.

L'accoppiata mail e PDF con valore di legalità e certificazione è senza dubbio un gran passo in avanti che agevola moltissime applicazioni sulla Rete.

La soluzione ha un costo di 375,00 Euro (Iva esclusa) e sarà disponibile dalla metà di aprile presso la rete di vendita e il sito di commercio elettronico di InfoCamere

E-mail "certificata"
Autore: Sebastiano.Pagani | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 26 Marzo 2004 

Il Consiglio dei Ministri, su proposta di Lucio Stanca - Ministro per l'Innovazione - e Luigi Mazzella - Ministro per la Funziona Pubblica - ha varato una norma che permette l'invio di messaggi di posta elettronica equivalenti, in termini di valore legale, alla tradizionale lettera raccomandata A/R.
L'iniziativa è nata pensando alla Pubblica Amministrazione, ed in particolare alla necessità di ridurre i costi di comunicazione tra enti pubblici diversi e tra enti pubblici e cittadino, ma promette di estendersi anche alle comunicazioni tra privati; il ministro Stanca stima il costo medio del sistema tradizionale in 20 euro per ogni lettera inviata, contro i 2 euro dell'e-mail.

La posta certificata è un servizio che può essere fornito solo dagli ISP, od altri enti pubblici/privati, autorizzati dal Cnipa (Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione), il quale ha anche il compito di sorvegliare sull'attività degli iscritti (non si capisce in che modo, ed a che scopo, si spera comunque nei limiti della privacy). I fornitori del servizio di posta elettronica certificata si occupano di certificare i due momenti principali dell'invio di documenti informatici: l'invio (notifica, avente valore legale, dell'avvenuta spedizione del messaggio) e la ricezione (notifica della avvenuta o mancata consegna).
Un'ente che ha già attivato un servizio di posta elettronica certificata è Infocamere, che con Legalmail propone una soluzione per l'invio di posta elettronica certificata secondo le indicazione del Consiglio dei Ministri.

E' naturale pensare che questo servizio ha la sua utilità soprattutto per la PA, e per le realtà aziendali pubbliche e private, ma non è da escludere una evoluzione futura anche per i privati cittadini, almeno per quanto riguarda la certificazione dell'identità del mittente e del ricevente.
Il mio parere, e per alcuni motivi il mio timore, è che un giorno si possa giungere ad una certificazione obbligatoria delle e-mail, non più con lo scopo di soddisfare la domanda di comunicazione elettronica avente valore legale, ma con lo scopo di abolire una forma di comunicazione anonima e non tracciabile; scommetto che più di uno ci ha pensato, tra gli esponenti del governo, perché la direzioni conclamata dai governi "occidentali" è proprio quella di sorvegliare le comunicazioni elettroniche il più possibile. Basta citare il decreto del governo italiano che voleva imporre agli ISP la conservazione delle intestazione di e-mail private per 30 mesi (estendibili a 60 mesi su richieste delle autorità), per motivi di sicurezza interna (sostanzialmente per fare dell'intelligence spicciola, con la possibilità, come per la visione dei tabulati telefonici, di individuare con quali persone si è in contatto "telematico", ovviamente su mandato delle autorità competenti).
Questo decreto, oltre ad aver richiamato l'attenzione del Garante della Privacy (che in una nota l'ha sostanzialmente bollato come potenzialmente incostituzionale), è stato ridimensionato in seguito alle proteste di ISP ed utenza privata (i primi preoccupati dai costi da sostenere per conservare una tale mole di dati, i secondi dall'invasione della privacy e dal principio, lesivo dei diritti individuali, della sorveglianza preventiva estesa a tutti i cittadini), sembra che in parte stia venendo fatta rientrare dalla finestra; infatti il servizio di posta elettronica certificata prevede che le informazioni sui messaggi inviati e sulle ricevute vengano conservati dal "certificatore" per un periodo di 24 mesi, ufficialmente per garantire agli utenti, anche in caso di smarrimento delle ricevute elettroniche, di poter dimostrare l'avvenuta trasmissione dei messaggi.

Se un giorno diventerà obbligatoria per tutti la e-mail certificata, almeno per quanto riguarda la certificazione dell'identità del mittente (forse sto diventando paranoico, ma non mi sembra un'ipotesi così remota), con lo scopo di abolire l'anonimato e l'intracciabilità delle e-mail, gli utenti verranno costretti a sottostare alla registrazione di tutti i propri messaggi per 24 mesi, ed alla tracciabilità di ogni loro comunicazione elettronica?
Mi auguro che un servizio utile per le imprese, e per la PA, non venga esteso anche laddove non se ne sente l'esigenza, trasformandolo nell'ennesima deriva dei nostri sistemi "democratici".

