Repubblica segnala una nuova invenzione nel campo della comunicazione cellulare: il Lop.
Gli inventori sono due ingegneri torinesi, che si affrettano a sottolineare la differenze della loro creatura nei confronti del Toothing, invenzione inglese dedicata ai single in caccia.

Il Lop non sfrutta una tecnologia esistente ma prevede l’installazione di un chip sui cellulari (costo previsto circa 50 euro) che consentirà di segnalare agli altri “loppers” in zona lo stato d’animo, le cose che si stanno facendo o gli oggetti che si stanno cercando. In pratica l’obiettivo è quello di creare delle micro-comunità temporanee che condividano un interesse o un obiettivo nel brevissimo periodo.

Il target ipotizzato è quello dei teenagers, sia per la frequenza con la quale utilizzano il cellulare sia per il tipo di utilizzo: sempre meno per telefonare e sempre più per “giocare”.
Sarà che io sono uno di quelli convinti che il cellulare debba servire solo per mandare SMS e fare/ricevere telefonate, o sarà forse che non sono più un teenager da qualche anno, ma la mia fiducia su iniziative di questo tipo non è tanta. Ma soprattutto ho la sensazione che comunque gli interessi “sessuali” saranno sempre i più gettonati.

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