innovate.jpgAlcuni giorni fa in un mio post su Imli, ho denunciato la scarsa propensione all’innovazione da parte di molte grandi agenzie di pubblicità che aspettano che “il cambiamento si manifesti” concretamente in termini di nuove opportunità di business in una logica di breve che potrebbe penalizzarle nel lungo periodo.

Ho cercato di riflettere sulle ragioni di questo comportamento e mi sono domandato se sia tutta colpa delle agenzie di pubblicità o se invece vi sia anche un po’ di responsabilità da parte dei loro clienti e sono arrivato a queste conclusioni:


Nel nostro Paese si apprezza molto l’innovazione ma nessuno è disposto a pagarla. Le agenzie di pubblicità vecchie e nuove sono costrette molto spesso a partecipare a gare in cui molto spesso i budget sono già stati assegnati e le loro idee in molti casi “riutilizzate in nuovi contesti” senza alcuna remunerazione per il lavoro svolto.

L’Italia è uno dei pochi Paesi dove sembra che i contenuti non abbiano alcun valore, mentre nel resto del mondo si dice giustamente che “the content is king”. Pensate a quanta fatica fanno gli organizzatori di fiere, conferenze e seminari a pagare una somma equa ai relatori, a cui si chiede di preparare interventi in forma gratuita, salvo poi lamentarsi che le relazioni presentate hanno poca qualità e sono solo grandi spottoni a favore delle società in cui i relatori operano.

Pensate a tutte quelle aziende che ritengono inconcepibile pagare uno studio di fattibilità e che ritengono normale che un prestudio venga presentato in forma totalmente gratuita. E’ vero che in molti casi qualche agenzia vecchia e nuova ha proposto lavori di scarsa qualità a prezzi esorbitanti, ma nella stragrande maggiornanza dei casi, un lavoro di qualità ha i suoi costi e troppo spesso le agenzie vecchie e nuove si trovano di fronte manager che non sono assolutamente in grado di apprezzare un progetto innovativo.

Questa cultura del tutto gratis, sta uccidendo ogni professionalità, allora voi manager di azienda se leggete questo post, voi aziende organizzatrici di conferenze e seminari provate andare dal vostro macellaio e ditegli che la carne questo mese non gliela pagate, ma gli farete avere tanta ma tanta visibilità e vedete cosa vi risponde.

Se l’Italia sta perdendo competività una delle cause è certamente legata alla mancanza di innovazione. Ma l’innovazione costa e qualcuno la dovrà pur pagare. Le agenzie devono cambiare, ma anche i loro clienti devono fare la loro parte.

Mi sbaglio?

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