B.L.O.G.: Better Listings On Google
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 12 Marzo 2004 

Altro che contrazione di "web log", secondo quanto riportato in questo articolo su WebProNews.com blog è l'acronimo di Better Listing On Google, perchè il motore di ricerca californiano favorisce nel ranking i siti con aggiornamenti regolari.
Vengono inoltre individuate 4 categorie di corporate blog di successo:
1] Thought Leadership Blog
2] Customer Relations Blog
3] Peer Marketing Blog
4] Media Relations Blog

L'articolo fornisce altri preziosi consigli per creare un blog di successo e cita qualche esempio di blog ben riusciti, regalandoci anche una morale:
"If you have a very high-traffic blog site there are ways to make money - but effective examples are few and far between"

Buona lettura

Autogol di Yahoo?
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 8 Marzo 2004 

Ottime le considerazioni di Mauro Lupi sugli ultimi avvenimenti nel mercato dei motori di ricerca. In sostanza Yahoo proporrà dei risultati che non risponderanno ai criteri di rilevanza delle parole chiave nelle pagine Web, ma all'importo che ciascuna azienda pagherà per essere tra quei risultati. Qualcuno pensa che saranno le stesse aziende ad assicurare la migliore corrispondenza tra parola chiave e contenuto. Che sia qualcuno pagato da Yahoo?

Servizi a pagamento? No grazie!
Autore: Gianluca.Demarchi | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 4 Marzo 2004 

Askjeeves ha annunciato di voler interrompere il servizio a pagamento che proponeva agli utenti, servizio che permetteva di garantire un posizionamento nei risultati. Davvero curioso ed inoltre controcorrente, visto che Yahoo! ha appena annunciato il varo proprio di un servizio simile e altri motori lo propongono da qualche tempo con ottimi risultati.

Le motivazioni da parte di AskJevees pare si collochino nell'ambito del "politically correct": gli utenti si troverebbero infatti spiazzati di fronte a risultati "viziati" e, cosa più eclatante, il software che gestisce il servizio per gli inserzionisti non sarebbe poi così affidabile...

Saranno adesso gli altri concorrenti a dover dire la loro in merito, anche perchè esaurire un filone aureo appena scoperto e ricominciare a piangere sulle occasioni mancate sarebbe davvero un peccato.

Cosa resta della New Economy?
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 2 Marzo 2004 

Alla vigilia di una nuova ed importantissima IPO (Google) e a quattro anni dalla caduta delle utopie della Net-revolution cosa abbiamo imparato dagli errori del passato? Se lo chiede Jennifer Reingold in un articolo apparso sull'edizione di Marzo di Fast Company che mette sotto esame caso per caso i classici "miti" della New Economy.

Internet ha davvero dato un nuovo ed illimitato potere ai clienti? Il cambiamento epocale da più parti profetizzato si è poi effettivamente realizzato? Dove hanno sbagliato quelle aziende che da promettenti dot.com si sono tramutate in dot.gones?

C'è chi sostiene che Internet abbia rappresentato solo la nascita di un nuovo modello di distribuzione (di idee, prodotti, servizi, etc) e neanche valido per tutte le tipologie di imprese, ma è proprio tutto qui?

L'Italia vola
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 1 Marzo 2004 

Qualche giorno fa Tiscali mi ha riservato una bella sorpresa. Controllando la posta elettronica ho trovato una comunicazione del provider che annunciava l'incremento di velocità del mio collegamento ADSL di casa. Da 256k a 640k, senza alcun costo aggiuntivo per me. Nessun incremento nel canone. Nessun costo nascosto. Ma come?

Ormai è storia qualcuno potrà dire. È stato deciso a gennaio, a partire dall'11 marzo si viaggerà a 640k. Telecom (Alice) ha assoldato la solita Fernanda Lessa e il buon Valentino Rossi, che salva la bella modella accorrendo sul suo destriero motorizzato, per comunicarlo a tutti i suoi clienti.

