IMlog
Ma i pagamenti in internet sono sicuri? (Prima parte)
Autore: Claudia.Lanteri | Categoria: E-commerce | Data: Lunedì, 11 Aprile 2005 

Molte persone pensano che il mondo dell’e-commerce non decolli in Italia come in America per la mancanza di fiducia degli italiani negli strumenti di pagamento quali la carta di credito.

Sarà importante quindi analizzare:

  1. come si sta muovendo il mercato
  2. quali i veri motivi per i quali si è riscontrato un rallentamento dell’e-commerce che nel 2001 sembrava poter regalare alle aziende facili e veloci guadagni
  3. in quale direzione si stanno orientando i sistemi di pagamento.

E-commerce: alcuni dati
2004: tra i siti di e-commerce torna l’ottimismo” questi sono i titoli riportati dai giornali.
Si tratta di uno stato d'animo giustificato dall'aumento delle vendite che, timidamente, stanno dando segnali positivi.

Un'indagine realizzata da ClubPMI in Aprile 2004 relativa a 300 e-shop conferma questi dati e ne ricerca le motivazioni: c’è stata una evoluzione nelle tipologie di acquisto da parte del consumatore , ma soprattutto nasce una nuova figura professionale, il commerciante on-line, molto più attento alle strategie di web marketing, ai mezzi di fidelizzazione e alle esigenze del cliente.

Cosa è successo all’e-commerce?

  • Anche se dall’indagine risulta che non sono nati “nuovi Jeff Bezos” (Amazon.com), fa capolino tra gli operatori un deciso ottimismo (76%)
  • Non a caso sono risalite (26%) le nuove aperture di siti di e-commerce drasticamente ridotte negli anni bui 2001/2002

All'aumento hanno sicuramente contribuito l’espansione massiccia di internet e l’ingresso di nuovi potenziali clienti . "Prima o poi dovranno comprare!" affermano un po' tutti gli operatori.

Si deve senza dubbio dar loro ragione, considerando che un altro dato emerso dall'indagine è quello della fiducia. Sembra che il tempo abbia giocato a favore delle transazioni on-line e la parte del leone è fatta proprio dalla carta di credito: il cliente non ha più paura e definisce ormai questo mezzo di pagamento molto sicuro (54%).

Anche secondo un recente rapporto pubblicato da Visa, compagnia specializzata in carte di credito e pagamenti elettronici, l'Europa si conferma sempre più incline a spendere online dimostrando una crescente fiducia nei siti e-commerce. "Le cifre più alte dopo il periodo natalizio che si siano viste da parecchi anni" ha commentato soddisfatto Bernard Ovink, vice presidente di Visa Europa. Il merito si può dire sia di tutti: dei consumatori più fiduciosi e dei commercianti che stanno divenendo sempre più abili anche sull'on-line.

I dati rispettano le aspettative; in particolare:

  • nel Regno Unito le vendite totali nel primo trimestre 2004 sono raddoppiate rispetto allo stesso periodo del 2003, un aumento del 123%
  • durante questo periodo, i possessori di Visa hanno speso 2,4 miliardi di sterline su Internet

Per quanto riguarda i settori più attivi nell’e-commerce mondiale possiamo evidenziare:

  • il commercio al dettaglio sbaraglia decisamente la concorrenza, particolarmente significativi i settori alimentari (cibi e bevande) che hanno visto triplicare le vendite
  • resta inoltre indiscussa la popolarità online di libri e musica, le cui vendite hanno registrato un aumento del 116%
  • viaggi e turismo sono rimasti ad un alto livello, con un spesa annuale crescita del 159%

Per quanto riguarda l'Italia:

  • è stato registrato ad un aumento del 144% negli acquisti con carta di credito online rispetto al 2003
  • le vendite Visa ammontato a 238 milioni di Euro per il primo trimestre 2004
  • viaggi e turismo sono saliti del 339%
  • le vendite al dettaglio su alimenti e bevande del 242%
  • libri e musica del 94%

In generale in Europa si sono registrati tassi di crescita importanti:

  • Spagna166%
  • Italia144%
  • Francia 140%
  • Regno Unito 123%

Pagamenti in internet: la sicurezza

Gli esperti del settore si sono posti una precisa domanda: "Ma è veramente la mancanza di sicurezza il “freno” alla diffusione dell’e-commerce italiano?"

Le statistiche sono contrastanti su questo punto, ma sicuramente gli operatori economici stanno cercando da anni sistemi alternativi alla carta di credito per i pagamenti (soprattutto per i micropagamenti), da effettuarsi nelle vendite on-line.

