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La biblioteca di Babilonia
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: News | Data: Mercoledì, 12 Maggio 2004 

Secondo la notiza riportata da Repubblica "entro sei mesi i gestori di tutti i siti Web italiani dovranno comunicarne i contenuti alle biblioteche centrali di Roma e Firenze, pena una multa massima di 1.500 euro".
Ma cosa si intende per "comunicare i contenuti"? Sono quelli generici, ovvero l'argomento del sito (sport, news, musica ecc.), oppure è necessario scendere nello spcifico?
E dovranno farlo tutti i siti web, ma proprio tutti? Compresi i blog?

A questi ed altri interrogativi non è possibile dare una risposta per il momento, perchè ancora non è stato rilasciato il decreto attuativo, che dovrà chiarire tutti i dettagli.
L'impressione, come spesso accade, è che chi fa queste leggi su argomenti specifici abbia poca o per nulla conoscenza dell'argomento stesso. Se i "responsabili" avessero avuto anche solo una più vaga idea del numero di siti esistenti in Italia e del lavoro che comporterebbe catalogarli tutti (e tenere aggiornato l'archivio), non avrebbero nemmeno preso in considerazione l'idea.
Il web, essendo relativamente giovane e probabilmente più difficile da assimilare rispetto ad altri mezzi di comunicazione, è il mass medium che più risente di questo gap di conoscenza che esiste nella pubblica amministrazione italiana.
Wittgenstein diceva: "Di ciò di cui non si può parlare, bisogna tacere". Sagge parole.

Commenti

Mi sembra che l'Italia stia abbandonando sempre di più il cammino che doveva portare la Nazione verso equità sociale e libertà personali. Stiamo diventando una "falsa" democrazia fondata sulle corporation e sulla base del profitto economico dei pochi. Il controllo dei canali comunicativi, soprattutto internet(ultimo baluardo di libertà individuale non corrotto e obbiettivo) permette a queste organizzazioni di aumentare la loro possibilità di potere. La politica non dovrebbe permettere che gli interessi economici personali subentrino al suo posto. L'etica politica si dovrebbe imporre e arrestare questo processo così pericoloso di allontanamento dalla retta via democratica.

Inviato da: Eliha @ 31.01.05 03:54

Il web sarà anche giovane (ma nemmeno così tanto, ormai) ma ciò non significa che sia una cosa oscura per chiunque (forse per il ministro lo è), e ciò non giustifica chi legifera in campi nei quali non ha competenze a sufficienza. Se andiamo avanti così, ne vedremo sempre di più belle...decreto attuativo a parte, vorre capire cosa giustifica l'esistenza di una legge di questo genere...e fin dove costoro hanno intenzione di spingersi, peraltro a spese nostre.

Inviato da: Sebastiano Pagani @ 12.05.04 21:49

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