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WMTools chiude? E adesso?
Autore: M. Bancora | Categoria: Web Marketing | Data: Giovedì, 2 Dicembre 2004 

WMToolsEra il 1997 io e Alberto Bregani ci incontrammo in un bar di Milano, dietro il duomo, per discutere di un progetto partorito dalla sua mente vulcanica. L’idea di una rivista specializzata sul marketing online mi affascinò fin dal principio e così non ci pensai due minuti: facciamola! Vero è che dopo i primi mesi non ebbi più il tempo per partecipare alla vita della redazione e così lasciai il mio ruolo cercando comunque di restare in contatto con Alberto e gli altri della redazione.

Ho assistito alla crescita della rivista e qualche volta sono rimasto un po’ perplesso circa alcune attività, ma ho comunque sempre apprezzato ciò che di buono ogni mese usciva in edicola. Qualche volta con apprensione ho chiesto notizie sullo stato di salute. Mi sono preoccupato quando ho saputo che la newsletter era ormai il core business... Ora apprendo che WMTools con c’è più. Forse avrei potuto aiutare di più. Forse qualcuno avrebbe potuto ascoltarmi di più. Resta comunque un grande vuoto nel panorama del marketing italiano, mi auguro che qualcuno riuscirà a riprendere il discorso dove si è interrotto.

Alberto se mi leggi dimmi almeno che ora stai programmando la stagione invernale :)

Commenti

Non credo occorra prendersi alcun rischio commerciale, è possibile fare un progetto a più mani, costruirne un indice, un abstract e sottoporlo ad un editore il quale si prende in carico tutti i rischi imprenditoriali. Non occorre essere editori, si può essere content provider

Inviato da: Maurizio Goetz @ 05.01.05 16:42

Cari Maurizio, Max, Matteo e lettori di passaggio.
E' vero che il supporto può influire sul "peso" dei contenuti. Un libro "pesa" più di una rivista che a sua volta "pesa" più di un blog collaborativo come Imlog. Ciò è vero a livello percettivo: nelle nostre percezioni scripta manent, verba volant e i siti web stanno nel mezzo...con una tendenza alla volatilità. Ciò è vero anche a livello progettuale: scrivere un libro è un processo molto più lungo e ponderato che non scrivere un articolo per una rivista. Scrivere per un sito web può essere una operazione più o meno ponderata, ma rimane sempre una certa "spensieratezza" nello scrivere data dal fatto che è possibile compiere rettifiche od integrazioni in maniera pressoché immediata. Naturalmente scrivere un libro, fare una rivista, pubblicare un weblog come Imlog, sono operazioni che nascono con propositi diversi. Ciò non toglie che anche in un blog come Imlog od in un sito specializzato come Mymarketing.net possano trovarsi idee e spunti "pesanti", meritevoli di apparire su un supporto più "pesante" (la rivista, ma anche il libro). Non conosco molto bene le dinamiche del mercato editoriale, ma mi viene da pensare piuttosto che ad un mensile, ad una pubblicazione trimestrale o addirittura semestrale...che lasci il tempo al lettore di metabolizzare il contenuto (cosa che Wmt, con la sua cadenza mensile accompagnata da articoli di un certo spessore, a mio parere non lasciava). Una rivista "by Imlog" :)...
Solo riflessioni fatte a caldo, in fondo pensare non costa niente ;)

Inviato da: Sebastiano Pagani @ 04.01.05 19:55

Ciao Maurizio. Credo che tu e Max abbiate detto sostanzialmente la stessa cosa, e infatti lui chiude il suo commento con "il passo successivo sarebbe tornare in edicola". L'idea è entusiasmante, anche se ovviamente rischiosa, ma necessita di un periodo di crescita e promozione online prima di sbarcare in edicola senza paracadute. Quindi credo che l'idea sarebbe quella di ricreare la community di WMT, unirla a quella di IMLI ed arrivare così alla massa critica che permetterebbe un investimento "reale" sufficiente alla produzione della rivista cartacea. Probabilmente c'è da lavorare molto, ma mi pare che i presuposti ci siano eccome!