Gli operatori si possono dividere in tre categorie:

  • operatori telefonici (Omnitel, Wind, Telecom)
  • Banche (e ABI- Associazioni Bancaria italiana)
  • Altri operatori

Come si muovono gli operatori telefonici

Già dal 2002 gli operatori telefonici hanno cercato di proporre delle alternative al pagamento con alle carte di credito.

Omnitel ha lanciato due servizi:

  1. il servizio M-Pay Onphone che permette di fare acquisti nello shop di Vodafone www.190.it e con altri negozi di commercio elettronico convenzionati (il cui elenco non è presente in internet)
  2. il servizio Vodafone Cash Card: una carta prepagata che si può usare in totale sicurezza in Italia e all'estero, sul circuito VISA, come una vera e propria carta di credito.

1. Per attivare il servizio M-Pay Onphone è necessario aver inserito un numero di cellulare Vodafone in fase di registrazione nel sito www.190.it. Una volta in possesso di Username e Password, è sufficiente integrare i dati, solo però la prima volta, con i dati della carta di credito e l’indirizzo di spedizione.

Dopo aver attivato detto servizio, per effettuare un acquisto non è più necessario inserire ogni volta gli estremi della carta di credito, ma è sufficiente:

  • selezionare M-Pay Onphone come metodo di pagamento;
  • inserire Username e Password e successivamente
  • digitare il PIN ricevuto via SMS sul cellulare (per acquisti da web) oppure il PIN scelto in fase di attivazione al servizio (per acquisti da WAP);
  • infine confermare l'ordine.

Il buon esito della transazione verrà comunicato attraverso un SMS di notifica direttamente sul cellulare.

2. Per attivare Cash Card non è necessario avere un conto corrente bancario nè essere maggiorenni. Detto sistema permette di acquistare biglietti: per il cinema, per concerti o spettacoli teatrali direttamente dal cellulare.

Tra i servizi che Vodafone offre ci sono anche:

  • aggiornamento via SMS dei movimenti effettuati
  • ricarica presso tutti gli sportelli automatici nazionali ed internazionali abilitati al Circuito VISA.

WIND ha creato Mobilmat.

Mobilmat SpA, frutto di una joint venture tra Banca Sella Spa e Wind TLC Spa, ha unito l’esperienza nel mondo dei cellulari con quello della sicurezza per i pagamenti al fine di creare un sistema che funzionasse per ricariche telefoniche, pagamenti in internet e micropagamenti (taxi, macchinette caffè, ecc.…). Ad oggi ha convenzionato circa 200.000 negozi tradizionali e 3.000 negozi su Internet.

Il sistema Mobilmat permette di fare pagamenti:

  • in internet con carta di credito (in maniera sicura autorizzando la transazione con il cellulare)
  • in internet con moneta Mobilmat (carta prepagata)
  • e di effettuare trasferimenti di denaro verso ogni possessore di cellulare GSM (conto mobilmat)

(Continua)

Commenti

Barbara, se l'hanno detto sarà così, ma mi sembra strano che le condizioni in Italia siano così diverse rispetto, per esempio, alla Francia. Alla fine le compagnie principali che si occupano di logistica e consegne sono le stesse (sostanzialmente DHL, UPS e TNT), quindi forse avrebbero potuto fare un accordo pan-europeo.
Se avessero ritenuto interessante il mercato italiano sarebbero entrati ed avrebbero risolto i problemi in qualche modo, IMHO

Inviato da: Matteo.Balzani @ 22.04.05 09:18

Federico Riva chiede perchè Amazon non sia ancora approdata in Italia.

La risposta l'hanno data loro stessi in un incontro pubblico: problemi logistici :)

La logistica in Italia e soprattutto i costi delle spedizioni li hanno fermati.

Nulla quindi a che vedere con il nostro mercato.
Ciao

Barbara

Inviato da: Barbara Bonaventura @ 21.04.05 18:22

come si sta muovendo il mercato

"non si sta muovendo"

quali i veri motivi per i quali si è riscontrato un rallentamento dell’e-commerce che nel 2001 sembrava poter regalare alle aziende facili e veloci guadagni

"gli e-commerce italiani non funzionano;
gli italiani non comprano online"

in quale direzione si stanno orientando i sistemi di pagamento.

"contanti; qualcuno si sta evolvendo verso gli assegni..."

:)

scherzi a parte, avrò probabilmente breve dati freschi sull'utilizzo della carta di credito in Italia. Appena li ho li posto.

