Solo pochi giorni fa Matteo Balzani ha riportato la notizia del lancio di Google Video, un nuovo innovativo servizio di ricerca che consente di fruire di screenshot di programmi televisivi andati in onda recentemente. Come beta tester, sto partecipando ai gruppi di discussione su come migliorare il servizio proprio perché Google Video non è all’avanguardia su questo fronte come si potrebbe pensare.

Si è infatti da pochissimo affacciato sul mercato un temibilissimo concorrente si tratta di Blinkx video search, che se pur in versione beta sta mostrando tutte le sue potenzialità. Come ben illustrato nella sezione introduttiva del sito,

Blinkx Tv non solo consente di ricercare sul web contenuti audio attraverso parole chiave come Google Video, ma utilizzando gli Smart Folders, è possibile una organizzazione ed una fruizione degli stessi in modalità offline, ad esempio con un palmare. Gli Smart Folder consentono poi un aggiornamento costante dei contenuti audio e video man mano che essi si rendono disponibili in rete sull’argomento precedentemente selezionato.

Provate a digitare sul motore di ricerca una parola chiave o un argomento o un nome (esempio Michael Jackson) per essere in grado di vedere contenuti video che hanno trattato dell’argomento in questione. Sta a voi stabilire quanto precisa deve essere la ricerca (esempio Michael Jackson trial).

E’ cominciata una nuova guerra dei motori di ricerca che in un futuro meno lontano di quanto pensiamo, competeranno direttamente per l’attenzione delle audience, per i contenuti televisivi. Ecco perchè pur non essendo mai stato il mio lavoro, mi sto occupando attualmente della progettazione strategica dei palinsesti televisivi. Nei prossimi anni la penetrazione del DVR, lo sviluppo del broadband e di nuovi tool di ricerca dei contenuti televisivi oltre che la frammentazione delle audience richiederanno un nuovo approccio strategico alla programmazione televisiva. I broadcaster sono avvertiti.

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