Leggo tramite la Stampa:

Dopo anni di scarsi investimenti, la tecnologia sta tornando ad essere la principale voce di spesa delle aziende- dichiarano i gestori azionari internazionali. (…)

“Ma non tornano a credere in Internet solo i mercati finanziari: è la Rete, che ha fatto strada. Dieci anni fa il 66% degli utenti Internet era negli Usa: oggi lo è solo il 23% e in tutto il mondo ci sono un miliardo di persone online e quasi 180 milioni di loro usano la banda larga per collegarsi, con una crescita del 45% solo rispetto a un anno fa. Tra i leader per utilizzo di banda larga c’è la Corea del Sud (70%) e la Cina, dove la maggior parte hanno meno di 30 anni. Le ricerche su Google sono aumentate del 75% da un anno all’altro e nel 2005 sono state calcolate intorno ai 7,6 miliardi. I motori di ricerca più vengono usati, più diventano intelligenti.”

E ancora: “si diffonde il Voip (in Danimarca ha superato il tradizionale); il commercio elettronico comincia a funzionare; decolla sempre di più il mobile; i blog imperversano”.

Un 2006 dove internet spadroneggia insomma. Poi mi collego al sito del Ministero dell’innovazione e leggo un intervento di Stanca in proposito al convegno dell’Ocse riunita a Roma, …e intuisco come mai giustamente il nostro paese sta sprofondando nella classifica della competitività.

Condividi:
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • Technorati
  • LinkedIn
  • Digg
  • StumbleUpon
  • Tumblr
  • email
  • Print
  • FriendFeed
  • Twitter

Nessun post simile.