Confermati i trend di investimento della pubblicità per il 2005 e 2006
Gli investimenti in comunicazione e pubblicità sono in crescita e lo saranno ancora anche nel 2006, anche se in misura minore rispetto alle previsioni di inizio anno. Diversi centri media hanno rivisto le loro stime (al ribasso).
La rivista Adweek conferma una tendenza oramai consolidata, aumentano sempre di più gli investimenti in pubblicità sui mezzi digitali ed interattivi e l’advertising mix tende a riequilibrarsi a sfavore della televisione, i cui investimenti si stanno riducendo.
Oramai è chiaro che gli investitori pubblicitari ritengono che i ritorni della pubblicita televisiva siano sempre meno interessanti e cercano nuove modalità per entrare in contatto con i loro pubblici.
Sono convinto che le rilevazioni non tengano ancora in dovuto conto di tutti quegli investimenti in comunicazione alternativa, quello che gli americani definiscono “unconventional branding” che nei prossimi cinque anni crescerà molto.
Occorre tenere ben presente che un approccio tattico dei nuovi strumenti non convenzionali di comunicazione si è spesso rilevato deludente. I destinatari di queste campagne sono nella maggior parte dei casi in grado di valutare la “sincerità” del messaggio e hanno sviluppato la capacità di individuare le “campagne furbe“.
Per quanto riguarda il nostro Paese sarebbe un grave errore, assimilare le nuove tecniche di comunicazione, senza un lavoro approfondito sull’evoluzione della Comunicazione che in pochi anni è cambiata in modo radicale, ma sembra che pochi se ne siano accorti.
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21 luglio 2005 @ 13:12
Maurizio, cosa sono le campagne furbe?
21 luglio 2005 @ 16:25
Caro Paolo, la campagna furba a mio parere sfrutta la moda del momento che può essere il blog, il cause related marketing, il marketing virale, ma in cui non si cerca di dare reale valore ai destinatari della comunicazione. Hai mai trovato siti, dove per un concorso o farti scaricare un white paper, ti chiedono montagne di dati? La campagna furba è di chi costruisce un forum o un blog, ma poi non ascolta veramente i propri interlocutori. La campagna furba è di chi copia campagne fatte ad esempio in altri Paesi senza contestualizzarle alla realtà italiana e non aggiungendo nulla di originale. La campagna furba è di chi fa spam sui motori di ricerca con doorpages che servono solo ad avere un ranking migliore.Gli esempi si potrebbero moltiplicare. Ritengo che se anche nel breve queste campagne possono funzionare, nel lungo periodo tendono a ritorcersi contro chi le fa.
6 ottobre 2006 @ 12:00
Ciao Maurizio. Vorrei chiederti se hai disponibilità di dati relativi ai trend di evoluzione della pubblicità per canale, di cui dici nell’articolo. O in alternativa gradirei indicazione sul come trovare gli stessi nella rivista citata o in altra fonte?
Grazie, Piero.
6 ottobre 2006 @ 23:26
I dati ci sono, ma quelli validi sono sempre a pagamento
es.
http://store.warc.com/DisplaySection.aspx?ProductID=556&M=55611
1 dicembre 2006 @ 22:29
Caro Maurizio,
chiunque tu sia ti informo che il Dott. Zupone deve essere boicottato!!!
BOICOTTATE Mr ZUPONE!
Hasta la victoria … siempre.