Ma quali sono le conseguenze? L'Italia di colpo si ritrova in una posizione privilegiata come scrive Libero.it

Così l'Italia disporrà di velocità di accesso per la navigazione internet tra le più elevate d'Europa e superiori, per esempio, a quelle di Inghilterra (500/250 Kbps), Francia (128/64 Kbps) e Spagna (256/128 Kbps).


Ci sono state le solite polemiche, circa il modo in cui i clienti sono state informati delle variazioni: Telecom Italia è stata la prima a poter comunicare l'upgrade. Gli altri arriveranno dopo. Poco importa. Quello che conta è che l'internet sta piano piano diventando un mezzo disponibile per chiunque, con una buona banda per tutti, 24 ore su 24.

Attenti: arriva il Comment Spam!
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 27 Febbraio 2004 

Vi segnaliamo una serie di articoli decisamente interessanti sul fenomeno della Googlemania raccolti nell'edizione online di marzo di Wired Magazine; i temi trattati spaziano dalla febbre della ormai (?!) prossima IPO (con le inevitabili conseguenze a livello di organizzazione interna), ai possibili scenari futuri fino alle schermaglie che in questi ultimi mesi hanno caratterizzato il rapporto tra Google ed il signor Gates.

Personalmente ho trovato ricco di spunti l'articolo sulla nuova possibile minaccia dello spam; il "comment spam". Sembra infatti che alcuni spammers incalliti abbiano scoperto come sia semplice, per chi commenta su un qualsiasi blog, generare codice HTML gratuitamente; se si aggiunge a questo la considerazione che le pagine di un blog, per loro natura, ottengono risultati migliori su Page Rank (la tecnologia di ricerca su Google) .. c'è di che spaventarsi.

Buona Lettura!

Un domani a Sarabanda ci andranno i computer?
Autore: Sebastiano.Pagani | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 26 Febbraio 2004 

Musikube ha ideato e promosso un sistema per il riconoscimento automatico di un brano musicale, il cui funzionamento implica l'utilizzo di un telefono cellulare; è sufficiente comporre un numero dedicato e far ascoltare al sistema un brano musicale, per ricevere in risposta le informazioni sull'autore ed il titolo della canzone.

L'applicazione di tutto ciò è ovviamente di tipo commerciale; il sistema in particolare dovrebbe consentire di praticare il cosiddetto acquisto d'impulso, permettendo ad un individuo di interrogare il database per scoprire il titolo di una canzone, ed infine procedere direttamente all'acquisto tramite il cellulare.
Un'altra interessante caratteristica del servizio, denominato "Mobile Music Identification System (MMID) Service for Mobile Operators", è la possibilità di utilizzare i cellulari dotati di fotocamera per leggere dei codici a barre, i quali possono essere applicati su giornali ed all'interno di pubblicità, permettendo l'identificazione e l'acquisto del prodotto pubblicizzato.

In Italia qualcuno ha già pensato di fruire del servizio offerto da Musikube, per lanciare un sistema di acquisto della musica tramite cellulare. Si tratta di Buongiorno Vitaminic, che ha presentato il servizio, denominato iCapture, al 3GSM World Congress di Cannes.

Corporate Blog Manifesto
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Avvistamenti | Data: Giovedì, 26 Febbraio 2004 

Leggo su Maestrini per caso la segnalazione di questo interessante post di Robert Scoble.
In realtà il post è di 1 anno fa esatto, ma mi pare molto attuale: 20 regole per creare un perfetto weblog aziendale.

Certo che leggere cose come "Tell the truth" e "Never hide information" dette da un dipendente Microsoft fa un po' sorridere... :)

Promozione devastante
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 25 Febbraio 2004 

Thomas mi segnala una interessante promozione realizzata da Ludostore, un distributore di prodotti multimediali. Si tratta della possibilità di acquistare una serie di DVD al prezzo speciale di Euro 5,99. Un buon modo per cercare di recuperare nuovi clienti investendo relativamente poco (perdita di margine), rispetto ad un effetto passaparola atteso potenzialmente devastante, soprattutto sui conti dell'azienda.

L'obiettivo è stato raggiunto! L'offerta si è dimostrata talmente interessante che Ludostore non è riuscita a far fronte alla domanda. Le conseguenze sono state una serie di pezze per coprire una programmazione che non pare essere delle migliori, ma anche una comunicazione coraggiosa apparsa nel newsgroup it.hobby.home-cinema

Mi pare una buona dimostrazione di cattiva pianifazione/gestione ma di un' ottima comunicazione per cercare di rispondere alle numerose critiche dei clienti. Il rischio in questi casi è rintanarsi dietro un silenzio che genera solo ulteriore confusione e la percezione da parte del cliente che l'azienda stia cercando di coprire qualcosa di poco chiaro.

