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Buchenwald oder Galbusera?
Autore: Federico.Riva | Categoria: Advertising | Data: Lunedì, 12 Settembre 2005 

BUCH04.jpgNon sono un buonista, forse non sono nemmeno un buono e certamente non sono un sionista, ma devo dire che - come 'uomo qualunque' sono rimasto scandalizzato da una pubblicità che da mesi gira su carta e radio (tv non so perché scanalo molto). La pubblicità in questione è quella di Galbusera. Ricordo con affetto, quando ero un implume ragazzino, la 'G di Galbusera' e l'omino arlecchinesco. Era una buona pubblicità sicuramente (visto che ancora oggi me la ricordo vivamente). Oggi però il payoff è un altro: "A ciascuno il suo".
Quando ho letto la tagline mi sono sentito veramente offeso, come uomo che ha fatto le scuole dell'obbligo, che un copy abbia usato questa frase come 'slogan' per una società che vende 'dolciumi et similia'.

Dico questo perché questa frase, pur trovando la sua origine nel latino e nel greco antico, pur avendo traduzioni in ogni lingua (to each his own, a cadaum o seu,) etc, pur essendo stata usata da Locke, da Hume e da Kant e da tantissimi altri pensatori, ha purtroppo raggiunto la sua fama internazionale e - soprattutto - storica, nella lingua tedesca, negli anni '30, in un campo di concentramento che si chiamava Buchenwald.

Ci sono frasi che non si possono più usare o che comunque non hanno più lo stesso significato di prima, perché è troppo grande il simbolismo che le avvolge. Chi potrebbe leggere una pubblicità con scritto "il lavoro rende liberi" senza pensare ad Auschwitz? Lo stesso vale ovviamente per i marchi. La svastica è un simbolo molto più antico degli anni 20 del ventesimo secolo e con una 'positività' che oggi non esiste più. Scrivere una svastica su un muro - oggi - significa scrivere 'nazismo' (e tutto quello che c'è intorno). Lo stesso vale per certi motti/proverbi che sono stati 'fatti propri' da determinati 'gruppi' politici, movimenti o addirittura Nazioni.

Le possibilità sono due: o il copy sapeva di Bunchenwald (e mi sembra il minimo) e allora è agghiacciante che abbia usato una frase del genere per un prodotto del genere. Oppure non sapeva nulla, ma pensava che fosse un motto come 'tanto va la gatta al lardo...', oppure 'scopa nuova scopa bene' o cose del genere e allora è veramente un ignorante e quindi dovrebbe cambiar mestiere (come minimo...).
Per fare il copy non basta essere creativi, non basta nemmeno essere innovativi, non basta essere fantasiosi; bisogna avere anche fatto le scuole, almeno quelle dell'obbligo....

Commenti

secondo me la GALBUSERA non e' un romanzo di sciascia,ma E' LA MILIORE in ASSOLUTO!!!!
non e' colpa mia se voi pensate un'altra cosa perche' tanto la vostra e' sbagliata e la mia e' giusta....
FORZA GALBUSERRA

Inviato da: mizz @ 06.01.07 19:37

secondo me galbusera e' la migliore!!!!!

Inviato da: CAMILLA @ 03.12.06 20:12

Certo non è una mossa di gran gusto questo italianeggiante "Jedem Das Seine", ma la domanda è: quanti sanno realmente del contesto in cui questo sintagma ha trovato sua massima e misera fama? Se il pubblico non lo sa, nessuno associa niente a niente e il danno è evitato. Sarebbe comunque interessante sapere se il copywriter sapeva della valenza storica del pay-off.

Inviato da: Carlo Odello @ 15.09.05 21:58

a parte che non mi considero un esperto, ma sul "Boia chi molla" nessuno avrebbe potuto sbagliarsi. per il resto non giustifico nulla, semplicemente dico che e' un errore che avrei potuto commettere anch'io in buona fede e ritengo che il 99,99% degli utenti non se ne accorgera'. cosi' come il 99,99% degli utenti non riterra' la pubblicita' dell'892 stupida e offensiva nei confronti dell'intelligenza del pubblico. se il criterio deve essere quello del "funziona o no" il criterio e' lo stesso

Inviato da: Matteo.Balzani @ 12.09.05 14:28

beh io sono l'ultimo a sopravvalutare l'utente, ma qui stiamo sopravvalutando il copy, che aveva il dovere di non creare possibili problemi alla sua società e false associazioni. Se qualcuno scrivesse per un colla "Boia chi molla!" come payoff come la vedresti?. Lo so, non tutti sanno, ma bastano pochi, soprattutto se poi magari si organizzano per creare un casino (allasocietà, non a chi sgranocchia Galbusera). E cmq, visto che non era necessario mettere quella tagline, avrebbe dovuto evitarla e sceglierne un'altra (magari più bellina...). Per me rimane un fatto grave; più grave è se noi esperti del settore giustifichiamo la cosa.

Inviato da: federico riva @ 12.09.05 12:23

il punto e' che nessuno lo associa a quello e pochi lo associano a Sciascia. Nessun utente/potenziale cliente percepisce male quel payoff, quindi non vedom il problema. Certo, probabilmente avrebbero dovuto fare attenzione a queste cose, ma come non bisogna sottovalutare l'utente cosi' mi sembra sbagliato sopravvalutarlo

Inviato da: Matteo.Balzani @ 12.09.05 12:12

Sapevo che qualcuno di buona cultura avrebbe risposto così e mi fa piacere. Ti faccio però notare che - nel romanzo - la frase 'a ciascuno il suo', ritagliata da un giornale, è una minaccia. La frase 'a ciascuno il suo' non significa 'date a Cesare quello che è di Cesare" (frase che richiama un principio di giustizia e di separazione dei compiti e delle aree di influenza), ma è una cosa molto simile a "chi sbaglia paga", oppure "la vendetta è un piatto da servire freddo"; è una frase contornata di aura minacciosa e violenta; lo conferma non solo Buchenwald, non solo Sciascia, ma anche il fatto che spesso lo Sinn Feinn (ora apparentemente 'integrato nella democrazia irlandese) ha utilizzato nei suoi attentati. E' veramente assurdo legare un concetto di questo tipo e una simbologia così mafioso-intimidatoria a un prodotto 'easy' come quelli Galbusera.
Non è nemmeno Guerrilla marketing, è gorilla marketing, di chi non sa quello che scrive.

Inviato da: federico riva @ 12.09.05 12:02

Federico hai assolutamente ragione. Una marca è soprattutto costruzione di "associazioni". Se fossi Galbusera, ritirerei questa campagna immediatamente senza alcun indugio.

Inviato da: Maurizio Goetz @ 12.09.05 11:58

beh, a dire il vero io l'ho sempre associato ad un romanzo di Sciascia...

Inviato da: Matteo.Balzani @ 12.09.05 11:48

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