Inviato da: Matteo.Balzani @ 04.01.05 16:45

Credo che nell'era digitale ancora sia elevato il peso della carta stampata, pensate che se anche progettassi di costruire l'enciclopedia del marketing sul web, ciò avrebbe un peso infinitamente minore rispetto ad un libro. Se Wmtools fosse stato solo un webmagazine non avrebbe lo stesso successo così come se questo sito fosse trasformato anche in un progetto cartaceo il suo peso sarebbe nettamente superiore. Le idee pesanti hanno bisogno di un tempo di fruizione più ampio che internet non può dare.
Non voglio certamente fare l'editore, ma se qualcuno avesse una buona proposta, sarei lieto di dare il mio modesto contributo. Ciò non toglie che sia possibile anche scrivere qui.

Inviato da: Maurizio Goetz @ 04.01.05 16:04

Mi associo al pensiero comune di voi tutti... Credo proprio che sia un peccato perdere un punto di riferimento così "fresco" e "vivo" (per lo meno così mi sembrava fino a qualche tempo fa!).
Spero proprio che non venga meno, in un modo o nell'altro, la possibilità di leggere articoli e contributi di chi fa con passione questo "mestiere".

Evito di fare qualsiasi commento su come noi abbonati siamo stati avvisati (o meglio non avvisati) sulla chiusura della rivista....

Inviato da: Maurizio @ 04.01.05 12:34

Ciao Maurizio! Perchè non ripartire proprio da qui? IMlog raccoglie già diversi contributi di professionisti e i lettori pare stiano apprezzando questo formato. Lo spazio è libero per tutti coloro che desiderano contribuire con passione e professinalità, il passo successivo sarebbe quello di tornare in edicola.

Inviato da: M. Bancora @ 04.01.05 12:13

Ho partecipato a WMT fin dal primo numero, ho cercato come tanti miei colleghi, di introdurre temi innovativi che venivano già dibattuti negli Stati Uniti e credo che un poco di successo della rivista è dato anche dal nostro contributo di pionieri.
Come Venturini sto continuando a scrivere e a divulgare gratuitamente, troverete i miei più recenti contributi sul portale del marketing www.mymarketing.net, ma sono più che disposto a collaborare, se riusciamo con Massimiliano, Roberto e tutti gli altri a rifondare un gruppo affiatato e costruire insieme un nuovo progetto.
Visto che lo facciamo con passione, tutti noi scriviamo solo se abbiamo qualcosa da dire.

Inviato da: Maurizio Goetz @ 04.01.05 11:28

Il modo in cui è stata gestita la chiusura (gli abbonati, e gli stessi professionisti che scrivevavano sulla rivista, sono venuti a sapere da terzi e quasi per caso della chiusura) personalmente mi fa pensare che all'editore non importasse molto mantenere in vita il giornale...e infatti la società editrice ha ben altro "core business" rispetto all'editoria tecnica (nel caso, di marketing). Quindi presumo, ma è una mia percezione, che la chiusura non abbia a che fare, oppure ha a che fare solo in parte, con la sostenibilità economica del progetto.
Resurrezione? Beh Venturini su Mlist dice, giustamente, di non desiderare che vada perso tutto quanto ha scritto per Wmt in questi anni. Dato che per sua stessa ammissione ha scritto alcuni articoli gratuitamente per il giornale (quindi non gli interessa fare profitto su quanto ha scritto), il primo passo per lui, e per gli altri collaboratori di Wmt, potrebbe essere quello di "liberare" in Rete i propri scritti...cioè pubblicarli sotto licenza Creative Commons o simile. Perché se erano disposti a scrivere gratuitamente nel 97-98-99 per diffondere una certa cultura in un periodo nel quale le connessioni ad Internet non erano così diffuse, oggi che le connessioni sono ben di più, possono raggiungere lo stesso obiettivo facendo a meno di una struttura editoriale che non è in grado di/non vuole più pubblicare i loro lavori.

Inviato da: Sebastiano Pagani @ 07.12.04 16:59

mi spiace. penso siano già stati bravi a tenere in vita WMT così a lungo, certo non dev'essere per nulla facile far quadrare i conti. sarebbe interessante sapere come sono andate le vendite in questi anni. quasi strano chiudere adesso, all'alba del 2005, quasi in 'ripresina' (per Internet)

Inviato da: Massimo Moruzzi @ 06.12.04 15:32

effettivamente manca una rivista dedicata al marketing on line in Italia. A me piaceva molto business 2.0 ma poi se ne sono scappati via.

Inviato da: GM @ 03.12.04 14:48

Triste notizia...

Era un progetto davvero curato e altamente professionale. Un grazie alla Redazione per il lavoro svolto in questi anni.

Mi unisco all'auspicio di Max per un'eventuale resurrezione.

Inviato da: Gian Luca @ 03.12.04 11:10

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