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Amazon.com: get big fast
Autore: Matteo.Balzani | Categoria: Recensioni | Data: Mercoledì, 1 Febbraio 2006 

amazon_getbigfast.JPG"Get big fast" è stato un motto comune a molte dotcom a metà degli anni novanta, la maggior parte delle quali adesso non esiste più.

Questo libro di Robert Spector, anche se non aggiornatissimo (2002), ripercorre la nascita e lo sviluppo della madre di tutti i siti di e-commerce, Amazon.com.

Ovviamente c'è anche la parte romanzata della vita di Jeff Bezos fin da bambino. Un dettaglio divertente: Bezos non era certo un ragazzino, pur essendo molto giovane, quando ha fondato Amazon, aveva già una grossa esperienza lavorative e soprattutto era già un milionario; quando ha comprato casa a Seattle però ha preteso che avesse un box per l'auto, perchè non voleva venir meno alla tradizione della dotcom nata in un garage :)

Il libro si chiude con un dubbio sulle reali possibilità di Amazon di sostenere il business e di "farcela", quindi non è proprio profetico, ma quello che conta è la dettagliatra descrizione dei passi, anche falsi, del più grande sito di e-commerce esistente: la nascita, la crescita, le scelte commerciali, quelle logistiche, la ridefinizoione dle modello di business, la cultura del lavoro e della collaborazione.
Proprio questo ultimo punto è fondamentale, ed è allo stesso tempo molto pre-bolla e molto 2.0. Bezos ha cercato fin dall'inizio di impostare Amazon come un'azienda customer-oriented e che facesse del servizio la propria caratteristica distintiva.

Una sua frase mi è rimasta impressa: "Competitors can never copy a culture".
Forse è stata questa la chiave per sopravvivere a 9/10 anni di perdite (e di acquisizioni discutibili: drugstore.com, perts.com, ecc.): la consapevolezza che comunque sotto ci fosse un qualcosa di diverso e di unico.

Prima "get big fast" e poi "get bigger faster" sono stati i due mantra dell'azienda, che ha continuato ad aumentare il numero di clienti, il fatturato, gli oggetti disponibili, ma anche, e in maniera esponenziale, le perdite.
Adesso che la bottom line è nera... il futuro è rosa! :)

Commenti

chi me lo presta?

Inviato da: gm @ 03.02.06 14:05

bella recensione.

Inviato da: Maurizio Goetz @ 01.02.06 10:09

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