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La carta non ha ancora credito
Autore: M. Bancora | Categoria: E-commerce | Data: Venerdì, 5 Marzo 2004 

Rimango basito di fronte all'ennesimo intervento che cerca di denigrare l'utilizzo della carta di credito nelle transazioni online. Questa volta è un responsabile di Adiconsum. La risposta alle dichiarazioni di quest'ultimo, mi sembra non solo pertinente e corretta nel suo complesso, ma addirittura contenuta.

Mi è capitato di dover parlare ad una trasmissione di Radio24 insieme ad un responsabile di Visa. E il giornalista mi pose la classica domanda: "Ma le transazioni su Internet sono sicure?". Allora lavoravo per l'azienda che in Italia genera il più alto volume di transazioni online (in valore).

Quella volta non riuscii a trattenermi. Il servizio di pagamento online con carta di credito obbliga l'azienda ad assorbire i rischi di un sistema di pagamento non efficiente, tutelando giustamente il cliente. Non è la banca a rischiare, bensì è il merchant (l'azienda che riceve il pagamento) che sopporta il rischio della frode. Per il cliente è sufficiente una comunicazione alla banca per poter rientrare in possesso del proprio denaro. Per il merchant la questione non è propriamente in questi termini. In caso di frode chi rimane con il fiammifero acceso è proprio quest'ultimo: per una vendita persa, con merce che nella maggior parte dei casi si può considerare persa, il margine da recuperare sembra una montagna da scalare.

A meno che si introduca il sistema di pagamento 3D Secure di Visa, il merchant si accolla tutto il rischio della frode. La risposta che diedi al giornalista fu molto chiara: "Il cliente non rischia nulla, non ci sono rischi per le persone che utilizzano la carta di credito presso un merchant fidato e conosciuto. Chi rischia in verità è l'azienda che si accolla tutto l'onere di una potenziale frode". Ovviamente il "collega" di Visa non commentò.

In compenso il giornalista insoddisfatto rivolse la stessa domanda al responsabile di Visa, ricevendo una risposta tratta dal manuale del buon comunicatore: "Noi abbiamo delle statistiche che ci dicono che il rischio è pressoché inesistente". Chiaro, che rischi hanno loro? Nessuno.

Commenti

Dal punto di vista del cliente il servizio prende il nome di Verified by Visa. In Italia lo usa, per esempio, Yoox.
In pratica il cliente attiva una protezione della carta con una password registrandosi sul sito Visa, e da quel momento in poi Visa si assume tutte le responsabilità sia nei confronti del merchant che dell'utilizzatore della carta.

Inviato da: Matteo.Balzani @ 09.03.04 09:12

GaL3n con 3D Secure il rischio di frodi di terzi ai danni dei possessori diventa pressoche' nullo. Il cliente si deve registrare presso il sito di VISA fornendo i propri dati e ricevendo una password. Nelle transazioni dovrà inserire questa password per procedere, rendendo pressoche' inutile l'utilizzo fraudolento della sola carta di credito. Mi piacerebbe sapere che cosa stanno facendo Mastercard e JCB.

Inviato da: Max Bancora @ 09.03.04 09:07

Qualche sera fa durante il TG 5 si dava ampio risalto ad una frode avvenuta "off-line" (titolari di ristorante di Verona che "copiavano" le carte di credito di loro clienti con una macchinetta ad hoc).

Tra i vari suggerimenti dati ai telespettatori c'era quello di non fare acquisti su internet....

Senza parole....

Gmarco

Inviato da: Gmarco @ 05.03.04 15:42

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