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Women Spaces
Autore: Antonella.Cadeddu | Categoria: 2.0 | Data: Lunedì, 22 Gennaio 2007 

nike@myspace.jpgSi è già detto qui del fatto che MySpace possa costituire un'importante strumento di marketing.
Ma come fa un'azienda ad acquisire "amici" all'interno di in una community ad alto livello di identificazione, partecipazione e interazione? Certamente può sfruttare la propria notorietà, ma per fortuna questo non è sufficiente.

La modalità più semplice per un brand è creare un profilo con immagini, video, musica, etc., quindi acquistare pubblicità per generare interesse. Il profilo acquisisce amici, mentre l'effetto rete incrementa il numero di visite al proprio sito e, probabilmente, anche le risposte ad una desiderata call-to-action (es. iscriversi a una mailing list, partecipare a un concorso, ecc.). Non sempre, però, si ottengono gli stessi risultati e bisognerebbe cominciare a chiedersi quali siano le strategie di presenza che riscuotono il maggior successo.

Prendiamo il target femminile 21-34 e mettiamo due Spaces a confronto: quello di Nike Women e quello di Brides.com. Io tifo per il secondo e ci tengo a dire che, non essendo in target, riesco ad essere obiettiva! ;)

Nike si è limitata a "incollare" alcuni degli ads dedicati alle donne (anche se ad alto contenuto "emozionale", e forse non solo per il target di riferimento ;)), alcuni video e wallpaper e a inserire il link a nikewomen.com, per poi abbandonare lo spazio a se stesso. Condè Nast, al contrario, sta utilizzando efficacemente la pagina su MySpace per incrementare le visite al suo brides.com - lanciato ad aprile - studiando dei contenuti appositamente per la community.

Due gli esempi sponsorizzati brides.com: il countdown ticker per sapere (e far sapere) quanto manca al proprio matrimonio e il test "Che tipo di sposa sei?" per ottenere il distintivo corrispondente alla propria personalità, entrambi da inserire nel proprio profilo di MySpace. Anche i rimandi al sito vengono fatti verso aree altamente interattive, come ad es. la possibilità di guardare i “real wedding videos”, creare il proprio "wedding website”, condividere consigli e idee, ecc.

Neanche a dirlo, in meno di un mese Bridesdotcom ha già un “giro” di amiche maggiore rispetto a Nikewomen.

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