Non tutti dicono Yahoo!
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Avvistamenti | Data: Martedì, 24 Febbraio 2004 

Leggo su Zeus News che a Yahoo! Italia in questi giorni tira una brutta aria: a seguito del licenziamento di una dipendente che ha rifiutato il trasferimento a Londra il personale è in agitazione.
Come se non bastasse si vocifera di una possibile chiusura della "filiale" italiana del portale americano, smentita però decisamente dal direttore comunicazione e relazioni esterne di Yahoo! Italia, Rosella Migliavacca.
Da notare però che la società si rifiuta di parlare della cosa con i sindacati e con i rappresentanti aziendali.

Brutta storia, brutta storia davvero: se pensavamo che la stagione dei licenziamenti e delle chiusure fosse terminata evidentemente ci sbagliavamo.

Stay tuned

Ancora su Blog e Politica
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Lunedì, 16 Febbraio 2004 

Questa settimana vi segnalo un articolo apparso su Blogads, una sorta di network pubblicitario di Blog.

Viene presentata in questo articolo la Case History del candidato Ben Chandler impegnato in una campagna di comunicazione per l'elezione al congresso degli Stati Uniti; all'interno del piano media del candidato, un ruolo rilevante è stato ricoperto infatti proprio dalla "sponsorizzazione" mirata di alcuni blog, selezionati per contenuti ed accessi all'interno del network di Blogads.

Qualche dato: investimento iniziale di $2,000 per due settimane di campagna. I primi risultati parlano di un ritorno in termini di fondi raccolti tra i $45,000 e $50,000 dollari ... non male, vero?

Buona lettura!

Dove metto l'accento?
Autore: M. Bancora | Categoria: Avvistamenti | Data: Venerdì, 13 Febbraio 2004 

Ho ricevuto una mail da un fornitore di servizi internet con l'offerta di una linea ADSL. Un'offerta molto interessante tra l'altro :-). Qui sotto trovate parte della mail che ho ricevuto, notate qualcosa di strano?

From: newsletters@staff.***.it
To: ***
Subject: *** Informa - "New Adsl"
Gentile cliente,
e? con vivo piacere che siamo a segnalarle una nuova opportunit?er il suo accesso ad internet: la nuova Adsl 640 di ***.it
Grazie alla sua disponibilita? in tutte le citt? italiane raggiunte dal servizio ADSL; alle prestazioni di un accesso diretto alle principali dorsali dati e grazie al prezzo straordinario, Adsl 640 di ***.it rappresenta l?offerta ideale per chiunque voglia utilizzare internet senza alcun vincolo e sfruttandone tutte le potenzialita?.

E sì, tutti gli accenti sono stati sostituiti da caratteri strani. Ci voleva veramente poco per sostituire le parole accentate e magari impaginare in HTML. Sbagliare questi piccoli (ma importantissimi) dettagli è un delitto per il fatturato. Mi immagino il potenziale cliente (io in questo caso): se sbagliano questi dettagli chissà cosa succederà quando avrò bisogno di assistenza.
E pensare che chi ha inviato questa mail ci lavora in questo mercato, chissa' se avesse fatto altro: una mail con un bel virus?

Arriva l'anti-Google?
Autore: Giuseppe.Mayer | Categoria: Avvistamenti | Data: Mercoledì, 11 Febbraio 2004 

Vi segnalo un'intervista apparsa su Punto informatico al Marketing Director di Overture Italia, Davide Corcione. La trovate qui (http://punto-informatico.it/p.asp?i=46766)

Tra gli spunti più interessanti, anche in relazione al modello Google:

- il ruolo della redazione di Overutre chiamata, per garantire un servizio di qualità agli utenti, a verificare la contestualità e la rilevanza delle inserzioni a pagamento

- la grande attenzione che Overture riserva alle piccole e medie aziende; da un lato con politiche di prezzo molto agressive, dall'altro con l'offerta di tool gratuiti (il Conversion Counter) in grado di far camprendere all'inserzionista, con investimenti contenuti, se il click generato sul motore di ricerca è o meno di qualità per il proprio business.

Buona lettura!


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