caos.jpg.jpgPremessa. Forse qualcuno mi dirà che questa recensione sia più da blog personale che da IMlog, il libro infatti non tratta propriamente di questioni legate all’economia e al marketing in particolare. Ciò nonostante ho pensato che molti dei rapporti interpersonali trattati dall’autore, siano un ottimo spunto di riflessione per chi vive in azienda, dove piccoli e grandi problemi si risolvono interagendo con i colleghi. Ecco il motivo per cui vi racconto la lettura estiva che più mi ha affascinato.

Ho notato il libro in uno dei giorni di massima allerta negli aeroporti, dopo le ben note vicende degli attentati con il Gatorade esplosivo… Non sapendo più cosa fare dopo essermi spogliato anche del cellulare, ho cercato nella libreria oltre il check-in un libro in grado di farmi passare le ore di attesa. Devo ammetterlo: il fatto che il libro abbia vinto il Premio Strega è stato decisivo, “Caos calmo” ha avuto la meglio sul libro di Vitali (nonostante quest’ultimo sia ambientato sul mio lago :)).


Il libro narra le vicende di un dirigente di Tele+ nella fase della fusione con Sky. Ovviamente Veronesi non illustra i bilanci e gli indici finanziari delle due aziende, ma piuttosto fa vivere al personaggio del libro (Pietro) i drammi e i pensieri di alcuni dei dirigenti dell’azienda acquisita.

Le vite di numerosi personaggi si intrecciano davanti alla scuola della figlia di Carlo, dove quest’ultimo si è rifugiato ad attendere che il caos, creatosi non solo per la fusione in corso, evolva in un nuovo stato. Ovviamente le storie e i personaggi sono frutto della fantasia più pura, ma i sentimenti, le sensazioni sono quelli che si respirano in tutte le aziende che affrontano un processo molto delicato come una fusione.

Non voglio dilungarmi molto per non togliere il piacere di scoprire il libro, mi preme però sottolineare come sia scritto molto bene, in modo semplice e scorrevole. Ho trovato che Veronesi abbia una incredibile predisposizione a descrivere sentimenti con similitudini a volte sorprendenti.

Lo ripeto, forse un libro che con IMlog c’entra anche nulla. Ma anche se cosi fosse, ci sono altri mille motivi per non perdersi “Caos calmo” :).

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