Inviato da: federico riva @ 12.04.05 12:38

Ciao Massimo, la forza di Mobilmat e´ quella di appoggiarsi su Banca Sella e quindi di avere 60.000 pos su cui puoi pagare e 4000 esercizi in internet (dati 2004).
Sono collegati ad una societa´ che produce le carte fidelity soprattutto per gli sportivi e per i sindacati, quindi penso che sia piu´intenzionata a sfruttare quelle sinergie per pagare:
skipass
adesioni al sindacato
macchinette (caffe, parcheggio...), penso che il mondo internet gli interessi di meno.
Concordo con te che la parte del leone lo stanno facendo le Poste. Comunque ti confermo che anche il mondo bancario si sta svegliando dal suo torpore, in pochi mesi sono nate nuove carte (carta chiara : www.cartachiara.com e Extra di Bipielle...)...
Appena ho i numeri di mpay te li comunico. Ciao
Claudia

Inviato da: Claudia @ 12.04.05 09:45

Chiediamo all'oste se il vino è buono? :)
A proposito di Bezos, qualcuno ha idea perché Amazon non sia ancora venuto in Italia? Io sì; perché siamo un mercato 'insignificante'; btw, in Italia più della metà dei decisori finanziari non ha la carta di credito; come si può parlare seriamente di e-commerce? Inoltre siamo il paese che naviga meno al mondo fra i paesi 'sviluppati' (ultimi in europa con 8 ore mensili). Il Brasile e il Messico sono messi meglio di noi. L'e-commerce Italiano non esiste. Una chicca: stavo cercando di comprare un computer Apple online; il form per le aziende mi sembrava non funzionare. Ho provato varie volte, ma: niente. Alla fine ho chiamato e dal call center mi hanno detto: sì in effetti il form per le aziende non funziona...Facciamo tutto al telefono (sic).
Forse Bezos ha parlato con qualcuno prima di NON venire in Italia...

Inviato da: federico riva @ 12.04.05 09:31

Ciao Massimo, nella seconda parte in effetti se ne parla ampiamentente.

Inviato da: Max Bancora @ 11.04.05 18:00

Ciao Claudia,
hai cifre sul transato di M-Pay o di Mobilmat? Sbaglierò, ma ho l'impressione che si tratti di sistemi molto 'virtuali', per così dire. Per contro, il vero driver dell'e-commerce in Italia imho sono le Poste Italiane, con oltre 1 milione di carte Postepay :-)

Inviato da: Massimo Moruzzi @ 11.04.05 14:44

Advertising
Commenti Recenti
Matteo.Balzani: Barbara, se l'hanno detto sarà così, ma mi sembra [Leggi]
Barbara Bonaventura: Federico Riva chiede perchè Amazon non sia ancora [Leggi]
federico riva: come si sta muovendo il mercato "non si sta muo [Leggi]
Claudia: Ciao Massimo, la forza di Mobilmat e´ quella di ap [Leggi]
federico riva: Chiediamo all'oste se il vino è buono? :) A propo [Leggi]
Max Bancora: Ciao Massimo, nella seconda parte in effetti se ne [Leggi]
Massimo Moruzzi: Ciao Claudia, hai cifre sul transato di M-Pay o [Leggi]
TAG

Post Recenti
Archivio
Categorie
Link
Autori
Andrea.Boscaro (4)
Andrea.Cappello (3)
Antonella.Cadeddu (28)
Claudia.Lanteri (2)
Claudio.Iacovelli (4)
Elisabetta.Oldrini (35)
Enrico.Bianchessi (21)
Eva.Bassi (2)
Federico.Riva (27)
Francesca.Gugliucci (2)
Gianluca.Arnesano (2)
Gianluca.Demarchi (19)
Gianluca.Diegoli (12)
Giorgio.Baresi (1)
Giuseppe.Mayer (114)
Jacopo.Gonzales (7)
Laura.Cocorempas (9)
Lorenzo.Citro (3)
Lorenzo.LaRegina (1)
Lucia.Vellandi (3)
M. Bancora (120)
Marco.Loguercio (3)
Martina.Zavagno (2)
Matteo.Balzani (490)
Maurizio Goetz (136)
Maurizio.Caimi (2)
Michele.DeCapitani (1)
Redazione (50)
Riccardo.Porta (2)
Roberto Cucco (4)
Sebastiano.Pagani (38)
Simone.Lovati (11)
Thomas.Grones (3)
Thomas.Salerno (1)



Tutti i contenuti sono liberamente riproducibili citando la fonte. I commenti ai post appartengono ai rispettivi autori, i quali si assumono la responsabilitá di quanto scritto. I testi degli interventi appartengono ai rispettivi autori. Tutte le email comunicate sono archiviate esclusivamente per pubblicare il blog. Tutti i contenuti sono pubblicati sotto la licenza Creative Commons. Le opinioni riportate in questo sito non rispecchiano necessariamente né hanno legami con le posizioni degli autori nelle aziende in cui lavorano, collaborano o forniscono consulenze.